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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “IL GOVERNO DEVE INTERVENIRE SUBITO PER FRONTEGGIARE L’IMPENNATA DELLE BOLLETTE”

“Il rischio di un aumento del 50% del gas e del 25% dell’elettricità, senza interventi calmieranti del governo, non può lasciare spazio a dubbi. Quegli interventi devono essere fatti. Un simile aumento delle bollette metterebbe in ginocchio le famiglie e le aziende e moltiplicherebbe l’inflazione colpendo ancora le famiglie. Il governo non può e non deve permetterlo. Questa oggi è la prima urgenza insieme con la lotta contro la pandemia”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“La sola via per evitare shock e sbalzi di prezzi dell’energia simili è accelerare al massimo il percorso di riconversione verso le rinnovabili. Quello che l’Italia e l’Europa pagano oggi è proprio il ritardo nella transizione energetica. Di cosa c’è ancora bisogno per capire che bisogna smettere di parlare e iniziare ad agire?”, conclude la presidente De Petris.

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LEGGE DI BILANCIO – DE PETRIS (LeU): “BASTA RISPARMI SULLA SCUOLA! NELLA MANOVRA È NECESSARIO AUMENTARE LE RISORSE”

 

“Non si può più risparmiare sulla scuola. Le risorse stanziate nella legge di bilancio sono insufficienti. Per questo abbiamo presentato diversi emendamenti mirati “, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Fondamentale è la proroga dell’organico aggiuntivo Covid anche per il personale ATA così come ribadire che il titolo di accesso previsto dalla normativa vigente per l’insegnamento nella scuola primaria (Istituto magistrale o Laurea in Scienze della Formazione primaria) è già utile per l’insegnamento dell’educazione motoria. Va poi eliminato il riferimento alla ‘dedizione all’insegnamento’ in merito alla professionalità docente ed è imprescindibile incrementare i fondi per adeguare gli stipendi degli insegnanti agli standard europei. Sarà altrettanto importante, come impegno futuro, porsi come obiettivo la riduzione degli alunni per classe. La scuola, soprattutto nella difficile fase che stiamo attraversando, dopo gli interminabili mesi di didattica a distanza che speriamo di avere ormai definitivamente alle spalle, non può essere considerata ancora un peso, una spesa da contenere”, conclude la presidente De Petris.

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LEGGE DI BILANCIO – DE PETRIS (LeU): “250 EMENDAMENTI PER RENDERE LA MANOVR PIU’ VERDE E PIU’ EQUA”

 

“Abbiamo presentato 250 emendamenti alla legge di bilancio, volti a migliorarla su diversi fronti a partire da una più decisa spinta in direzione della transizione ecologica e dell’equità sociale”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Abbiamo chiesto di prorogare per tutti senza limite di Isee, l’ecobonus fino al 2025 e presentato diversi emendamenti sulla mobilità sostenibile e sul taglio dei sussidi ambientalmente dannosi. Chiediamo inoltre di agevolare e incrementare il ricorso al RdC per i richiedenti senza dimora, per i soggetti più fragili non occupabili, per gli stranieri extra UE e per le famiglie numerose. Sul fronte della Sanità proponiamo misure per fronteggiare adeguatamente l’emergenza pandemica da COVID-19 e per rafforzare strutturalmente il Servizio sanitario nazionale, in particolare l’abrogazione del limite di spesa in materia di personale sanitario, fatto salvo il rispetto dell’equilibrio economico finanziario dei bilanci sanitari regionali. Sulla scuola è fondamentale la proroga dell’organico aggiuntivo Covid anche per il personale ATA. È assolutamente indispensabile incrementare i fondi per adeguare gli stipendi degli insegnanti agli standard europei. Non si può più risparmiare sulla scuola! Abbiamo infine presentato un emendamento per affrontare il tema della delocalizzazione, centrale nella ripresa del Paese. Ci siamo agganciati al tema del Workers Buy Out, dando la possibilità ai lavoratori espulsi dal mercato del lavoro di promuovere la costituzione di un’impresa in società cooperativa che recuperi livelli occupazionali e restituisca tessuto imprenditoriale al territorio. La proposta destina quindi le risorse “recuperate” dalle delocalizzazioni e quelle derivanti dalle sanzioni al Fondo per la crescita sostenibile, a cui va il compito di finanziare tali imprese in società cooperativa”, conclude De Petris.

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COVID – DE PETRIS (LeU): “L’ARRIVO DELLA VARIANTE OMICRON DIMOSTRA CHE LA DIFESA DEGLI INTERESSI DI BIG PHARMA È UNA MINACCIA PER TUTTI. I BREVETTI VANNO SOSPESI”

“L’affacciarsi della variante Omicron, il rischio di una nuova ondata di pandemia in grado di superare l’argine dei vaccini e il tonfo delle borse di tutto il mondo dovrebbero dimostrare anche ai più miopi che continuare a difendere prima di tutto gli interessi delle grandi case farmaceutiche significa esporre tutto il resto del mondo a minacce gravissime”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Senza una campagna di vaccinazione a tappeto anche nei Paesi poveri il virus inevitabilmente muterà, diventerà più aggressivo, aggirerà il vaccino e si ripresenterà anche da noi, nei Paesi occidentali. Se vogliamo difendere la nostra popolazione e la nostra economia non c’è alternativa alla sospensione della proprietà intellettuale dei vaccini, condizione necessaria ma non sufficiente, e alla messa a disposizione di tutti dei mezzi per produrre il vaccino e distribuirlo su vasta scala. Ma il problema ci riguarda direttamente anche su altri piani. Per vaccini e tamponi abbiamo speso quest’anno due mld ed è facile presumere che l’anno prossimo la spesa sarà uguale o superiore. Sono soldi sottratti alla sanità pubblica, che sarebbero dovuti servire ad assumere personale specializzato. Non possiamo permettercelo: un intervento degli Stati di tutto il mondo per calmierare i prezzi è indispensabile. Ma credo che anche sul piano etico non sia accettabile il balzo in avanti dei titoli delle aziende farmaceutiche proprio nel giorno in cui crollavano tutti gli altri titoli. È una situazione alla quale bisogna avere la forza di mettere fine”, conclude la presidente De Petris.

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COVID – DE PETRIS (LeU): “LA VARIANTE SUDAFRICANA PROVA CHE BISOGNA SOSPENDERE I BREVETTI PER ESTENDERE LA VACCINAZIONE IN TUTTO IL MONDO”

“Le borse che crollano per la variante sudafricana del Covid sono il sintomo della follia di un sistema che mette le esigenze del profitto al di sopra di tutte le altre. È evidente che se la vaccinazione non arriverà in tutto il mondo il virus continuerà a correre e a mutare, col rischio di diventare più micidiale e di aggirare i vaccini. Eppure da mesi resistenze di ogni tipo, mosse solo dall’esigenza di difendere i profitti di Big Pharma, impediscono di prendere le misure necessarie per estendere la vaccinazione anche nei Paesi poveri, nei quali la quasi totalità della popolazione non è vaccinata”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“La sospensione della proprietà intellettuale dei vaccini, il supporto immediato in termini di know-how e di aiuto per la campagna di vaccinazione nei Paesi che ne hanno bisogno sono passi che bisognava aver fatto già da mesi. Invece si continuano a promettere vaccini gratuiti che poi non vengono inviati, usando la falsa promessa come alibi per non sospendere la proprietà intellettuale. È una prova non di miopia ma di assoluta cecità. La terza dose nei Paesi ricchi servirà a poco se nel resto del mondo si permette al virus di circolare liberamente e mutare, perché il virus non conosce confini”, conclude la presidente De Petris.

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VIOLENZA DONNE – DE PETRIS (LeU): “LA CULTURA D’ODIO DI GENERE VA SCONFITTA CON L’EDUCAZIONE NELLE SCUOLE E IL SUPPORTO DEI CENTRI ANTIVIOLENZA”

“La violenza sulle donne è figlia di una cultura maschilista, di una cultura della sopraffazione e dell’odio. Dunque una battaglia che va combattuta giorno per giorno, sul piano dell’educazione nelle scuole, contrastando e combattendo la cultura dell’odio di genere”.
Dichiara in Aula la capogruppo di LeU Loredana De Petris, in occasione della giornata internazionale contro la violenza delle donne.
“Però è una battaglia che va combattuta anche nel concreto impegnandosi direttamente, stanziando fondi adeguati, sostenendo e finanziando i centri antiviolenza. E’ fondamentale far sentire a tutte che le donne, delle istituzioni e nelle istituzioni, sono al loro fianco e combattono quotidianamente la loro stessa battaglia”.

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SUPER GREEN PASS – DE PETRIS (LeU): “IL DECRETO E’ UNA GIUSTA MISURA DI PREVENZIONE MA BISOGNA GARANTIRE I CONTROLLI”

“Le misure drastiche ma calibrate decise oggi dal governo rispondono all’esigenza principale in questo momento: quella di prevenire, muovendosi con lungimiranza per evitare che la situazione si aggravi troppo, che le terapie intensive tornino a essere sature e che s’impongano di nuovo le chiusure. Per ora ci siamo mossi col passo giusto, l’Italia si trova in condizioni migliori di molti altri Paesi europei. Dobbiamo continuare su questa strada e con questo decreto lo stiamo facendo”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Perché le misure decise risultino davvero incisive è però importante garantire controlli reali e frequenti, ed è positivo che il governo intenda mettere in campo un sistema di controlli molto potenziato. E’ infine giusto aver esteso alle zone gialle l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto ma se la situazione continuerà a essere allarmante bisognerà valutare anche l’eventualità di tornare alle mascherine obbligatorie ovunque”, conclude la presidente De Petris.

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TIM – DE PETRIS (LeU): “IL GOVERNO DEVE GARANTIRE LA PROTEZIONE DEI DATI SENSIBILI ED EVITARE I LICENZIAMENTI E LO SPEZZETTAMENTO DELL’AZIENDA”

“Tim non è solo un’azienda di importanza strategica per l’economia del Paese e per lo sviluppo della digitalizzazione, è anche un’azienda sensibile, in possesso di dati che riguardano decine di milioni di italiani. È dunque fondamentale che il governo garantisca prima di tutto la protezione di questi dati sensibili che non possono finire in mani estere”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Allo stesso tempo il governo deve assicurare che l’azienda non sarà in alcun caso spezzettata, altrimenti il divario digitale con i Paesi più avanzati non potrà essere recuperato, e che verranno comunque garantite le decine di migliaia di posti di lavoro che una modifica del Piano industriale metterebbe a rischio”, conclude la presidente De Petris.

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REFERENDUM CACCIA – SARLI (MISTO) E LA MURA (SI): “FERMIAMO QUESTA BARBARIE”

 

Doriana Sarli (Misto) e Virginia La Mura (SI) hanno presentato un’interrogazione parlamentare, sottoscritta anche da altri deputati e senatori, indirizzata ai Ministri della Transizione Ecologica e della Giustizia. “Nell’interrogazione abbiamo riferito di un episodio recente avvenuto nelle Marche che ha visto protagonisti Birillo, un cane dei Pirenei di soli sei mesi, e Duna, un pastore dell’Asia Centrale, sparati da cacciatori entrati all’interno del terreno del proprietario dei cani che, infastiditi dal loro abbaiare che spaventava la fauna selvatica, avrebbero fatto fuoco. Inoltre, uno dei cacciatori ha ferito, fratturandogli una costola e perforandogli un timpano, il proprietario dei cani, sopraggiunto per capire cosa fosse accaduto. Ed ecco la vera faccia della caccia: violenza senza fine contro tutti. Una barbarie cui dobbiamo dire basta. Il Codice civile consente, entro certi limiti, l’accesso nei fondi per l’esercizio della caccia, seppure negli ultimi anni sono stati presentati diversi ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo da parte di agricoltori italiani per impedire l’attività di caccia nei loro fondi. L’interrogazione è volta dunque a chiedere se i ministri intendano adottare iniziative normative per far sì che il proprietario del fondo agricolo debba esprimere il consenso per l’accesso dei cacciatori”. Sarli e La Mura hanno partecipato inoltre alla conferenza stampa indetta dal Comitato del referendum per abolire la caccia stamane all’ingresso di Palazzo Montecitorio per protestare contro alcuni Comuni che hanno consegnato i certificati elettorali dei firmatari del referendum in estremo ritardo mettendo a rischio la validità dello stesso. “Un vero e proprio boicottaggio ad opera di pochi Comuni che hanno consegnato con ritardo o ancora devono consegnare la documentazione necessaria. Un problema di pochi Comuni che però ricade su tutta la cittadinanza italiana inficiando un diritto costituzionale che deve essere garantito. Parliamo della validità di circa 20mila firme su oltre 500mila raccolte. Siamo vicine al Comitato promotore del referendum e con tutti gli altri parlamentari vicini alla causa andremo avanti affinché i diritti degli italiani siano rispettati”.

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