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RIFORMA GIUSTIZIA – LA MURA (SI): “PEGGIO DI COSÌ QUESTO GOVERNO NON POTEVA FARE”

“Ho proposto alcune modifiche atte ad intervenire sul sistema della prescrizione attualmente previsto dal testo. Perché di fatto con questo provvedimento i processi evaporeranno. Con i cavilli che contraddistinguono il sistema italiano sarà possibile per gli avvocati cercare di far sforare il limite stabilito facendo sfumare così il processo e rendendo inutile il lavoro dei giudici di primo grado o dei pm. E ciò soprattutto per i processi più complessi, e dunque più lunghi.
Peggio di così questo governo non poteva fare, si legittimano le carenze che ci sono strutturandole in un sistema che cancella i processi più importanti e dando molte più opportunità ai criminali di farla franca”, così la senatrice Virginia La Mura (SI) intervenendo in Aula.

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CLIMA – DE PETRIS (LeU): ”DRAGHI INDICA UNA SITUAZIONE DRAMMATICA. BISOGNA MUOVERSI IN FRETTA ACCELERANDO SULLE RINNOVABILI”

“Il presidente Draghi, nella tavola rotonda di oggi sul clima, ha indicato con precisione quanto grave e drammatica sia la situazione. Non c’è più tempo. I dati scientifici parlano chiaro: siamo in piena emergenza e rischiamo di non riuscire a contenere l’aumento della temperatura al di sotto 1,5 gradi. Gli obiettivi che dobbiamo raggiungere sono ormai chiarissimi a tutti: ma bisogna agire in fretta. La strada da battere è una sola: bisogna accelerare sulla transizione energetica e verde, investendo nelle energie rinnovabili per uscire rapidamente dalla dipendenza dai fossili. È fondamentale dunque evitare la trappola di scorciatoie tecnologiche fuorvianti e sbagliate come quella della cattura e stoccaggio della CO2”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“La transizione verde non può che essere un processo partecipato di trasformazione dell’economia, delle città, degli stili di vita, dei modelli di consumo. Allo stesso tempo, come ha giustamente segnalato Draghi, si deve accelerare sui piani di adattamento, per fronteggiare e prevenire le conseguenze degli eventi meteorologici estremi in atto. È evidente che ci si debba muovere a livello globale, con l’obiettivo indicato dal presidente del consiglio, di fornire energia elettrica derivata dalle fonti rinnovabili per almeno un miliardo di persone entro il 2030. Ma tutto questo non basta più proclamarlo nelle conferenze, bisogna agire subito a livello mondiale e qui in Italia recuperare in fretta i colpevoli ritardi”, conclude la capogruppo di LeU.

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ANNIVERSARIO STRAGE CASTELVOLTURNO – RUOTOLO: “ISTITUIRE IL 18 SETTEMBRE IL GIORNO DELLA MEMORIA, PER RICORDARE TUTTE LE VITTIME DELL’ODIO RAZZIALE E DELLO SFRUTTAMENTO SUL LAVORO”

“Il 18 settembre è una data che non possiamo dimenticare. Il 18 settembre 2008, a Castelvolturno, nel casertano, alle 7 di sera entra in azione un gruppo di fuoco del clan della camorra di Casal di Principe: sei ragazzi ghanesi colpevoli di essere africani vengono uccisi a colpi di mitra. Quella camorra stragista è stata neutralizzata dagli arresti ma la camorra oggi è viva più che mai. Questa data dovrebbe essere patrimonio di memoria collettiva, diventare la giornata nazionale per ricordare tutte le vittime dell’odio razziale e dello sfruttamento sul lavoro, uccise in Italia solo per il colore della pelle, cadute per l’inumano sfruttamento della loro condizione di invisibili determinata anche da leggi discriminatorie come lo furono i decreti Salvini. Ricordare gli ultimi tra gli ultimi è un dovere civile ma soprattutto un monito affinché l’Italia diventi nella pratica un Paese in cui tutti abbiano diritti garantiti”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

 

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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “DRAGHI HA RAGIONE. BISOGNA RECUPERARE IL RITARDO ENORME O LE CONSEGUENZE SARANNO PIU’ TRAGICHE DELLA PANDEMIA”

“Il presidente Draghi purtroppo ha perfettamente ragione. Nella lotta contro il cambiamento climatico siamo drammaticamente in ritardo su tutti i fronti: passaggio alle rinnovabili, taglio delle emissioni, riconversione ecologica. Le conseguenze, se non riusciremo a recuperare questo ritardo saranno tragiche, molto peggiori della pandemia che stiamo vivendo”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Questa consapevolezza deve spronarci. L’Italia e l’Europa devono fare subito quel che si sono impegnate a fare, accelerare drasticamente i tempi della riconversione e del taglio delle emissioni. Dobbiamo sapere che non c’è più tempo. E non c’è neppure alternativa”, conclude la presidente De Petris.

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GREEN PASS – DE PETRIS (LeU): “L’OBBLIGO È UNA MISURA INDISPENSABILE CHE GARANTISCE E NON LIMITA LE LIBERTA'”

 

 

 

“L’obbligo di Green Pass per i lavoratori, che naturalmente deve essere esteso anche ai parlamentari e a tutti i rappresentanti delle istituzioni, è una scelta giusta e indispensabile. Non c’è altra strada per garantire quanto più possibile la sicurezza di tutti, per evitare il rischio esiziale di nuove chiusure ma anche per non dover ricorrere a una misura estrema come l’obbligo vaccinale”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Credo che sia doveroso chiarire che le accuse di limitare arbitrariamente le libertà rivolte al governo e allo strumento del Green Pass sono non solo infondate ma anche fuorvianti. Il Green Pass è e vuole essere una garanzia di libertà, sia pure nel contesto nel quale ci troviamo e che impone misure di fronteggiamento del virus serie, efficaci e tempestive”, conclude la capogruppo De Petris.

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AMBIENTE – LA MURA: “PER IL GOVERNO SONO PIÙ IMPORTANTI LE TRIVELLE DELLA TUTELA DEL MARE”

“Il Governo, e in particolare il ministro della transizione ecologica Cingolani, nei suoi piani dà priorità alle trivelle invece di dare il giusto spazio alla tutela del mare. Non c’è alcuno schema logico nei piani che stanno seguendo, e se invece uno schema c’è, mira a distruggere gli ecosistemi marini per regalare i nostri tesori naturali ai petrolieri”, così la senatrice e oceanografa Virginia La Mura (SI).

“Sono mesi che insisto sull’urgenza di approvare i piani di gestione dello spazio marittimo (MPS), che servono in sostanza a regolare e dividere in aree a loro destinate tutte le attività al mare, quali, ad esempio, la balneazione, il turismo, i trasporti, la produzione di energia, la pesca, l’acquacoltura, promuovendone la coesistenza e la prosperità, e mantenendo un buono stato ecologico delle acque marine e dei fondali. Il MIT (attuale MIMS) avrebbe dovuto approvare tali piani entro il 31 marzo 2021, e, invece, ad oggi non risulta neppure avviato il procedimento di valutazione ambientale strategica. Il mese scorso ho depositato un’interrogazione, rivolta anche al Ministro Cingolani, per chiedere conto di questo ritardo, senza, tuttavia, avere risposta. Sembrerebbe che si voglia ritardare la pianificazione dello spazio marittimo (MPS), che individuerebbe anche gli spazi da riservare alla natura proteggendoli, a favore delle sole attività di estrazione di petrolio e gas, e del potenziamento delle rinnovabili offshore, in violazione degli obiettivi della Marine Strategy e del principio di “non arrecare danno significativo” (DNSH). Del resto, oggi abbiamo una conferma di ciò che avevo già denunciato durante la redazione del PNRR. E infatti uniche priorità del Ministero della transizione ecologica sono il Piano che definisce le aree idonee per le trivellazioni, il cui nome “Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee” (PiTESAI) confonde e nasconde la verità sulle trivelle, e l’Atto Governo 292 sulle rinnovabili (decreto FER II), che consentirà l’utilizzo delle piattaforme petrolifere in disuso e dei porti per l’installazione degli impianti offshore per la produzione di energia rinnovabile, a valle delle semplificazioni introdotte dal decreto Semplificazioni (DL 77/2021) in materia ambientale. Nel frattempo il “Governo dei migliori”, con il decreto FER II, ha spostato l’approvazione dei piani di gestione dello spazio marittimo intorno a giugno 2022, rimandando ulteriormente il rilancio dell’economia del mare e dei nostri 8500 km di costa, e, con il PiTESAI che invece sarà approvato a giorni, sta agevolando ancora una volta la lobby dei petrolieri. Infatti il PiTESAI consentirà di estrarre gas e petrolio, con nuove concessioni, anche lungo la fascia costiera e nelle aree protette e aprirà la strada anche allo stoccaggio di CO2 nei pozzi esauriti. La Strategia dell’UE per la biodiversità prevede entro il 2030 di ampliare le aree protette di almeno il 30% sia a terra che a mare. Ciò significa che bisogna considerare anche le aree che io definisco aree potenzialmente protette, ossia le aree che attualmente non sono giuridicamente protette, ma che, data la valenza ecologica, dovranno essere protette per conseguire l’obiettivo europeo del 30%. È ciò che dice anche la Commissione VIA-VAS che in tema di criteri ambientali, precisa che questi devono essere intesi come dinamici e adattivi per avere la possibilità, ogni volta che si individuano nuove aree ad elevato valore ecologico, di escluderle dallo sfruttamento economico. Il PiTESAI non ha recepito la sostanza di questa raccomandazione: di dare più spazio alla Natura! Se il Governo permette di trivellare ovunque non ci saranno più aree marine da proteggere, viceversa solo dopo aver individuato queste ultime è eventualmente possibile definire dove trivellare senza arrecare danni agli ecosistemi marini. Ma ognuno ha le sue priorità, quella del ministro Cingolani evidentemente è aiutare i petrolieri”.

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GREEN PASS: ERRANI (LEU-ECOSOLIDALI): “LE VACCINAZIONI E IL GREEN PASS SONO LA STRADA GIUSTA DI CONTRASTO AL VIRUS”

“Quelli che non hanno ancora scelto di vaccinarsi non sono tutti No Vax. Sono per lo più persone che non hanno certezze. Il compito di dare a queste persone risposte senza ambiguità e con responsabilità spetta in primo luogo alla scienza ma anche noi tutti dobbiamo fare la nostra parte per contrastare le fake news e abbandonare qualsiasi tentazione elettoralistica, cavalcando posizioni lontane dalla realtà”, afferma nel suo intervento sul voto di fiducia nella conversione del dl Green Pass il senatore del gruppo misto Leu-Ecosolidali Vasco Errani

“Per questo dovremmo cercare tutti di lanciare messaggi chiari, affermando quello su cui siamo in realtà tutti d’accordo. I vaccini sono necessari: dunque vanno combattute tutte le fake news in materia. Il Green Pass non è un attentato alla libertà ma è la strada giusta per contrastare il virus senza arrivare all’obbligo vaccinale. Solo se perderemo questa battaglia che è anche culturale dovremo arrivare all’obbligo. La responsabilità sarà di chi, per cercare di ottenere i voti dell’area No Vax, assume oggi posizioni ambigue. Dobbiamo sapere che la battaglia contro il virus non è vinta. Ce lo dicono i dati che arrivano da Inghilterra e Israele. Ce lo dice l’espansione delle varianti. Il vaccino è importantissimo ma non basta: dobbiamo riuscire a fare il testing. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie per arrivare a un tracciamento rapido e immediato. Perché senza tracciamento non riusciremo a vincere la battaglia delle varianti”, afferma poi il senatore del gruppo misto. Un elemento fondamentale è infine la vaccinazione nei Paesi poveri. Si è svolto il G20 e ritengo positivi gli obiettivi che si è posto ma purtroppo non è chiaro come raggiungerli. Basta vedere il dato esposto dall’Oms all’indomani della riunione del G20 che è molto allarmante: solo il 15% delle dosi di vaccino promesse dai Paesi ricchi a quelli poveri è arrivato a destinazione. Così non può andare. Non esiste possibilità di contrastare le varianti se non vacciniamo a livello globale, e sul come raggiungere questo obiettivo determinante il G20 non ha dato, a mio giudizio, risposte convincenti. Anche la scelta europea di pagare di più Pfizer e Moderna non è accettabile. Non capisco perché non decidiamo di procedere con la sospensione dei brevetti per investire e produrre noi, come Europa, i vaccini”, conclude il senatore Errani.

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