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NO GREEN PASS – RUOTOLO: “CRESCENDO DI VIOLENZA E ANNUNCIO DEL BLOCCO DELLE STAZIONI, LA MINISTRA LAMORGESE DIA UN SEGNALE INEQUIVOCABILE”

“Le manifestazioni dei No vax, No Mask, No Tamp e da ultimo No Green Pass ci raccontano che non si tratta più solo di odio in rete, ma negli ultimi giorni, di episodi di violenza fisica con minacce e aggressioni a giornalisti, medici, scienziati. C’è un crescendo che allarma e ci induce a chiedere al ministro Lamorgese la massima attenzione e vigilanza. C’è una questione di sicurezza e di agibilità democratica: Saverio Tommasi (Fanpage.it), Antonella Alba (RaiNews 24) , Francesco Giovannetti (Repubblica Tv) sono solo alcuni dei cronisti malmenati. Nel mirino anche l’infettivologo dell’ospedale San Martino, Matteo Bassetti, inseguito e minacciato fin sotto casa e il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco, vittima di stalking telefonico. Addirittura c’è stato l’assalto al gazebo dei 5 Stelle a Milano, senza dimenticare l’incendio doloso appiccato al portone dell’ingresso principale dell’Istituto Superiore di Sanità. Non c’entra nulla l’articolo 21 della Costituzione e il manifestare la propria opinione, qui si tratta di violenza e basta. Sembra che ci sia una regia precisa, una accurata raccolta d’informazioni sugli obiettivi da colpire, un’organizzazione con gruppi social e canali chat dedicati per coordinare le azioni da portare avanti. Come l’annunciato blocco delle stazioni ferroviarie programmato per domani in coincidenza con l’entrata in vigore del Green Pass per viaggiare. Occorre che il Viminale dia un segnale inequivocabile in tutto il Paese contro l’avanzata di un’onda di violenza generalizzata. Non bisogna sottovalutare questo fenomeno soprattutto alla luce della presenza tra i manifestanti di personaggi e gruppi dell’estrema destra e di esponenti di formazioni come Forza Nuova che si proclamano ‘fascisti del terzo millennio’”. Lo sostiene in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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RDC – DE PETRIS (LeU): “STRUMENTO DA MIGLIORARE MA INDISPENSABILE”

 

“Il Reddito di Cittadinanza può e deve certamente essere migliorato, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro. Sarebbe bene però ricordare che gli ultimi due anni, con l’esplosione della pandemia, non rappresentano il momento ideale per valutare gli effetti anche di quella parte del RdC. È evidente che, con la pandemia e i lockdown non ci si potevano attendere risultati migliori”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In compenso proprio la pandemia ha dimostrato quanto prezioso e necessario sia il RdC. Forse Salvini non si rende conto di quante persone sarebbero precipitate nell’indigenza senza quello strumento. O più probabilmente cinicamente se ne disinteressa. Il RdC, non a caso presente in qualche forma quasi ovunque in Europa, è però uno strumento indispensabile non solo in condizioni di emergenza come la pandemia ma anche per affrontare la riconversione soprattutto digitale che ci aspetta. Chiedere di cancellarlo per ragioni di pura propaganda è assolutamente irresponsabile”, conclude la capogruppo di LeU.

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AFGHANISTAN – DE PETRIS (LeU): “BISOGNA INTENSIFICARE GLI SFORZI PER SALVARE TUTTI I COLLABORATORI E PORTARE IN ITALIA LE STUDENTESSE AFGHANE”

“L’Italia si è dimostrata rapida ed efficiente nelle operazioni di evacuazione dei giorni scorsi da Kabul. Ora non bisogna però dimenticare i moltissimi che non sono riusciti a lasciare l’Afghanistan, a partire dalle studentesse delle università italiane che sono ancora trattenute e non riescono ad arrivare in Italia. Gli sforzi diplomatici devono essere senza requie. Dobbiamo riuscire a far arrivare in Italia e nei Paesi occidentali tutti coloro che rischiano la vita o rifiutano la costrizione a una sottomissione delle donne inaccettabile”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Nei prossimi giorni il presidente del Consiglio Draghi parlerà con il premier cinese. È un passaggio decisivo nella costruzione di un accordo internazionale articolato intorno al G20 che deve avere come obiettivo immediato e urgente la costruzione di corridoi umanitari e di un’area libera a Kabul da dove possano partire tutti quelli che rischiano la vita o non vogliono sottomettersi a una dittatura integralista”.

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RDC – DE PETRIS (LeU): “STRUMENTO DA MIGLIORARE MA INDISPENSABILE”

“Il Reddito di Cittadinanza può e deve certamente essere migliorato, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro. Sarebbe bene però ricordare che gli ultimi due anni, con l’esplosione della pandemia, non rappresentano il momento ideale per valutare gli effetti anche di quella parte del RdC. È evidente che, con la pandemia e i lockdown non ci si potevano attendere risultati migliori”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In compenso proprio la pandemia ha dimostrato quanto prezioso e necessario sia il RdC. Forse Salvini non si rende conto di quante persone sarebbero precipitate nell’indigenza senza quello strumento. O più probabilmente cinicamente se ne disinteressa. Il RdC, non a caso presente in qualche forma quasi ovunque in Europa, è però uno strumento indispensabile non solo in condizioni di emergenza come la pandemia ma anche per affrontare la riconversione soprattutto digitale che ci aspetta. Chiedere di cancellarlo per ragioni di pura propaganda è assolutamente irresponsabile”, conclude la capogruppo di LeU.

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SCUOLA – DE PETRIS (LeU): “EVITARE LA DAD È UNA SFIDA. BISOGNA ESSERE PRONTI AD AFFRONTARLA”

“Siamo alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico e il governo conferma la determinazione a evitare il ritorno alla DAD. È giusto. La didattica quest’anno deve svolgersi in presenza. Dobbiamo però sapere che non è una scelta che si compie a tavolino e basta. Evitare la DAD è una sfida che richiede massimo impegno, decisione e intelligenza”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Dobbiamo prepararci ad affrontare i problemi che inevitabilmente emergeranno con la riapertura delle classi. Dovremo evitare il sovraffollamento, intervenire sui mezzi pubblici, trovare modo di coniugare le eventuali quarantene con il proseguimento della didattica, sanare rapidamente i problemi creati per molti insegnanti dalle disfunzioni nell’erogazione del Green Pass. Solo se governo e Parlamento, in stretto collegamento, saranno pronti a muoversi rapidamente per risolvere i problemi che si creeranno potremo vincere una sfida che inciderà più di ogni altra cosa sulla vita dei giovani, dei cittadini e delle famiglie”, conclude la presidente De Petris.

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AFGHANISTAN – DE PETRIS (LeU): “L’ACCORDO INTERNAZIONALE È LA SOLA VIA PRATICABILE MA BISOGNA FARE PRESTO”

“Le nostre priorità in Afghanistan sono chiare: portare al sicuro tutti quelli che hanno collaborato con noi o che rischiano di essere perseguitati e uccisi e usare tutti gli strumenti pacifici possibili per mitigare il rigore di un regime integralista. Questo sarà possibile solo con uno sforzo internazionale che deve partire dal G20 e coinvolgere tutti i Paesi senza i quali non sarà possibile creare i corridoi umanitari. Allo stesso tempo bisogna iniziare a farsi carico dei profughi che già hanno abbandonato l’Afghanistan e garantire un sostegno economico stabile e significativo alle associazioni che cercano di difendere i diritti della popolazione e soprattutto delle donne afghane”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il governo italiano e la presidenza italiana del G20 si stanno muovendo con tempismo e con determinazione. La strada che si sta imboccando è quella giusta ma è fondamentale procedere molto rapidamente, in modo da aver pronti un accordo internazionale e un piano per quando in settembre, si svolgerà l’assemblea generale dell’Onu”, conclude la presidente De Petris.

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COVID – DE PETRIS (LeU): “MOLTE PERSONE CHE NE AVREBBERO DIRITTO SONO PRIVE DI GREEN PASS. INTERROGAZIONE URGENTE AL MINISTRO SPERANZA”

“Presenteremo subito un’interrogazione urgente rivolta al ministro della Salute sui numerosi casi di persone che, pur avendone diritto, sono rimaste senza Green Pass. Le proteste sono infatti molto numerose, in particolare tra chi avrebbe dovuto ricevere il Green Pass in quanto guarito dal Covid e poi vaccinato con una sola dose in base alle disposizioni dello stesso ministero. Forse per una disfunzione del sistema, però, in questi casi spesso il Green Pass non viene generato e le persone sono costrette a una via crucis burocratica che peraltro non risolve quasi mai il problema”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“La situazione è particolarmente grave per quanto riguarda i lavoratori della scuola, i docenti e i supplenti che rischiano di dover pagare di tasca loro tre tamponi ogni settimana o persino il rifiuto dell’assegnazione della supplenza. È evidente che questo non può essere accettato e che il ministero deve muoversi subito per risolvere il problema prima della riapertura delle scuole”, conclude la presidente De Petris.

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DURIGON – DE PETRIS (LeU): “ASSURDO CHE DOPO LE SUE TARDIVE DIMISSIONI SALVINI CHIEDA IN CAMBIO QUELLE DI LAMORGESE”

“L’insistenza di Salvini nel chiedere irragionevoli dimissioni della ministra degli Interni Lamorgese sta diventando petulante e insopportabile. È particolarmente assurdo mettere in relazioni le dimissioni chieste alla ministra con quelle tardivamente rassegnate da Durigon, come se si trattasse di uno scambio di figurine. Durigon si è dimesso per la proposta di intitolare un parco pubblico al fratello di Mussolini, contro la quale è insorta persino buona parte della Lega, e per le sue discutibili frequentazioni. Non si capisce invece per cosa la ministra Lamorgese, che sta facendo un ottimo ed equilibrato lavoro, dovrebbe dimettersi”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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AFGHANISTAN – DE PETRIS (LeU): “SOLIDARIETA’ ALLA POPOLAZIONE E A TUTTE LE VITTIME. PROSEGUIRE E ACCELERARE L’EVACUAZIONE DEI COLLABORATORI”

“Siamo vicini alla popolazione afghana, che vive un’altra giornata di terrore e orrore, e a tutte le vittime dei feroci attentati di oggi a Kabul. Sono convinta che il nostro governo non cederà a questo ricatto e continuerà nelle operazioni di evacuazione con l’obiettivo di mettere in salvo tutti coloro che hanno collaborato con la nostra missione. Ma la situazione diventa ogni ora più pericolosa: bisogna fare il possibile per accelerare l’evacuazione”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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APPELLO INTERNAZIONALE IN DIFESA DI NELLO SCAVO

Alle autorità della Repubblica maltese,

Più passano i giorni e più temiamo per l’incolumità del giornalista italiano Nello Scavo, inviato del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, Avvenire. Siamo un gruppo di cittadini italiani e maltesi e chiediamo alle Autorità della Repubblica di Malta di intervenire nei confronti di Neville Gafà, l’autore delle più recenti intimidazioni e minacce nei confronti di Nello Scavo. Il Signor Gafà continua a presentarsi in pubblico come ex funzionario del governo maltese e ha manifestato lo stesso atteggiamento con chiunque, giornalisti o normali cittadini, ha espresso solidarietà a Scavo. Inoltre ha tentato di intimare a Scavo di non occuparsi più di ciò che accade nell’area di ricerca e soccorso maltese, perché “non sono affari tuoi”.

Neville Gafà è un personaggio pubblico, protagonista in passato di una acerrima campagna denigratoria, alla vigilia del suo omicidio, a discapito della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa con un’autobomba il 16 ottobre 2017 a Bidnija. Lo ha ricordato recentemente la Pubblic Inquiry maltese. Nello Scavo è entrato nelle mire di Gafà, da quando ha condotto le sue inchieste giornalistiche sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia e sulla guardia costiera libica scoprendo che l’ex membro dello staff dell’ex premier maltese Muscat, si era recato in Libia in diverse circostanze per stringere accordi finalizzati ai respingimenti dei barconi di migranti e profughi attraverso una “flotta fantasma” di pescherecci, oltre che altre intese di “diplomazia sanitaria” e ulteriori non specificati “negoziati”.

Le minacce contro Nello Scavo sono pubbliche, attraverso i social media, e sono a disposizione delle autorità maltesi. Noi chiediamo di intervenire rapidamente per porre fine a questa situazione. Garantire la libertà di informazione per tutti i giornalisti è un dovere di uno Stato che fa parte dell’Europa.

I firmatari:

Sandro Ruotolo, don Luigi Ciotti, Manuel Delia, Lirio Abbate, Caroline Muscat, Paolo Berizzi, Caterina Bonvicini, Paolo Borrometi, Susanna Camusso, Arnaldo Capezzuto, Manuela Cavallari, Teresa Ciabatti, Riccardo Chiaberge, Massimo Coppola, Luisella Costamagna, Fabrizio D’Esposito, Maurizio De Giovanni, Graziella Di Mambro, Emiliano Fittipaldi, Corrado Formigli, Lorenzo Frigerio, Silvia Giannini, Giuseppe Giulietti, Peter Gomez, Gabriella Guido, Helena Janeczek, Nicola Lagioia, Tomaso Montanari, Rossella Milone, Gabriele Muccino, Michela Murgia, Riccardo Noury, Antonella Napoli, Valerio Nicolosi, Dalia Oggero, Maddalena Oliva, Evelina Santangelo, Valeria Parrella, Ciro Pellegrino, Sigfrido Ranucci, Alessandra Sarchi, Elena Stancanelli, Giovanni Tizian, Nello Trocchia, Chiara Valerio, Sandro Veronesi, Hamid Ziarati,
Repubblika, #occupyjustice, PEN Malta, Darrin Zammit Lupi, Monique Agius, Miriam Calleja, Arnold Cassola, Regine Psaila, Jean Paul Borg, Vicki Ann Cremona, Rebecca Bonello Ghio, Maria Pisani, Brandon Shaw, Roberta Bajada, Dariush Beritan, Maria Grech Ganado, Kit Azzopardi, Abigail Ardelle Zammit, Naomi Bajada Young, Elizabeth Guyon Spennato, Anika Psaila Savona.

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