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TERZO COMUNE SCIOLTO PER MAFIA IN PROVINCIA DI NAPOLI: “È EMERGENZA NAZIONALE”

“Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata’. Napoli rischia di non farcela. È emergenza democratica. La questione criminale è questione nazionale. Gli ultimi tre comuni sciolti per mafia dal consiglio dei ministri sono tutti della provincia di Napoli. Dopo Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, tocca ora a San Giuseppe Vesuviano. A quasi 150 mila abitanti di questi tre comuni è sospesa la democrazia. Siamo perciò di fronte a un’emergenza nazionale che riguarda la democrazia e il rispetto dei diritti costituzionali. Troppi territori dell’area metropolitana di Napoli sono terre di nessuno. Abbiamo bisogno di fronteggiare l’emergenza. Più uomini, più mezzi per combattere la camorra ma bisogna anche cominciare a intervenire sulle radici economiche e sociali da cui la camorra trae forza. Dispersione scolastica, mancanza di formazione, mancanza di lavoro. Non siamo all’anno zero ma certamente ci troviamo di fronte al rischio di assuefazione e di indifferenza che significa complicità con la camorra. Se qualche forma di resistenza c’è stata in questi anni, lo dobbiamo soprattutto a quella società civile, a quelle associazioni di volontari, del terzo settore, impegnate nei cosiddetti quartieri a rischio, ad una parte della politica che ha deciso di affrontare il problema, resistendo e combattendo nonostante le difficoltà , lo dobbiamo al Vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, che ha lanciato il patto educativo raccolto dai ministri Bianchi e Lamorgese e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Sono queste le energie di cui Napoli ha bisogno. Ma non ci siamo ancora. C’è un interrogativo di fondo al quale dovremo tutti rispondere e riguarda la qualità e la formazione delle classi dirigenti. Quel “se sono potente io, siete potenti anche voi”, pronunciato dal candidato alle comunali di Palermo arrestato per il voto di scambio politico mafioso si traduce nella nostra realtà con gli scioglimenti dei consigli comunali. Bisogna sconfiggere cioè quell’idea della politica che promuove solo se stessa e che deve tornare ad essere al servizio della comunità. C’è un quadro economico e sociale a dir poco allarmante che minaccia da vicino la stessa coesione sociale. Il tempo è finito. O si riducono le diseguaglianze economiche e sociali o si riduce il divario Nord-Sud o non ci sarà nessuna ripartenza dalla pandemia. Roma capisca la gravità della situazione perché rischiamo di compromettere definitivamente il destino di un’intera area del Paese”.

Sandro Ruotolo senatore indipendente, Gilda Sportiello deputata 5 stelle, Marco Sarracino segretario metropolitano Pd Napoli, Francesco Dinacci coordinatore metropolitano di Articolo Uno, Peppe De Cristoforo Sinistra italiana, Don Gennaro Pagano cappellano carcere minorile di Nisida, Maurizio de Giovanni scrittore, Nicola Ricci, Giampiero Tipaldi e Giovanni Sgambati segretari Cgil, Cisl e Uil di Napoli.

 

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “STOP ALLE AUTO BENZINA E DIESEL NEL 2035 È UN TEMPO SIN TROPPO CONGRUO. GIUSTO IL RINVIO IN COMMISSIONE DEL PIANO FIT FOR 55”

“Data la velocità con la quale galoppano i cambiamenti climatici sono giusti i 13 anni che dovranno passare prima dello stop alle auto a benzina, diesel e gpl. Le proteste e le richieste di deroga per l’Italia sono assurde e del tutto prive di fondamento. Il passaggio alle auto elettriche dovrebbe invece essere visto per quel che è: un’occasione per l’industria italiana dell’auto, che ha sempre scontato un ritardo sull’innovazione tecnologica compensato con la politica dei bassi salari”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il parlamento europeo ha poi fatto bene a rinviare in commissione una parte sostanziale del Piano ‘Fit for 55’. Quel Piano, che è la colonna vertebrale del Green Deal, era stato infatti pesantemente stravolto e modificato, andando incontro agli interessi delle lobbies. Con quel testo sarebbe stato impossibile raggiungere gli obiettivi della diminuzione del 55% delle emissioni di Co2 entro il 2030 e della neutralità ambientale nel 2050. La commissione ha ora la possibilità di riconsiderare radicalmente il testo e renderlo uno strumento essenziale nella lotta contro le emissioni di Co2 e contro i cambiamenti climatici”.

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INFLAZIONE – DE PETRIS (LeU): “TROVARE SUBITO GLI STRUMENTI PER FRONTEGGIARE UNA CRISI CHE È GIA’ GRAVE E DOPO L’ESTATE POTREBBE ESPLODERE”

“Sono sempre più numerose le categorie che versano in una situazione gravissima. Interi settori, come quello della pesca, sono già stati messi in ginocchio dal rincaro dei prezzi dell’energia e delle materie prima. Moltissime famiglie non sono in grado di sostenere l’inflazione e l’impennata delle bollette. Siamo sull’orlo di una crisi sociale che minaccia di esplodere dopo l’estate, a maggior ragione se la guerra in Ucraina proseguirà. A questa crisi annunciata, in molte aree anzi in fase già avanzata, bisogna prepararsi subito a rispondere difendendo il potere d’acquisto, mettendo al riparo le fasce più povere della popolazione, sostenendo le aziende in difficoltà e aiutandole a restare competitive”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Bisogna insistere con massima forza perché la Ue vari un piano di sostegno, sul modello del Next Generation Eu, per i Paesi più colpiti da crisi e sanzioni. Bisogna anche, allo stesso tempo, studiare strategie che permettano comunque all’Italia di reggere l’urto della crisi. La situazione non è diversa da quella della crisi Covid. Anche in questo caso la bussola del governo deve essere la stessa: nessuno deve essere lasciato solo”.

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IDROGENO VERDE. È IL NUOVO ORO DEL XXI SECOLO, SE NON ORA QUANDO?

“L’idrogeno è l’elemento più leggero dell’universo, il nuovo vettore energetico basato su un modello alternativo, diffuso, decarbonizzato e totalmente pulito. Avremo bisogno di un nuovo vettore, che sia una molecola priva di carbonio. L’idrogeno fa al caso nostro: potrà assolvere a vari compiti nel nuovo sistema energetico, è completamente pulito e si ossida producendo solo acqua”. Così il prof. Nicola Conenna, l’autore del libro “Idrogeno Il Nuovo Oro”, presentato oggi in Senato nel corso della conferenza stampa organizzata dal Senatore Maurizio Buccarella, membro del Gruppo Misto LeU-Ecosolidali e presidente dell’interguppo parlamentare per la transizione energetica e l’idrogeno verde, il quale ha anche curato la prefazione del libro.

“In questo momento di attualità molto delicato sui temi dell’energia – ha proseguito Conenna – questo libro punta ad introdurre immediatamente il modello energetico delle rinnovabili e dell’idrogeno verde”.

“L’Italia è nel pieno di un caos climatico che riguarda anzitutto l’area del Mediterraneo – ha detto la senatrice Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto – ci dicono i dati IPCC. L’emergenza energetica dovrebbe far scaturire un’opportunità di accelerare verso la transizione. L’idrogeno può essere il volano di questo percorso. Servono investimenti: pensiamo al campo dei trasporti. Noi come paese abbiamo lo strumento del Pnrr, bisogna sfruttare i 3,2 miliardi messi a disposizione e non piovuti dal cielo. L’Italia ha un’unica risorsa per l’autosufficienza energetica e non è la diversificazione. È la strada delle rinnovabili, piuttosto. Giustamente, nel libro del Prof. Conenna viene descritto uno scenario di società diverso tramite le rinnovabili. Non dobbiamo perdere la sfida tecnologica, vanno valorizzate le capacità perché la transizione è un qualcosa di irrinunciabile. È la sfida del secolo”. Ha concluso De Petris.

“Nascerà una nuova economia decentrata, basata sull’autoproduzione, gli scambi fra vicini e sulle Comunità dell’energia” puntualizza il sen. Buccarella. “L’idrogeno darà vita ad una vera e propria ‘economia dell’idrogeno’, che se abbinata ad energia primaria rinnovabile di origine solare, si caratterizzerà come una economia completamente a zero emissioni climalteranti”.

“La battaglia per l’idrogeno nasce dal libro di Rifkin del 2003, all’epoca dominavano molte lobby. Oggi la transizione va fatta con rinnovabili e idrogeno verde. Chi produce oggi idrogeno sono aziende americane o tedesche, stanno arrivando quelle cinesi. L’Italia deve liberarsi dallo stantio, da ciò che è vecchio e quindi dalle fonti fossili”. Così, Angelo Consoli, Direttore dell’ufficio Europeo di Jeremy Rifkin.

“È più facile approvare una norma in Parlamento europeo piuttosto che procedere con le comunità energetiche in Italia – ha proseguito Dario Tamburrano, già promotore della Direttiva Red II al Parlamento Europeo – Il nostro paese deve essere indipendente dai ricatti geopolitici di qualunque paese. Il nuovo paradigma energetico, dell’economia circolare, è un qualcosa da perseguire per la nostra società e la nostra economia. Ma va intrapreso per la nostra autonomia”.

“Insomma – ha concluso Conenna – le tecnologie esistono già tutte e i costi cominceranno ad essere competitivi fra quattro o cinque anni. Bisognerà fare presto, il riscaldamento globale incalza: l’idrogeno sarà il nuovo oro del XXI secolo”.

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SALARIO MINIMO – DE PETRIS (LeU): “L’ITALIA È IL SOLO PAESE IN CUI I SALARI SONO DIMINUITI DAL 1990. DOPO LA DIRETTIVA EUROPEA SUBITO UNA LEGGE”

“La direttiva europea sul salario minimo è un sacrosanto e giusto incentivo che ci dice di fare presto. In Italia c’è un problema salariale enorme che va affrontato ora. Siamo il solo Paese dell’Ocse in cui i salari siano diminuiti anziché aumentare dal 1990. In Italia un terzo dei lavoratori viene pagata meno di 9 euro l’ora. In Italia l’inflazione sta già erodendo il potere d’acquisto in dimensioni molto sensibili. Cosa ci vuole di più per capire che il salario minimo va introdotto subito, senza perdere un solo giorno?”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il salario minimo aiuta e non ostacola la contrattazione nazionale. Gli ostacoli che la destra e Confindustria creano per impedire che sia varata la legge sul salario minimo sono assurdi, speciosi e anche miopi: senza un intervento salariale sarà impossibile sostenere la ripresa dei consumi”.

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SALARIO MINIMO – DE PETRIS (LeU): “RESISTENZE INCONCEPIBILI. DEVE ESSERE INTRODOTTO SUBITO”

“La direttiva europea sul salario minimo arriverà nel giro di pochissimi giorni e sarà una giusta spinta per fare quello che la civiltà e la Costituzione avrebbero imposto di fare già da tempo. Nel solo Paese europeo che abbia visto i salari scendere negli ultimi decenni una legge sul salario minimo dovrebbe essere una misura condivisa da tutti. Invece siamo da mesi di fronte a resistenze inconcepibili sia da parte della destra che di Confindustria. Questi ostacoli devono essere superati immediatamente. Il salario minimo va introdotto subito”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Tra gli argomenti speciosi messi in campo per bloccare il salario minimo uno dei più infondati è che così si lederebbe la contrattazione nazionale. È bene chiarire che la realtà è opposta: il salario minimo aiuta e non danneggia la contrattazione nazionale”, conclude la presidente De Petris.

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Conferenza stampa

                                                                        Conferenza stampa

Roma, martedì 7 Giugno ore 10.00
Sala Caduti di Nassirya, Palazzo Madama – SENATO

 

Basta con il gas,
basta con il petrolio e il carbone.
Il nucleare non è la soluzione.
IDROGENO VERDE ORA!

Durante la conferenza stampa sarà presentato il libro: “IDROGENO IL NUOVO ORO” di Nicola Conenna
Interverranno:

Senatore Maurizio Buccarella – LeU Ecosolidali

Senatrice Loredana De Petris – Presidente gruppo Misto

Senatore Gianni Pietro Girotto – Presidente X Commissione Industria del Senato della Repubblica

Professor Nicola Conenna – autore del libro

Dario Tamburrano – già promotore della Direttiva Red II al Parlamento Europeo

Angelo Consoli -Direttore dell’ufficio Europeo di Jeremy Rifkin

 

Sarà presente anche l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi

 

L’evento sarà trasmesso in diretta sul sito del Senato da Senato Tv.

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2 GIUGNO – DE PETRIS (LeU): “LA REPUBBLICA SI FESTEGGIA APPLICANDO LA COSTITUZIONE CONTRO LE DISEGUAGLIANZE E PER LA PACE”

“Oggi è la Festa della Repubblica e dunque della Costituzione, che della Repubblica è il cuore e l’anima. Sappiamo che la nostra Costituzione è allo stesso tempo la pietra angolare e il traguardo da raggiungere applicando il suo dettato e difendendo i risultati raggiunti, che non sono mai dati una volta per tutte. Siamo purtroppo lontanissimi dall’essere riusciti a tradurre in realtà concreta l’articolo 3, che garantisce a tutti pari dignità sociale. Dobbiamo anzi registrare gravi passi indietro. Festeggiare la Repubblica significa mettere al primo posto nell’agenda del governo e della politica la lotta contro le diseguaglianze sociali che rappresentano un insulto alla Costituzione e un’emergenza che va affrontata subito e drasticamente”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“In un momento così grave e denso di minacce per il mondo intero credo sia necessario per tutti ricordare sempre che l’articolo 11 è la nostra stella polare. L’Italia ripudia la guerra, e dunque il nostro dovere costituzionale è cercare sempre, con ogni mezzo e strenuamente, la via della pace e del negoziato come strumento di risoluzione dei conflitti”, conclude la presidente De Petris.

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