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SCUOLA – DE PETRIS (LeU): “ I 24 CFU NON DIVENTINO UN VANTAGGIO ECONOMICO PER QUALCHE UNIVERSITA’ TELEMATICA”

“L’acquisizione dei 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche è ormai requisito indispensabile per la partecipazione ai concorsi  per la scuola scuola e per l’iscrizione nelle graduatorie provinciali e d’istituto per le supplenze. Per tanti rappresenta un’occasione di lavoro in questo momento di crisi economica che però si è trasformata in un’occasione ghiotta per alcune Università telematiche per rimpinguare le proprie casse”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Università al fine di fare chiarezza su quanto sta avvenendo.

Per definire i tempi di svolgimento delle attività didattiche del PeF 24, si dovrebbe almeno considerare che il CFU corrisponde ad un impegno dello studente pari a 25 ore, delle quali almeno 1/3 in forma di lezione e quindi complessivamente servono almeno tre mesi. Ora assistiamo ad aspiranti insegnanti che riescono a fare questo presso alcune università telematiche anche nel giro di qualche giorno, trasformando il tutto in vero e proprio mercato. La formazione è una cosa seria e i 24 CFU rappresentano solo una infarinatura di discipline fondamentali alla pratica dell’insegnamento. Non possono essere trasformate in un orpello a pagamento”.

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COMMISSIONI – DE PETRIS (LeU): “LEU NON HA BISOGNO DI NESSUN RISARCIMENTO PER GLI ACCORDI TRADITI. PIUTTOSTO VANNO ABROGATI I DL SICUREZZA E VA RITIRATO IL DL SEMPLIFICAZIONI”

“Spero sia chiaro a tutti che LeU non ha alcun bisogno di risarcimenti o consolazioni per il voto col quale, nell’elezione per la presidenza della Commissione Giustizia del Senato, sono stati traditi tutti gli impegni assunti dalla maggioranza. Invece di pensare a quali strapuntini offrire a LeU, il governo dovrebbe provvedere ad abrogare i dl Sicurezza, sui quali la melina dura ormai da un anno, e a ritirare il dl Semplificazioni”, afferma la capogruppo di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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COMMISSIONI – DE PETRIS E FORNARO (LEU) : “E’ GRAVISSIMO QUANTO ACCADUTO IN COMMISSIONE GIUSTIZIA AL SENATO. SERVE UN CHIARIMENTO NELLA MAGGIORANZA”

Quel che è accaduto nella commissione Giustizia del Senato, l’unica la cui presidenza spettava a LeU negli accordi presi dall’intera maggioranza, è un fatto di estrema gravità”, affermano i capigruppo di LeU Loredana De Petris e Federico Fornaro.

Sono stati disattesi tutti gli accordi e la lealtà sempre dimostrata da LeU, a volte in circostanze anche per noi molto difficili, non è stata minimamente riconosciuta. In queste condizioni riteniamo che sia indispensabile un chiarimento immediato all’interno della maggioranza”, concludo i capigruppo di LeU.

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LIBIA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “IL GOVERNO CONTE CAMBI POLITICA”

“in Libia sono tre i migranti uccisi e quattro i feriti dalla Guardia Costiera libica che l’Italia ha, di recente, rifinanziato. La Libia non è un porto sicuro. In Libia c’è la tortura. Sull’immigrazione il governo Conte deve assolutamente cambiare politica. Restiamo umani.”. Lo scrive il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) che votò ‘no’ al rifinanziamento della missione in Libia.

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LIBIA – DE PETRIS (LeU): “COSA CI VUOLE ANCORA PERCHE’ L’ITALIA SMETTA DI FINANZIARE I LAGER E LA GUARDIA COSTIERA LIBICA?”

“Cosa ci vuole ancora perché si capisca che la Libia tutto è tranne che un porto sicuro e che l’Italia non può continuare a finanziare una guardia costiera che uccide e tortura invece di salvare e proteggere?”, chiede la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Oggi, dopo l’assassinio di altri due migranti, è evidente a tutti che abbiamo fatto bene a votare contro la conferma e l’aumento dei fondi italiani alla Libia e alla sua Guardia costiera. E’ il momento che tutti nella maggioranza e nel governo si decidano a guardare in faccia la realtà e a smettere di erogare fondi che servono a finanziare lager, omicidi e torture”, conclude la presidente De Petris.

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ASSEMBLEA ‘IL FUTURO INSIEME’

La costituzione di una rete tra parlamentari progressisti e del mondo dell’ecologia, sindaci e movimenti civici, realtà della società civile, associazioni è al centro dell’assemblea nazionale online “Il futuro insieme, per una rinascita eco-solidale dell’Italia” che si svolgerà oggi venerdì 24 luglio 2020, a partire dalle 13 con sessioni tematiche, e con un’assemblea plenaria dalle 16 in poi.

Nel dettaglio il programma prevede dalle 13 alle 16 sessioni tematiche: alle 13 “Vivere insieme, la città al centro del cambiamento” con Amedeo Ciaccheri presidente Municipio ed esponente Liberare Roma, Emily Clancy consigliera comunale Bologna, Giuseppe Genna scrittore, Paolo Limonta assessore comune Milano, Marta Nalin coalizione civica Padova, Enrico Panini vicesindaco Napoli, Luca Pastorino deputato Leu, Sandro Ruotolo, Valerio Tramutoli di Basilicata Possibile, Nicola Sghingaro presidente Municipio Bari.

Alle 14.15 “Libia, diritti umani e futuro dei flussi migratori ” con Giorgia Linardi Sea Watch, Pierfrancesco Maiorino europarlamentare Pd, Erasmo Palazzotto deputato Leu, Cecilia Strada Mediterranea. 

Alle 14.45 “Economia e Lavoro per una transizione giusta e sostenibile” con Paolo Ciani consigliere regione Lazio Demos, Domenico De Masi, Michele De Palma Fiom, Enrico Giovannini Asvis, Stella Laforgia, Andrea Morniroli.

Alle 15.30 “Innovazioni sociali, economiche e tecnologiche per la sfida climatica” con Matteo Fago, Simona Maggiorelli, Stefano Mancuso, Edoardo Zanchini vicepresidente Legambiente.

Alle 16 saluti di Giulia Biazzo coordinatrice Unione degli Studenti, Angelo Bonelli Verdi Italiani, Philippe Lamberts portavoce Verdi Europei, Federico Pizzarotti Italia in Comune, Norma Rangeri direttrice Il Manifesto, Nichi Vendola.

Alle 17 si avvierà l’assemblea nazionale plenaria dove interverranno: Gessica Allegni, Monica Barni, Luca Basile, Andrea Cecconi, Damiano Coletta, Peppe De Cristofaro, Loredana De Petris, Lorenzo Falchi, Elena Fattori, Lorenzo Fioramonti, Nicola Fiorita, Flora Frate, Nicola Fratoianni, Marilena Grassadonia, Marco Grimaldi, Francesco Laforgia, Paolo Lattanzio, Matteo Mangili, Paola Nugnes, Alessio Pascucci, Elisabetta Piccolotti, Anita Pirovano, Ivo Poggiani, Silvia Prodi, Igiaba Scego, Massimiliano Smeriglio, Serena Spinelli, Massimo Zedda.

 I lavori potranno essere seguiti a partire dalle 13 sulle varie pagine Facebook degli aderenti all’iniziativa. Hanno finora assicurato la diretta web tv dell’assemblea Radio Radicale, Il Manifesto, Left. Altri siti web e organi di informazione si aggiungeranno nelle prossime ore”.

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ERGASTOLO PER I BOSS – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “OGGI E’ NU JUORN BBUON. NON FU SOLO LA MAFIA A TENTARE IL COLPO DI STATO”

“Ergastolo per il boss della ’ndrangheta Rocco Santo Filippone e per il capo mafioso Giuseppe Graviano. Una sentenza storica emessa dalla Corte d’Assise di Reggio Calabria che prova come alla stagione stragista finalizzata a un tentativo di colpo di Stato parteciparono tutte le organizzazioni criminali. Non solo i corleonesi di Totò Riina ma anche i capi della ‘ndrangheta agirono nel biennio stragista 92-94”. E’ il commento del senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) presente oggi in aula alla lettura del verdetto di condanna. “La sentenza di primo grado appena pronunciata dalla Corte d’assise di Reggio Calabria è importante perché si è conosciuto quest’altro pezzo di verità. Questo vuol dire cercare sempre la verità e la giustizia e mai accontentarsi delle ‘prime verità. Dopo le stragi del ’92 in Sicilia, nel ’93 ci furono le bombe di Firenze, Milano e Roma e poi abbiamo saputo dal pentito Gaspare Spatuzza che nella stagione stragista era coinvolta anche la ‘ndrangheta calabrese e un deposito di armi era pronto ad essere utilizzato dalla camorra napoletana. A Reggio Calabria ci furono tre agguati agli equipaggi delle radiomobili. In sequenza, uno dopo l’altro. Due carabinieri uccisi, due illesi e due feriti gravemente. Ecco, mi sembrava importante esserci oggi da senatore accanto ai familiari dei carabinieri uccisi, accanto a quella magistratura che non si stanca mai di cercare verità e giustizia. Oggi è nu juorn bbuon” conclude il senatore Ruotolo, che da cronista ha raccontato i segreti inconfessabili ed è finito per questo sotto scorta.

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PACIOLLA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “PRETENDERE DALLE NAZIONI UNITE LA MASSIMA COLLABORAZIONE CON LE AUTORITA’ ITALIANE E CON I LEGALI DELLA FAMIGLIA PACIOLLA PER CONOSCERE LA VERITA'”

“Pretendere, è la parola giusta, dalle Nazioni Unite la massima collaborazione con le autorità italiane e con i legali della famiglia per conoscere la verità sulla morte di Mario Carmine Paciolla, il nostro connazionale 33enne, ritrovato privo di vita presso la propria abitazione a San Vicente del Caguan, località a 650 chilometri da Bogotà”. Lo ha chiesto al ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, nel corso della seduta del Question Time, il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) che ha presentato una interrogazione urgente insieme ai parlamentari Loredana De Petris e Vasco Errani sul caso Paciolla. “Il nostro connazionale era cooperante Onu ed era impegnato da due anni con le Nazioni Unite, in un progetto che mirava a riconvertire gli ex combattenti al lavoro nei campi e svolgeva il monitoraggio per il rispetto degli accordi di pace tra il Governo colombiano e le FARC, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia. Vista la gravità dei fatti e il turbamento e lo sconcerto nell’opinione pubblica, sollecitiamo il Ministro al massimo impegno nei confronti del Governo colombiano, e ad adottare tutte le iniziative affinché si svolgano le opportune indagini per giungere a risposte convincenti, per la ricerca della verità e della giustizia per la morte del nostro connazionale Mario Carmine Paciolla. E per ottenere queste risposte c’è bisogno della massima collaborazione delle Nazioni Unite”.

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GLIFOSATO – DE BONIS, DE FALCO, DE PETRIS, MARTELLI, NUGNES, CIAMPOLILLO, BUCCARELLA: “LA MOZIONE CATTANEO E’ STATA APPROVATA PER ERRORE. AUSPICHIAMO CHE L’INFORMAZIONE SUL TEMA SIA PRECISA E COMPLETA”

“L’aula di Palazzo Madama, dopo aver approvato la mozione contraria all’uso del glifosato presentata dai senatori De Bonis, De Falco, De Petris, Buccarella, Martelli, Nugnes e Ciampolillo, ha poi anche pilatescamente approvato la mozione favorevole al diserbante della senatrice a vita Cattaneo, con 89 a favore e 86 contrari. Tuttavia, quattro+ voti favorevoli erano stati espressi per errore, come è stato immediatamente fatto constatare a verbale dai senatori interessati. In sostanza, la mozione Cattaneo formalmente è stata approvata, ma politicamente il governo non può non tener conto del fatto che è stata in realtà respinta e che l’unica mozione approvata sia formalmente sia politicamente, con 222 voti a favore e uno solo contrario (quello della stessa senatrice Cattaneo), è quella contraria al glifosato. È bene quindi che gli organi di stampa ne prendano atto e diano una corretta informazione al pubblico. La questione del glifosato è troppo importante per generare confusione nei cittadini”.
 
Lo hanno dichiarato in una nota congiunta i senatori De Bonis, De Falco, De Petris, Buccarella, Martelli, Nugnes e Ciampolillo, firmatari della mozione sul glifosato che ha ottenuto ieri l’approvazione al Senato, e che chiede al governo di adottare precise misure, in ottemperanza al principio di precauzione comunitario, per monitorare e scoraggiare l’uso di questo diserbante, vietando inoltre la presenza di glifosato in tutte le stive di grano importato, anche se già sdoganato in altri porti europei, e intensificando contestualmente le attività di controllo e monitoraggio.

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UE – DE PETRIS (LeU): “OCCASIONE STORICA PER CAMBIARE L’ITALIA E L’EUROPA”

Siamo di fronte a un’occasione storica di cambiare sia l’Italia che l’Europa. A Bruxelles si è aperta quella possibilità di indirizzare l’Unione verso il modello di Europa integrata e solidale che LeU ha sempre perseguito, senza mai risparmiare critiche all’Europa del rigorismo e degli egoismi nazionali ma anche senza mai sbandare verso posizioni antieuropee”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris nel corso del dibattito al Senato sull’informativa del presidente Conte.

In Italia abbiamo ora i mezzi per fronteggiare la crisi ma non con l’obiettivo di tornare alla normalità di prima del Covid, perché quella normalità non è una soluzione ma una parte del problema. Dobbiamo invece imboccare con decisione la strada della riconversione ecologica e della trasformazione del modello di sviluppo, sapendo che è su quel fronte che si gioca oggi la sfida della modernità”, conclude la presidente De Petris.

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