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CRISI – DE PETRIS (LeU): “TROPPE PERSONE SONO ANCORA SENZA CASSA INTEGRAZIONE, TROPPI OSTACOLI PER LE REGOLARIZZAZIONI E IL REDDITO DI EMERGENZA. BISOGNA INTERVENIRE SUBITO”

Centinaia di migliaia di persone sono ancora in attesa, da mesi, che arrivi la Cassa integrazione. Il numero di immigrati che hanno chiesto la regolarizzazione è minimo, a tutto vantaggio del lavoro nero, del caporalato e delle organizzazioni criminali. L’accesso al reddito di emergenza è reso difficilissimo anche per chi ne ha urgentissimo bisogno da una quantità di regole burocratiche inutilmente rigide. Tutto ciò vanifica in buona parte le misure che abbiamo deciso per non lasciare davvero nessuno solo e per dare sollievo alla parte di popolazione che più sta soffrendo gli effetti della crisi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

E’ evidente che la prima urgenza è fare in modo che i sussidi stanziati dal governo arrivino a destinazione in tempi ragionevoli. Per questo è necessario modificare in sede di conversione alcune norme del dl Rilancio ma anche impegnarsi in uno sforzo strenuo per accelerare le pratiche subito. In caso contrario, nonostante lo sforzo immenso fatto dal governo con dl che valgono quanto tre manovre finanziarie, la sofferenza della popolazione non sarà alleviata e la sensazione che sia stato fatto troppo poco dilagherà”, conclude la presidente De Petris.

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IMMIGRAZIONE, FUNERALE THOMAS DANIEL – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “ABBIAMO CHIESTO SCUSA ALLA VEDOVA DELL’OPERAIO EDILE MORTO NEL CANTIERE ABUSIVO A NAPOLI”

Quel silenzio, quel pianto disperato di Cinthia Daniel è uno schiaffo, un pugno per tutti noi. Thomas, come tanti altri migranti che risiedono a Castelvolturno, partiva alle 5 di mattina per lavorare come muratore in qualche cantiere di Napoli e della sua provincia. Lo faceva da anni ma la sera del primo giugno Thomas non è tornato a casa e per 48 ore non si è saputo nulla di lui. Poi l’amara verità: Thomas era morto a Napoli in un incidente sul lavoro. Oggi insieme a Erasmo Palazzotto, Paola Nugnes e Gennaro Migliore e anche a nome di un folto numero di parlamentari della Repubblica italiana ai funerali di Thomas nella chiesa di San Gaetano di Thiene, a Mondragone, abbiamo espresso le nostre condoglianze alla vedova, la signora Cinthia Daniel, e le scuse all’intera comunità di Castel Volturno per quello che è successo a Thomas Daniel, vittima innocente di un incidente sul lavoro”. Lo scrive il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto, che insieme a una delegazione di parlamentari oggi ha partecipato al funerale di Thomas Daniel, l’operaio edile ucciso da un crollo di un muro di contenimento di un cantiere abusivo. “Da Castelvolturno, chiediamo al governo, al presidente Conte, alla ministra dell’interno, Luciana Lamorgese, di modificare le norme sulla regolarizzazione dei migranti. Perché non estendere la regolarizzazione anche al settore edile ed altri settori? C’è bisogno di restituire dignità a questi lavoratori, di salvare i rinnovi dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, cancellati dai decreti sicurezza, per evitare che in Italia altri 110.000 persone diventino invisibili, 2.000 solo a Castel Volturno”.

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GOVERNO – DE PETRIS (LeU): “IL GOVERNO RIPRENDA SUBITO IN MANO I DOSSIER URGENTI A PARTIRE DAGLI ORMAI INTOLLERABILI DL SICUREZZA”

La pandemia ha bloccato per mesi alcuni dossier in sé molto urgenti che il governo avrebbe altrimenti dovuto affrontare. La realtà però non si è fermata e i problemi di cui quei dossier trattano sono al contrario diventati sempre più gravi. Non passa giorno senza che dal Mediterraneo arrivino notizie di nuove tragedie e nuovi morti in mare. E’ ora che il governo riprenda in mano quei dossier e risolva quei problemi, a partire proprio dai dl Sicurezza di Salvini che non possono più essere tollerati e che devono essere profondamente cambiati, o meglio ancora abrogati, già nelle prossime settimane”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto.

Altra cosa è il Recovery Plan che il governo ha iniziato a preparare con gli Stati generali dell’Economia in corso a Roma. Si tratta naturalmente di un primo passo e nessuno pretende che dagli Stati generali si esca già con un progetto dettagliato. Ma alcune indicazioni concrete di fondo devono già emergere. Deve essere già chiaro che l’orizzonte verso il quale il governo si muove prevede il sostegno e l’innovazione dei settori la cui crisi è più profonda a partire dal turismo, un drastico cambio di indirizzo nel modello di sviluppo, senza il quale parlare di green new deal non avrebbe alcun significato reale, un contrasto serrato alle disuguaglianze sociali, perché altrimenti non ci sarà alcuna inclusione. Il presidente Conte ha promesso che non un euro dei fondi europei verrà sprecato. E’ fondamentale che sia così ma lo altrettanto che quei fondi vengono adoperati nella maniera giusta”.

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IMMIGRATI – DE PETRIS (LeU): “E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI CANCELLARE I DL SICUREZZA DI SALVINI”

E’ arrivata l’ora di cancellare la vergogna dei dl Sicurezza imposti a suo tempo dall’allora ministro degli Interni Salvini. Lo dobbiamo prima di tutto agli immigrati irregolari, costretti a lavorare come schiavi a rischio della vita. Come Thomas Daniel, il ragazzo liberiano di appena vent’anni morto il primo giugno scorso a Pianura insieme al sessantunenne italiano Ciro Perucci mentre lavoravano in nero, per 40 euro al giorno, in un cantiere abusivo, per costruire una casa abusiva. Tutto questo deve finire”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Nei giorni scorsi ho rivolto un’interrogazione alla ministra degli Interni Lamorgese per chiedere cosa il governo intenda fare per dar seguito all’impegno di discontinuità sui dl Sicurezza assunto al momento della sua nascita. I dl Sicurezza, oltre a offendere la nostra civiltà, sono una garanzia solo per la criminalità organizzata, che può avvalersi dell’opera di migliaia di persone disperate e ridotte alla fame, e per chi vive sfruttando un lavoro sottopagato e senza alcuna protezione. Sono decreti Insicurezza ed è arrivato il momento di abrogarli, come ci eravamo impegnati a fare quando abbiamo dato vita a questa maggioranza”.

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STATI GENERALI – DE PETRIS (LeU): “LA GREEN ECONOMY E LA LOTTA ALLE DISEGUAGLIANZE SONO GLI ASSI STRATEGICI. LA SCUOLA E IL TURISMO LE URGENZE IMMEDIATE”

Con gli Stati generali si avvia un percorso, che deve essere necessariamente rapido, per mettere a punto un Recovery Plan che non potrà che articolarsi lungo le due direttrici di fondo individuate da questa maggioranza già al momento della sua nascita: green economy e riduzione sensibile delle diseguaglianze sociali. Il governo e la maggioranza dovranno dare risposta alle due emergenze immediate che, se non affrontate subito, rischiano di affondare il sistema Paese: la scuola, che deve essere in grado di affrontare a tutti i livelli la ripartenza a settembre, e il turismo, settore nevralgico sul quale la crisi si è abbattuta con massima virulenza e che deve essere aiutato non solo a recuperare il terreno perduto ma anche a cogliere l’occasione per una profonda innovazione”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto.

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DL RILANCIO – DE PETRIS (LeU): “MODIFICARE LE NORME SULLA SANATORIA DEI MIGRANTI E SUL REDDITO D’EMERGENZA, PER NON VANIFICARNE GLI EFFETTI”

La sanatoria per i migranti e il reddito di emergenza sono passi nella giusta direzione ma i dati ci dicono che sono lontani dall’essere sufficienti. Mi auguro quindi che la Camera modifichi quelle regole, eliminando i limiti che ne stanno inficiando profondamente l’efficacia concreta”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Se su 600mila clandestini stimati solo 9.500 hanno chiesto la regolarizzazione è segno inequivocabile che cavilli burocratici e ostacoli di ogni sorta impediscono alla norma di sortire gli effetti per i quali è stata decisa. Se le richieste di accesso al reddito d’emergenza sono appena un terzo del previsto, e oltre tutto diverse decine di migliaia di richieste sono state respinte, significa che i requisiti fissati sono esageratamente rigidi e vanificano in buona parte una misura che tutti avevamo ritenuto e riteniamo urgente e necessaria”, conclude la presidente De Petris.

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CAMPANIA – SENATORE RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “STUPORE PER IL DIBATTITO POLITICO SURREALE. IL VERO AVVERSARIO E’ IL SOVRANISMO”

“Leggo con stupore le dichiarazioni che si susseguono da vari esponenti della politica napoletana circa un mio appoggio alla candidatura di Vincenzo De Luca alle prossime elezioni per il rinnovo della Regione Campania. Da qualche giorno in città si è aperto un dibattito nato da una fake news messa in rete da un sito locale. Eppure bastava leggere le mie interviste rilasciate alle pagine napoletane di due quotidiani per avere il mio punto di vista e sgombrare il campo dai veleni e dal tatticismo che stanno prendendo il sopravvento nel dibattito. Resto convinto che l’avversario da battere sia la destra sovranista, oggi in Regione e, quando sarà, al Comune di Napoli. Con modestia e umiltà mi adopererò a lavorare per un campo largo del centro sinistra che metta al centro la battaglia per ridurre le diseguaglianze, che pensi al futuro di questo pianeta, ad un rilancio dello Stato sociale in forme adeguate ai tempi, che la battaglia per l’ambiente significhi accelerazione della riconversione ecologica, e che la lotta alle mafie sia sempre più decisa e inflessibile. Mi preoccupa quella politica che, finita la fase di lockdown, pensa che l’emergenza sanitaria sia stata una parentesi. Io penso invece che la crisi economica e sociale sarà drammatica e che occorra mettere in campo e unire tutte le forze democratiche e progressiste. Il rischio sovranista è alle porte. Prima le persone.” afferma in una nota il senatore del gruppo Misto Sandro Ruotolo.

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VERTENZA WHIRLPOOL – RUOTOLO, ERRANI, DE PETRIS (GRUPPO MISTO) AL MINISTRO PATUANELLI: “RENDERE PIU’ EFFICACI LE NORME E DOTARSENE DI ALTRE CONTRO LA DELOCALIZZAZIONE PRODUTTIVA”

“Rendere più efficaci le disposizioni per contrastare il fenomeno delle delocalizzazioni delle multinazionali dal nostro Paese anche con nuove iniziative legislative per impedire vertenze come quella della Whirlpool che intende chiudere lo stabilimento di Napoli e spostare la produzione in Turchia o in Polonia”. Lo chiedono in una interrogazione urgente i senatori Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), Vasco Errani (Articolo uno) e la presidente del Gruppo Misto Loredana De Petris al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

“Ricordiamo al ministro che con la legge di stabilità 2014 esistono precise disposizioni che prevedono la decadenza dai benefìci ricevuti per le imprese che delocalizzano la propria produzione. Le imprese italiane ed estere operanti nel territorio nazionale che abbiano beneficiato di contributi pubblici in conto capitale, qualora entro tre anni dalla concessione degli stessi delocalizzino la propria produzione dal sito incentivato in un Paese non appartenente all’Unione europea con conseguente riduzione del personale di almeno il 50%, decadono dal beneficio stesso e hanno l’obbligo di restituire i contributi in conto capitale ricevuti. L’applicazione della norma appare fortemente limitata. La crisi italiana, infatti, ha rafforzato la delocalizzazione soprattutto nell’Europa orientale: l’80% delle imprese italiane che hanno intrapreso la via della delocalizzazione ha scelto Paesi come Bulgaria, Polonia, Romania e Ungheria. In più la riduzione del personale pari almeno al 50% non assicura quell’esigenza di salvaguardia e di protezione sociali dei livelli di occupazione dell’impresa che abbia avviato procedure di delocalizzazione. Ci sembra maturo il tempo che il ministro Patuanelli non solo renda più efficace l’applicazione delle norme esistenti ma dia vita a nuove iniziative legislative affinché la vicenda Whirlpool, che intende chiudere lo stabilimento di Napoli e spostare la produzione in Turchia o in Polonia, non diventi una disdicevole prassi per il nostro Paese”, concludono i senatori Ruotolo, Errani e De Petris.

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STATI GENERALI – DE PETRIS (LeU): “CONFRONTARSI CON TUTTI MA STA ALLA MAGGIORANZA AVANZARE UNA PROPOSTA COERENTE CON INDIRIZZI GIA’ ASSUNTI E SPETTA AL PARLAMENTO LA DECISIONE FINALE”

 

La rotta che governo e maggioranza devono seguire è chiara e già segnata. Si tratta di mettere in opera gli indirizzi in materia di green economy e riduzione delle diseguaglianze e di proseguire, accelerando, un lavoro già iniziato”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Naturalmente è giusto e necessario, in una fase così delicata e difficile, ascoltare con vera attenzione tutte le parti politiche e sociali e confrontarsi con tutti. Gli Stati generali devono essere un primo passo in questo senso. Ma spetta alla maggioranza mettere in campo una proposta strategica basata sulle scelte politiche grazie alle quali la maggioranza stessa è nata, e spetta al Parlamento, la centralità deve essere ribadita con forza, assumere le decisioni finali”, conclude la presidente De Petris.

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PIANO COLAO – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “LO SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA 5G E’ UN ATTENTATO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE, IL GOVERNO CHIARISCA IL PALESE CONFLITTO D’INTERESSE”

“Adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi 3 volte più alti, per accelerare lo sviluppo delle reti 5G, di comprovata pericolosità per la salute umana, è una proposta miope, da scongiurare e respingere al mittente. Con queste promesse non può esserci nessuna ripartenza post Covid-19”.

Così il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, in un’interrogazione, firmata anche dal collega Carlo Martelli, e indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute, in cui si boccia il punto 27, sviluppo reti 5G, del Piano di rilancio del dottor Colao.

“L’attuazione di questo punto è un attentato all’ambiente e rappresenta un’imposizione per azzerare i 516 Comuni d’Italia Stop 5G, irradiando chiunque fino a 61 V/m. Si tratta delle stesse richieste avanzate dalle compagnie telefoniche, recepite senza scrupolo dal Comitato di esperti in materia economica e sociale, guidato dal 10 aprile 2020 proprio dall’ex top manager di Vodafone. Verrebbe, in questo modo, disattesa qualsiasi tipo di civile opposizione e di moratoria territoriale adottata dai sindaci in difesa della salute dei loro concittadini, in attesa della riclassificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze onde non ionizzanti annunciata con priorità entro il 2024 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (OMS). Nel Piano viene richiesto al Governo di non considerare la legittimità costituzionale delle ordinanze urgenti e contingibili Stop 5G, di eliminare la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria che trova nel Sindaco la massima autorità garante della tutela della salute pubblica. Escludere opponibilità locale se i protocolli nazionali sono rispettati.”

“Nessuno si era mai spinto fin qui!”, stigmatizza il senatore De Bonis, che similmente all’interrogazione, ha presentato un ordine del giorno al “decreto crescita” (AS 1354), accolto dal Governo e in una seconda interrogazione, 4-01991, ha messo in luce la denuncia di un’ecatombe di alberi che intralciano il wireless del 5G, oltre all’atto di sindacato ispettivo 4-01344, nel quale vengono evidenziati gli studi effettuati.

“Infine, considerata la lunga carriera di manager del Dott. Vittorio Colao nella compagnia telefonica multinazionale Vodafone, si profila un palese conflitto di interessi nel dedicare un ampio capitolo allo sviluppo della tecnologia 5G, oltre che eludere le varie ordinanze urgenti e contingibili Stop 5G ed eliminare la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria. Aspettiamo chiarimenti dal Governo, ma per ora siamo lontani da un’Italia più forte, resiliente ed equa”.

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