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DL RILANCIO – DE BONIS (MISTO): “IL GOVERNO RENDA PIU’ EQUO IL COSTO DELL’ENERGIA, I CITTADINI CONTINUANO A PAGARE BOLLETTE SALATE”

 

“Con il Decreto Rilancio è stata disposta la riduzione degli oneri delle bollette elettriche, ma le riduzioni di spesa riguardano sole le utenze allacciate in Bassa Tensione diverse dagli usi domestici. I privati cittadini continuano a pagare in pieno gli oneri di rete, il prezzo di dispacciamento e altre voci strane menzionate nella fattura. Il Governo faccia chiarezza e intervenga per rendere più equo il costo dell’energia”.

Lo dichiara il senatore del Gruppo Misto, Saverio De Bonis, che in un’interrogazione ai Ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, denuncia i motivi dell’alto costo e voci strane contenute nelle bollette degli italiani.

“Tra le voci della bolletta, ad esempio, ci sono i costi per il Capacity Market, il meccanismo che avrebbe dovuto assicurare l’approvvigionamento di energia elettrica sia agli impianti alimentati a fonti fossili, sia agli impianti a fonti rinnovabili, ma in realtà è riservato sostanzialmente alle termoelettriche del gas, che certamente non tengono conto del grave cambiamento climatico in atto, in netta contraddizione con quelle che sono le indicazioni dell’Accordo di Parigi sul Clima e i contenuti del Clean Energy Package della Commissione europea, che chiedono una riduzione delle emissioni con lo sviluppo di impianti a fonti rinnovabili. Pare che il MISE abbia voluto favorire in un certo senso le lobbies del gas, visto che ha emanato il DM del 28 giugno 2019, che prevede che al Capacity Market possano partecipare solo gli impianti termoelettrici, prima che entrasse in vigore il Regolamento europeo (che invece ha il fine di incentivare il Capacity Market a favore di imprese produttrici di energia da fonti rinnovabili). Inoltre, sembrerebbe che le aziende produttrici di energia, non comprano il gas dal giacimento, ma solo la disponibilità che gli venga fornito qualora “malauguratamente” dovesse servigli. In questo modo dalle tasche dei cittadini vengono carpiti ben 1,5 miliardi di euro all’anno dei quali, tolte la quota per la restituzione del prestito, la quota per il trasportatore e la quota per il proprietario del giacimento, il resto rimane alle aziende produttrici di energia, che tutto hanno fatto meno che produrre energia. Insomma, i cittadini italiani stanno pagando per un bene che non viene ceduto, ma viene tenuto da parte, anche se non ne hanno bisogno e anche se non lo vogliono. L’addebito di oneri così consistenti, che se eliminati alleggerirebbero moltissimo le bollette di energia e di gas, è ingiusto e gravemente lesivo per l’economia di ciascun contribuente. Questi costi devono essere al più presto posti a carico delle stesse aziende erogatrici, che possono sopravvivere tranquillamente anche se rendono più equa la bolletta agli utenti, visto che sono spesso beneficiarie di cospicui finanziamenti da parte dello Stato, anche a fondo perduto”.

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PIANO COLAO – DE PETRIS (LeU): “I CONDONI E LA SVENDITA DEL PATRIMONIO SONO PROPOSTE DA RESPINGERE”

Nel Piano Colao, accanto ad aspetti interessanti e certamente da approfondire, ce ne sono altri che vanno invece respinti e che rispondono alle solite logiche, profondamente sbagliate, adoperate da sempre. Vengono infatti ipotizzati ancora una volta condoni di ogni tipo e la svendita del patrimonio nazionale per finanziare lo sviluppo. L’unico aspetto davvero scioccante, in quello che era stato presentato come un ‘Piano Shock’, è l’incapacità di pensare e impostare politiche davvero innovative”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

E’ evidente che, per rilanciare il Paese e correggere gli indirizzi sbagliati che penalizzavano l’Italia ben prima dell’arrivo del Coronavirus, bisogna imboccare con determinazione, coraggio e tempestività una strada diversa. Il governo deve mettere in campo un vero Piano Shock basato su tre assi fondamentali: riconversione ecologica, radicale riforma della scuola e dell’istruzione, riduzione drastica delle diseguaglianze sociali”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “IL VERO PIANO SHOCK E’ DAR SEGUITO CONCRETO AL PROGRAMMA DI GOVERNO SUL GREEN NEW DEAL”

Il vero piano shock di cui questo Paese ha bisogno, non solo per superare la crisi innescata dal Covid-19 ma anche per imboccare la strada di un nuovo modello di sviluppo, è l’attuazione puntuale del programma di governo. In quel programma il green new deal era stato indicato come il fulcro dell’azione di governo, la sua vera ragion d’essere”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, a margine del dibattito sui cambiamenti climatici nell’aula del Senato.

Nel programma abbiamo indicato chiaramente, come punti essenziali dell’azione di governo, la centralità della protezione dell’ambiente in tutti gli interventi pubblici, la riconversione ecologica con un progressivo ma deciso passaggio alle energie rinnovabili, la protezione delle biodiversità, la lotta ai cambiamenti climatici. Si tratta ora di dar seguito concreto a quegli impegni, con una serie di interventi precisi e ben definiti, incluso l’inserimento della difesa dell’ambiente in Costituzione. Questi interventi, a partire da una drastica accelerazione della riconversione delle fonti energetiche, sarebbero stati comunque imprescindibili e rappresentano del resto la principale linea d’intervento decisa dalla Commissione europea. La crisi seguita a una pandemia nella quale hanno sicuramente pesato anche i fattori ambientali li ha resi se possibile ancora più urgenti. E’ ora di svegliarsi di procedere davvero con un piano shock necessario per salvare sia l’Italia che il pianeta”, conclude la senatrice di LeU.

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FASE 3 – DE PETRIS (LeU): “UNA COALIZIONE CHE RESISTESSE SOLO PER MANCANZA DI ALTERNATIVE NON SAREBBE ALL’ALTEZZA DELLA SFIDA CHE CI ATTENDE”

“La maggioranza non può essere una coalizione che sta insieme  solo perché priva di alternative. Affrontare le sfide difficili dei prossimi mesi con questo spirito sarebbe l’opposto esatto di quel che serve. Lo stesso segretario del Pd, nella sua relazione di fronte alla direzione, ha indicato oggi obiettivi irraggiungibili per una coalizione cementata solo dalla mancanza di alternative “, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Abbiamo di fronte a noi un’opportunità che è allo stesso tempo un obbligo. Dobbiamo modificare molto rapidamente gli indirizzi della politica italiana sui fronti essenziali del modello di sviluppo e della giustizia sociale. Dobbiamo e possiamo intervenire sui vizi eterni che hanno sin qui impedito al Paese di decollare. Siamo chiamati a battere le resistenze di gruppi di potere attenti solo al loro specifico interesse e le incrostazioni che immobilizzano la macchina dello Stato. Per farlo è necessaria una maggioranza che creda davvero negli obiettivi che ci eravamo dati all’inizio e una determinazione che non può appartenere a chi sta insieme solo per necessità. Bisogna stare molto attenti. Partire col piede sbagliato e con uno spirito non adeguato alle urgenze dei tempi significherebbe tornare a un passato che dobbiamo invece lasciarci alle spalle. Anche perché, nelle condizioni in cui ci troviamo, cercare di tornare a quel passato sarebbe inutile. Renderebbe solo impossibile superare la crisi”, conclude la presidente De Petris.

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FASE 3 – DE PETRIS (LeU): “VA BENE DIALOGARE CON TUTTI MA A PATTO CHE LA GREEN ECONOMY E LA LOTTA ALLE DISEGUAGLIANZE RESTINO LA BARRA DEL GOVERNO”

E’ sconcertante veder riemergere giochi politici, manovre per modificare o condizionare la maggioranza, in un momento come questo, nel quale è necessario uno spirito diametralmente opposto. Forse qualcuno non si rende conto del fatto che quel modo di intendere la politica è storia di ieri. Quella politica era già molto dannosa e anzi esiziale prima della crisi: lo è a maggior ragione oggi, che ci troviamo alle prese con una crisi economica mai vista nella storia repubblicana”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Bisogna dire chiaramente che questa maggioranza e questo governo sono nati con due missioni fondamentali: la riconversione ecologica e una netta accelerazione della green economy da un lato, la riduzione drastica delle diseguaglianze sociali dall’altro. Dunque va benissimo dialogare con tutti, sia sul fronte sociale che su quello politico, a patto che la barra resti dritta e quelle due stelle polari, che la crisi ha reso molto più urgenti e imprescindibili di quanto già non fossero, restino l’obiettivo fondamentale, prioritario e immediato del governo e della maggioranza”, conclude la presidente De Petris.

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GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE – DE PETRIS (LEU): “OGGI PIÙ DI IERI SERVE LA RICONVERSIONE ECOLOGICA”

“Sembra che la pandemia di Covid-19 abbia fatto quasi mettere in secondo piano l’emergenza ambientale e l’urgenza di combattere i cambiamenti climatici come se non ci fosse una forte correlazione tra l’aggressione agli ecosistemi e l’epidemia. Oggi, ancora più di ieri, dobbiamo invertire la rotta  avviando in modo risoluto e definitivo quella riconversione ecologica che è l’unica che potrà salvare il nostro paese e la nostra Terra”.  Lo scrive la senatrice di LeU, Loredana De Petris, presidente del gruppo  Misto a proposito della giornata mondiale dell’ambiente.

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MEZZOGIORNO – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “L’ESODO DEI GIOVANI VERSO LE UNIVERSITA’ DEL NORD E’ UNA PIAGA SOCIALE ED ECONOMICA, IL GOVERNO SI ATTIVI CON INTERVENTI STRUTTURALI”

“Arrestare l’emorragia dei giovani meridionali, che per studiare emigrano verso le università del Nord, equivale a rilanciare l’economia del Sud. Eppure, passano gli anni, i governi cambiano, ma la situazione nel Meridione resta pressoché invariata, inchiodata al rapporto Svimez di qualche anno fa, con più del 25% dei giovani del Sud che si sposta al centro nord. Un esodo di talenti che costa al Mezzogiorno ben tre miliardi di euro l’anno”.

Così il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis in un’interrogazione ai Ministri dell’università e della ricerca, per il Sud e la coesione territoriale e dell’economia e delle finanze, in cui chiede che siano prese iniziative perché: “È ora di fare in modo che chiunque scelga di frequentare un’università lo possa fare nella sede più prossima al proprio territorio di origine. Questo non solo perché tutte le università italiane sono eccellenti ma, soprattutto, per sollevare le famiglie stremate dall’ingente impegno economico a cui sono costrette per far studiare i figli. Il continuo definanziamento, infatti, porta ogni Ateneo ad attrarre il più alto numero di studenti per poter accedere ai fondi. Questa competizione fra Università crea vincitori e vinti e ogni strumento viene ritenuto valido per accaparrarsi più risorse possibili e quindi per sottrarle agli altri. Tutto questo a scapito del Sud e delle famiglie meridionali. Per scongiurare questo esodo economico e sociale bisogna creare presupposti seri, iniziative volte ad attirare nuovamente chi si è trasferito al Nord già dai tempi universitari. Gli interventi ‘a pioggia’ effettuati nel passato sono serviti a poco o a nulla. Occorrono grandi riforme strutturali per migliorare drasticamente la situazione del Sud Italia, rendendolo competitivo con il Nord e gli altri Paesi Europei. Senza un piano di interventi decisi, purtroppo, il Mezzogiorno non sarà mai protagonista, ma sarà sempre destinato ad essere il fanalino di coda del Paese”.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “L’IMPEGNO DI CONTE VA PRESO ALLA LETTERA E TRADOTTO SUBITO IN PRATICA. LA RIPARTENZA DEVE ESSERE GREEN”

“Il presidente Conte, intervenendo alla presentazione del Soer, il Rapporto sullo stato dell’ambiente in Europa e in Italia, ha preso posizioni nette che credo debbano essere intese alla lettera. La transizione ecologica deve essere davvero la cifra culturale dell’impegno del governo e deve avere carattere epocale, come ha sostenuto Conte.  Non si tratta di romanticherie ambientaliste ma di un obbligo, senza assolvere al quale per l’Italia non ci sarà nessun nuovo inizio”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Questo impegno deve essere tradotto in pratica immediatamente, vincendo le resistenze dei soliti noti che già si stanno dispiegando. il momento è ora, l’occasione è questa: perderla sarebbe disastroso. La ripartenza deve essere green sin dalle prime mosse. I sussidi del Recovery Fund devono essere investiti per l’economia verde e circolare, in base a un progetto strategico che faccia del contrastare i cambiamenti climatici e della riconversione ecologica la bussola della nuova politica economica del nostro Paese”, conclude la presidente De Petris.

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BELLANOVA – DE PETRIS (LEU): “SOLIDARIETA’ E VICINANZA PER L’IGNOBILE SCRITTA”

 

“Solidarietà e vicinanza alla Ministra Teresa Bellanova per la becera scritta comparsa su un muro di Marsala, nel centro storico. L’orrendo linguaggio è tipico di chi non ha argomenti politici da mettere in campo. Il clima di odio che si sta diffondendo sempre più nel Paese è intollerabile e va fermato. Mi auguro si faccia immediatamente piena luce su quanto accaduto”. Lo scrive la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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2 GIUGNO – DE PETRIS (LeU): “SALVINI E LA DESTRA IRRESPONSABILI. METTONO A RISCHIO SALUTE DI TUTTI”

La destra ha interpretato a modo suo l’appello a un’unità morale lanciato con parole alte e responsabili del presidente Mattarella: lo ha letteralmente rovesciato con una manifestazione di parte, faziosa, che mirava solo a seminare lacerazioni e discordia”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto.

Salvini e la destra, però, sono andati molto oltre questa concezione miserevole della politica. Sfidando ogni senso di responsabilità si sono assembrati, hanno scattato selfie passando i telefoni di mano in mano, si sono tolti le mascherine, a partire da Salvini, ignorando ogni regola e di fatto esortando gli italiani a fare lo stesso. E’ un comportamento ignobile, un insulto per le centinaia di medici che hanno dato la vita per contrastare il virus e per tutti gli italiani che in questi mesi hanno sopportato grandi sacrifici che rischiano ora di essere vanificati da questo esempio di irresponsabilità. Temo che oggi pomeriggio, con la manifestazione dei gilet arancioni, assisteremo di nuovo allo stesso spettacolo, ma la realtà è che tra Pappalardo e Salvini non c’è alcuna differenza. Presenteremo subito un’interrogazione su queste manifestazioni che cercano di ottenere consensi anche a costo di mettere a repentaglio la salute pubblica. Questa è la ripartenza che hanno in mente Salvini e la destra: eliminazione di tutte le regole ambientali, delle garanzie per i lavoratori e della stessa difesa della salute di tutti”.

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