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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LA DECISIONE DEL GOVERNO DI COSTRUIRE BASI MILITARE NEL PARCO DI MIGLIARINO È GRAVE E ASSURDA. DEVE ESSERE RIVISTA”

“La decisione assunta dal governo, con il dl del 23 marzo scorso, di costruire una base militare all’interno del parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, destinata a ospitare reparti del reggimento paracadutisti ‘Tuscania’ e del Centro Cinofili Pisa utilizzando i fondi del Pnrr, desta perplessità immense”, afferma la capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris. “L’area è soggetta a vincoli ambientali e paesaggistici stringenti, ospita zone agricole sia ‘di sviluppo’ che ‘di recupero ambientale’ per le quali non sarebbero ammesse variazioni nella destinazione d’uso e l’intera rete infrastrutturale, date le dimensioni del progetto pari alla metà dell’intero centro storico di Pisa, rischia di essere gravemente compromessa. Il progetto, essendo stato definito ‘opera destinata alla difesa nazionale’, si avvarrà però delle misure di semplificazione procedurale decise nel maggio scorso. Così non sarà soggetto alle verifiche che sarebbero invece necessarie e potrà ignorare ogni vincolo. Ho pertanto presentato un’interrogazione rivolta al presidente del Consiglio e al ministro della Difesa per chiedere che il progetto venga complessivamente rivalutato senza applicazione delle misure di semplificazione e che non venga incluso nelle opere del Pnrr, che non è e non deve essere adoperato per finanziare strutture militari nel nostro Paese”, conclude la capogruppo di LeU.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “ORA APPLICARE CONCRETAMENTE LA STORICA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE. SUBITO LEGGI SUL CLIMA E GLI ANIMALI”

“Oggi al Senato, con le molte personalità che hanno dato il loro contributo al varo della storica modifica della Costituzione che ha introdotto la difesa dell’ambiente tra i princìpi fondamentali nella prima parte della Carta, abbiamo fatto il punto sulla situazione dopo quel passaggio fondamentale”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Con il senatore del M5S Gianluca Perilli abbiamo ricordato lo sforzo strenuo per portare in aula e approvare la modifica chiesta da una petizione popolare firmata da decine di migliaia di cittadini, unificando i testi che portavano la mia e la sua firma. Abbiamo convenuto sulla necessità di dare subito seguito alla riforma costituzionale, portando in aula alcune leggi necessarie per applicarla concretamente a partire da quelle sul clima e sulla difesa degli animali”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “BOCCIATO L’ATTO EUROPEO SULLA TASSONOMIA VERDE”

“Sono d’accordo con la bocciatura dell’atto delegato della Commissione europea sulla tassonomia verde che arriva dal gruppo di esperti della Platform for Sustainable Finance, creato proprio per supportare il percorso di attuazione del regolamento che si propone di classificare tutti gli investimenti europei sostenibili dal punto di vista ambientale.
È grave quello che sostiene pubblicamente il direttore della Finanza Sostenibile dell’ong, Luca Bonaccorsi, tra gli autori del rapporto che di fatto rigetta l’atto europeo, ossia che si tratta di una bozza di legge truffa, dettata dalle lobby e governi europei”. Lo scrive in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura. “Aspetto di poter leggere l’atto, intanto sottolineo che l’inclusione di nucleare e gas nella tassonomia verde, come sembrerebbe previsto nella bozza di atto delegato, entra in netto conflitto con il principio del ‘non arrecare un danno significativo’. Una assoluta incongruenza rispetto all’obiettivo del regolamento, che all’origine dovrebbe escludere qualsiasi fonte di energia svantaggiosa in termini di sostenibilità ambientale e transizione energetica. Il problema del nucleare è anche collegato alla questione dello smaltimento delle scorie, che sono tra le più inquinanti al mondo. Tra l’altro, ad oggi, non beneficiamo di nessuna tecnologia in grado di smaltirle in maniera sostenibile. Preoccupanti sono anche i rilievi sul fronte del gas fossile, la Commissione europea non dovrebbe perseguire vecchie logiche che nulla hanno a che fare con lo scopo della tassonomia. Sono poi assolutamente contraria a incentivare il biogas, su cui tra l’altro l’istituzione europea non sembrerebbe aver svolto studi sugli impatti. E inoltre, promuovere questo tipo di energia aprirebbe a scenari critici sulla destinazione d’uso dei terreni agricoli, strappati letteralmente alla produzione di materie prime”, conclude.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “NONOSTANTE ALCUNI RISULTATI, L’ACCORDO DELLA COP26 È UN DEBOLE E INSUFFICIENTE COMPROMESSO”

“A Glascow sono stati raggiunti un accordo deludente e un debole compromesso, ulteriormente alleggerito per quanto riguarda il carbone e il taglio dei sussidi ai fossili dall’impuntatura di India e Cina. Ancora una volta, inoltre, non c’è niente di concreto sui 100 mld all’anno per i Paesi poveri e vulnerabili promessi da ormai 12 anni”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris commentando l’accordo finale della Cop26.
“Certo non bisogna sottovalutare l’impegno a tenere il riscaldamento entro 1,5 gradi, che rappresenta indubbiamente un passo avanti rispetto al target di 2 gradi dell’accordo di Parigi . Né vanno trascurati il fatto che per la prima volta si parli di tagli dei sussidi ai fossili e l’aggiornamento nel 2022 degli impegni degli Stati sulla decarbonizzazione. Ma la riduzione delle emissioni indicata è solo del 45% entro il 2030, dunque ben al di sotto del necessario per raggiungere il Net Zero nel 2050 . Sono stati inoltre chiusi tre dossier dell’accordo di Parigi rimasti finora inattuati: quello sul mercato del carbonio, il reporting format con il quale gli Stati dovranno riferire sui loro progressi nella decarbonizzazione e le regole per attuare l’Accordo di Parigi. Nel complesso, i leader del mondo non sono stati all’altezza della grave crisi climatica e degli scenari drammatici che si prospettano . Ma da qui bisogna ora ripartire, concretizzando i vari accordi tra network di Stati che qui a Glasgow si sono realizzati e soprattutto implementando e moltiplicando gli sforzi contro il riscaldamento globale di ciascun Paese a cominciare dal nostro. Perché il tempo si sta esaurendo e il rischio è altissimo”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “DOCUMENTO FINALE DELLA COP26 NON È QUEL CHE SERVE PER SALVARE IL PIANETA. STA ALL’EUROPA INDICARE LA STRADA, ACCELERANDO LA RICONVERSIONE”

“Il documento finale votato dalla Cop26 di Glascow non è quello di cui c’è urgente bisogno oggi per salvare il pianeta. L’assenza di impegni vincolanti su tutti i fronti riduceva già le bozze precedenti a un elenco di buone intenzioni. La modifica arrivata in extremis, imposta dall’India e dalla Cina, vanifica in buona parte persino quelle buone intenzioni, fissando l’obiettivo non più nella graduale eliminazione ma nella graduale riduzione dell’uso del carbone. Questo non può certo bastare per affrontare i cambiamenti climatici che minacciano la sopravvivenza stessa del pianeta”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Non dobbiamo per questo perderci d’animo. Al contrario l’Europa deve moltiplicare gli sforzi, accelerare la marcia della riconversione ecologica, puntare tutto sul passaggio rapido alle rinnovabili. I risultati deludenti della Cop26 ci assegnano una enorme responsabilità nei confronti del pianeta e della prossime generazioni. Quella di indicare la strada, con l’esempio concreto, sino a essere guida e punto di riferimento per tutti i Paesi e tutti i governi. Questa oggi è la sfida che aspetta l’Europa e l’Italia”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LA NUOVA BOZZA CONCLUSIVA DELLA COP26 REGISTRA DEI PASSI INDIETRO. SENZA CORREZIONI SARA’ UN’OCCASIONE PERSA”

“La nuova bozza del documento conclusivo della Cop26 registra sensibili passi indietro rispetto alla prima bozza, che era già deludente e insufficiente per contrastare la crisi climatica. È stato cancellato il termine del 2023 per attivare i fondi di sostegno di 100 mld l’anno per i Paesi più deboli, sostituito da una blanda ‘sollecitazione’. L’eliminazione dell’energia a carbone è stata corredata con l’aggiunta di una ‘energia a carbone non abbattuta’ che depotenzia di molto l’obiettivo. La richiesta di eliminazione dei sussidi ai fossili rimane ma solo se ‘inefficienti’. Questo solo per citare le più clamorose tra le modifiche apportate alla debole prima bozza”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È evidente che la resistenza strenua della lobby dei fossili e dei governi decisi a rallentare la riconversione ecologica sta ottenendo un notevole successo. È altrettanto evidente che in questo modo sarà impossibile contrastare davvero il cambiamento climatico e l’occasione, se le cose non cambieranno nelle prossime ore, sarà ancora una volta persa. La situazione è drammatica, non si dovrebbe perdere neppure un attimo per agire concretamente, ma sembra che, al di là delle dichiarazioni ufficiali, i governi non se ne rendano conto”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “I DATI ISPRA REGISTRANO UNA SITUAZIONE GRAVE. SERVE UNA SPINTA PODEROSA A PARTIRE DALLA RICONVERSIONE NELLE CITTA'”

“I dati diffusi ieri dall’ISPRA dicono chiaramente che la situazione in Italia è grave. L’aumento della temperatura di 1,54 gradi rispetto a quella registrata tra il 1961 e il 1990 ci pone già fuori dalla traiettoria delineata a Parigi. È necessaria una spinta poderosa. Sono urgenti scelte forti e radicali”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nel corso dell’incontro tra cittadini, parlamentari ed esperti “Da Glascow alle città”. L’esito della Cop26 di Glascow minaccia di essere molto deludente. L’accordo annunciato da Cina e Usa è una buona notizia sul piano geopolitico ma per il resto rimane per ora una buona intenzione. Il testo dell’accordo finale sarà scritto stanotte ma la bozza che circola sembra dire che la lobby dei fossili e alcuni governi come Russia, Cina, India e Arabia saudita stanno riuscendo a impedire che dalla Cop26 esca un vero e vincolante piano di contrasto alla crisi climatica. Per ribaltare questo quadro dobbiamo partire dalle città. Nelle città vive la grande maggioranza della popolazione mondiale ed è dunque determinante la scommessa sulla loro riconversione ecologica. Si tratta anche una grande occasione per modernizzare le nostre città sul fronte delle fonti energetiche, del consumo di suolo e dei trasporti. Per questo è però necessario che ci siano dei piani precisi e vincolanti, dei quali ogni città deve farsi carico. Altrimenti non riusciremo a rispettare gli accordi di Parigi e il contenimento della temperatura a 1,5 gradi per il 2050 ma rischiamo anzi di arrivare oltre i 2 gradi”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LA PROPOSTA DEL RITORNO AL NUCLEARE DI SALVINI È UNA BOUTADE DA ‘SCHERZI A PARTE’ “

“La proposta di Salvini di inserire il ritorno al nucleare nella manovra è una boutade da ‘Scherzi a parte’. Non solo c’è un referendum che lo proibisce ma si tratterebbe di un disastro su tutti i fronti fortunatamente del tutto escluso. Salvini, come sempre, fa solo propaganda. Ma quando si discute del futuro dell’economia e dell’ambiente in questo Paese bisognerebbe essere più seri”, commenta la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LA BOZZA DELL’ACCORDO DI GLASCOW È DELUDENTE E INSUFFICIENTE. BISOGNA PARTIRE SUBITO DALLE CITTA’, DOMANI INCONTRO IN RETE CON CITTADINI ED ESPERTI”

“La prima bozza dell’accordo raggiunto dalla Cop26 di Glascow oggi all’alba è deludente, insufficiente e assolutamente non all’altezza della gravità della situazione. Non solo l’impegno a ridurre le emissioni di CO2 del 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030 è troppo poco ma soprattutto, come al solito, manca qualsiasi impegno vincolante su tutti i fronti, dal taglio delle emissioni al sostegno finanziario ai Paesi più deboli allo stesso taglio delle emissioni. Siamo dunque ancora una volta alle promesse solenni ma vaghe, agli impegni presi solo a parole”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È evidente che il combinato tra le lobbies dei fossili e alcuni governi, come Cina, India, Russia e Arabia Saudita, sta resistendo strenuamente e usa tutti i potenti mezzi a propria disposizione per frenare la riconversione ecologica, anteponendo i propri interessi alla salvezza del pianeta. Solo una mobilitazione diffusa e l’avvio di immediate iniziative concrete, a partire dalle città in linea con l’indicazione lanciata in Italia dal sindaco di Milano Sala, può battere queste resistenze. Per questo abbiamo organizzato per domani, dalle 17.30 alle 20 sulla pagina Facebook di “Verde e Giusta”, un confronto tra cittadini, esperti ed esponenti politici, presieduto da Paolo Cento e al quale parteciperemo io stessa, il senatore di LeU Francesco Laforgia e il deputato Luca Pastorino, sul tema “Cop26. Da Glascow alle città”. Non c’è più tempo ma senza una spinta drastica dal basso e dalle città non riusciremo a cogliere neppure questa ultima occasione”.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LA LEGGE DI BILANCIO VA MIGLIORATA AUMENTANDO IL SOSTEGNO ALLA RICONVERSIONE ECOLOGICA”

Nella discussione sulla legge di bilancio, il Parlamento può e deve apportare alcuni miglioramenti importanti. E’ necessario intervenire ulteriormente sull’Ecobonus ed è fondamentale che la legge si adoperi da subito per sostenere, indirizzare ed accelerare la riconversione ecologica. Per questo presenteremo un emendamento per eliminare, non subito e gradualmente, i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD). Quei fondi devono invece essere investiti a favore della riconversione energetica e del passaggio alle rinnovabili”, afferma la capogruppo di LeU al Senato.

“Ciò è tanto più essenziale in questo momento, con le lobbies che usano tutti i mezzi a loro disposizione per frenare la riconversione ecologica e condizionare gli esiti della Cop26. Se la bozza di documento finale della Cop26 rivelata da Greenpeace fosse davvero quella ufficiale si tratterebbe di un fallimento gravissimo. Nel documento reso noto da Greenpeace scompare infatti ogni riferimento ai fossili e di conseguenza ogni percorso per affrancarci dalla dipendenza dei fossili, sorvolando così su quella che è la prima causa della crisi climatica”.

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