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ARCELORMITTAL – DE PETRIS (LEU): “IL LICENZIAMENTO DELL’OPERAIO PER IL POST SULLA FICTION CHE DENUNCIA L’INQUINAMENTO AMBIENTALE È UNA MOSTRUOSITA’ INTOLLERABILE”

 

“Il licenziamento di un operaio di Taranto da parte di ArcelorMittal per aver postato su Fb uno screenshot con l’invito a seguire una serie tv che parla anche dell’inquinamento ambientale, peraltro neppure ambientata a Taranto, è una mostruosità che non può essere tollerata. È necessario che la magistratura intervenga immediatamente per garantire il pieno reintegro dell’operaio Riccardo Cristello”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Una simile enormità deve però farci riflettere tutti. L’arroganza della multinazionale indiana che da mesi tiene sotto scacco l’Italia non nasce dal nulla ma è il frutto di una situazione nella quale alle grandi multinazionali è stato permesso di inquinare, sfruttare e vessare a piacimento. Una misura così odiosa come questo licenziamento spiega meglio di qualsiasi discorso cosa significhi per i lavoratori essere stati deprivati di ogni diritto e impone a tutti di correggere questa rotta rovinosa che rende i lavoratori molto simili a nuovi schiavi”.

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EX ILVA – DE PETRIS (LeU): “DA MITTAL COMPORTAMENTO INQUALIFICABILE. LE SCELTE DELLA PROCURA DI MILANO CONFERMANO IL SOSPETTO DI DOLO.”

“La brutalità con la quale si sta muovendo ArcelorMittal rivela ancora una volta che le scelte della multinazionale franco-indiana sono dettate da calcoli e interessi con i quali lo scudo penale non ha nulla a che vedere. Siamo di fronte a un attacco all’intero sistema industriale italiano compiuto solo in nome della convenienza e senza alcun rispetto per gli impegni assunti. Di fronte a questo attacco subdolo bisogna che l’Italia e le forze politiche tutte siano in grado di dare una risposta immediata, forte e unitaria”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris.

“L’apertura di un fascicolo, ancora contro ignoti, da parte della Procura di Milano e la decisione, da parte della stessa Procura, di entrare nella causa civile confermano che avevamo tutte le ragioni nel denunciare il dolo e il comportamento scorretto e inqualificabile di Mittal”, conclude la presidente De Petris.

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EX-ILVA – DE PETRIS (LEU): “LA DECISIONE DI ANCELORMITTAL E’ PRETESTUOSA. GLI ATTACCHI DI SALVINI SONO BUGIARDI.”

“La decisione di ArcelorMittal non dipende dalla scelta del governo di non ripristinare una improponibile impunita’ totale, tanto più che nella sostanza quell’impunità era stata appena scalfita. Del resto Arcelor non aveva neppure aspettato di conoscere la decisione del governo per nominare un amministratore delegato il cui nome indicava già chiaramente quali fossero comunque le intenzioni dell’azienda”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Altrettanto pretestuosi, strumentali e bugiardi sono gli attacchi di Salvini, che finge di dimenticare che lui e il suo partito erano al governo quando fu deciso non di eliminare, ma di attenuare lo scudo a protezione di ArcelorMittal. La realtà è che forse proprio la scelta di sostenere l’acquisto da parte della multinazionale indiana è stata poco oculata”, conclude la presidente De Petris.
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EX ILVA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “SI DICA LA VERITA’: L’IMMUNITA’ PER ANCELORMITTAL RESTA. SI RICERCHINO SOLUZIONI PIU’ EFFICACI.”

“Diciamo la verità: l’immunità per ArcelorMittal, di fatto, è ancora lì. L’abolizione dell’art. 14, infatti, pur eliminando lo scudo penale sui manager e affittuari dell’ex Ilva, non sopprime l’immunità penale, dal momento che la norma che lega l’immunità al piano ambientale sino al 2023 resta misura per misura”.

Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto, commentando la soppressione dell’articolo 14 nel decreto ‘salva imprese’ su cui ieri è stata votata la fiducia al Senato. Il senatore aveva già presentato nei mesi scorsi un disegno di legge abrogativo delle immunità penali per l’impianto siderurgico tarantino.

“Essendo il firmatario di un disegno di legge per la soppressione dell’immunità su ArcelorMittal, non potevo non votare a favore di questa misura. Tuttavia, voglio essere sincero con i cittadini tarantini, come hanno già fatto altri colleghi. Resta infatti in piedi la previsione del decreto Crescita, che modifica l’articolo 2 comma 6 del decreto attuato da Renzi nel 2015 e che di fatto estende la scadenza dell’immunità a ogni tappa del cronoprogramma. Se davvero si ha a cuore la salute dei cittadini e la giustizia, sono altre e ben più incisive le strade da percorrere. Io la mia proposta legislativa l’avevo fatta, chiara e con poche norme. Si potrebbe calendarizzare quella per trovare una soluzione ancora più efficace”. Ha concluso il senatore De Bonis.

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