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RIFORME COSTITUZIONALI – DE PETRIS (LEU): “ABBIAMO VOTATO CONTRO IL DDL DI RIFORMA COSTITUZIONALE, PERCHE’ IL VERO OBIETTIVO E’ INDEBOLIRE LA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE”

“Abbiamo votato contro il ddl di riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari perché obiettivo reale della riforma è indebolire ulteriormente la democrazia parlamentare spostando sempre più gli equilibri verso il rafforzamento del potere esecutivo.

Le giustificazioni addotte per la riduzione dei parlamentari sono inconsistenti. Il problema dei costi è limitato e in ogni caso è ovvio che la democrazia abbia dei costi. L’efficienza è un alibi privo di fondamenta, essendo già stato dimostrato che il nuovo regolamento del Senato permette di rendere più celeri ed efficiente il lavoro del Senato senza alcun bisogno di tagliare il numero dei parlamentari.

Ma questi sono appunto alibi. La riforma si iscrive infatti nella tendenza che dura da anni e diventa sempre più marcata a spogliare il Parlamento delle sue prerogative a vantaggio del governo. Una tendenza che si è espressa in tutti i precedenti tentativi di riforma della Carta ma che procede soprattutto nella pratica quotidiana, con il crescente ricorso alla decretazione d’urgenza, anche in assenza di qualsiasi requisito di necessità e urgenza, e al voto di fiducia.

Tra gli effetti della riduzione del numero dei parlamentari c’è poi un elevamento inaudito delle soglie di sbarramento reale. Non solo la democrazia parlamentare uscirebbe decurtata da questa riforma ma la stessa democrazia rappresentativa, perché ampie fasce di popolazione resterebbero escluse dalla rappresentanza parlamentare.

Mentre si mette mano alla Carta smantellando l’equilibrio tra i poteri delineato dai costituenti, si ignorano le reali esigenze di ammodernamento della Carta, adeguandola alle urgenze del presente senza tradirne lo spirito. Urgente non è diminuire il numero dei parlamentari e infragilire ancora di più la democrazia parlamentare. Urgentissimo sarebbe invece precisare e chiarire i vincoli per la tutela dell’ambiente e delle biodiversità, sancita dall’art. 9 ma solo in linea generale, mentre sarebbe fondamentale specificare quei vincoli.” Questo il comunicato di Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, dopo il voto al ddl di riforma costituzionale.

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AMBIENTE – SEN. DE BONIS (GRUPPO MISTO): “PROLIFERARE SELVAGGIO TORRI EOLICHE MINCCIA PER LA BASILICATA”.

“Il proliferare incontrollato degli impianti eolici in Basilicata sta mettendo seriamente a rischio sia la qualità del paesaggio lucano sia le condizioni di vita di moltissime famiglie, in seguito alla pesante svalutazione dei terreni e degli immobili in tutta la Regione. In questa già grave situazione e nonostante le puntuali denunce dell’Associazione Italia Nostra, il Consiglio regionale uscente ha varato una legge regionale, la n. 4 del 13 marzo 2019, che prevede il raddoppio del quantitativo di energia elettrica prodotta dall’eolico ed ha fissato i requisiti per invocare la tutela estremamente vessatoria per i proprietari di immobili limitrofi ai parchi eolici”, dichiara il senatore del Gruppo Misto Saverio De Bonis.

“Qualsiasi analisi del rapporto costi-benefici dimostra chiaramente che il ricorso indiscriminato alle torri eoliche provoca grossi danni in cambio di risultati molto modesti. Le 10mila torri eoliche già installate soprattutto nel centro-sud producono infatti appena l’1,5% dell’energia necessaria al Paese. Si tratta inoltre di un affare che spesso rischia di coinvolgere interessi che con l’attenzione alle politiche energetiche alternative non hanno nulla a che vedere. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà a Nicola Straziuso, il medico di San Chirico Nuovo, in provincia di Potenza, a cui è stata incendiata alcuni giorni fa l’auto dopo che aveva preso posizione contro la costruzione di impianti eolici nei pressi dell’area archeologica di Fontana del Barone”.

“La Legge Regionale sul raddoppio dell’energia prodotta dall’eolico in Basilicata viola apertamente l’art. 9 della Costituzione che tutela il paesaggio e il patrimonio culturale del Paese ma è in generale l’intera politica degli impianti eolici che deve essere ripensata. Ho pertanto rivolto un’interrogazione al Presidente del Consiglio per chiedergli se intenda impugnare quella legge che il nuovo Consiglio regionale della Basilicata dovrebbe comunque sospendere immediatamente perché varata in prorogatio”, conclude il senatore De Bonis.

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