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SBLOCCA CANTIERI – DE PETRIS (LeU): “EMENDAMENTO SU MESSA IN SICUREZZA BACINO IDRICO GRAN SASSO SBAGLIATO E INSUFFICIENTE. VA CAMBIATO IN AULA”

 

“L’emendamento al dl Sblocca cantieri sulla messa in sicurezza del bacino idrico del Gran Sasso, presentato ieri dai relatori, ripercorre una strada già dimostratasi fallimentare: quella del Commissario straordinario con poteri di deroga rispetto alla norma che impone una distanza di sicurezza tra le strutture potenzialmente inquinanti e le acque destinate al consumo umano. Si tratta di una scelta grave e completamente sbagliata, alla quale si accompagnano nell’emendamento altre decisioni errate e controproducenti”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“In particolare l’emendamento taglia completamente fuori la società civile. Non sono previsti né strumenti di informazione né di partecipazione delle associazioni che hanno per prime lanciato l’allarme e che da anni studiano l’emergenza del bacino idrico. Infine non è previsto nessun intervento per portare via le sostanze tossiche stoccate nei laboratori. Anche raccogliendo l’appello dell’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran sasso, che riunisce tutte le associazioni ambientaliste, ho presentato un sub-emendamento che chiede di cancellare la possibilità di deroga dalle norme di sicurezza e di difesa dell’ambiente e del paesaggio, di istituire canali di informazione e partecipazione con le associazioni e la società civile e di garantire la delocalizzazione di tutte le sostanze pericolose. Mi auguro che la stessa maggioranza capisca che solo seguendo questa strada potremo risanare la situazione del bacino idrico del Gran Sasso garantendo la difesa della salute dei cittadini”, conclude la senatrice di LeU.

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GRAN SASSO – DE PETRIS (LeU): “LA CHIUSURA DEL TUNNEL VA EVITATA ASSOLUTAMENTE. RISANARE IL BACINO IDRICO E’ COMPETENZA DELLO STATO. NO A COMMISSARIO CON POTERI DI DEROGA”

 

“La chiusura del traforo del Gran Sasso creerebbe problemi enormi ai cittadini e deve essere assolutamente evitata. Non bisogna permettere alla concessionaria di fare i propri giochi sulla pelle dei cittadini. L’emergenza del bacino idrico del Gran Sasso è competenza assoluta dello Stato, che deve reperire immediatamente i  172 mln di euro necessari per mettere le acque del bacino idrico in sicurezza e  individuare un commissario che dovrà lavorare in stretto e continuo contatto con l’Osservatorio Indipendente dell’Acqua del Gran Sasso”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, nel corso della conferenza stampa convocata al Senato dell’Osservatorio, al quale aderiscono tutte le principali organizzazioni e associazioni ambientaliste.

“La nomina del commissari  è stata annunciata dal governo. Nel decreto Sblocca Cantieri però l’emendamento annunciato non c’è, come non c’è nulla in merito all’emergenza Gran Sasso. In compenso l’art. 4 del decreto prevede commissari con facoltà di derogare da tutte le leggi. Sarebbe un drammatico paradosso se un commissario potesse affrontare la situazione del bacino del Gran Sasso in deroga alle leggi che tutelano l’ambiente e la salute dei cittadini. Sarebbe l’opposto esatto di quel che è necessario fare. E’ bene ricordare  che un commissario c’è già stato,  senza che si ottenesse alcun risultato. E’ infatti necessario che il commissario non solo sia una figura di altissima competenza e privo di poteri di deroga ma anche che si muova sulla base di un rapporto stretto con l’Osservatorio, che da anni si occupa dell’emergenza del bacino del Gran Sasso”.

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