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APPALTI VERDI – LA MURA (GRUPPO MISTO): “PIU’ CENTRALITA’ AI CAM NEI DDL DEI CONTRATTI PUBBLICI”

“Ho presentato un emendamento per dare maggiore centralità ai criteri ambientali minimi nell’affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione”.
Lo fa sapere con una nota la senatrice del Gruppo Misto, Virginia La Mura, che nell’ambito della delega al Governo in materia di contratti pubblici (AS 2330) – al vaglio del Senato – ha presentato un emendamento.
“Data la strategicità del criterio di sostenibilità da osservare nelle gare pubbliche, ho aggiunto un passaggio che richiama l’operatore economico all’obbligo di inserire nella documentazione progettuale le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi. I CAM dovranno anche essere considerati come un aspetto necessario per l’esecuzione progetto, quindi l’aggiudicatario della gara che non li avrà rispettati non potrà stipulare il contratto. In ultimo, sempre con la norma migliorativa a mia prima firma, ho specificato che il rispetto dei CAM nei progetti debba essere un motivo aggiuntivo di valutazione positiva, ossia un criterio premiale. Dare maggiore centralità ai CAM significa rendere più efficaci le politiche in materia di appalti pubblici verdi, in modo che possa essere realmente raggiunto il traguardo di riduzione degli impatti ambientali, e quindi promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili”.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LA SINISTRA): “GOVERNO E MAGGIORANZA ABBATTONO OBBLIGO DI RISPETTARE I CRITERI AMBIENTALI MINIMI NEGLI APPALTI PER LA PA”

“Il governo i partiti della maggioranza fanno in materia d’ambiente il contrario di quel che promettono, smantellando una dopo l’altra tutte le conquiste degli ultimi decenni sul fronte della sostenibilità ambientale”, afferma la senatrice di “La Sinistra” Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“L’ultima mazzata, in ordine di tempo, l’hanno inflitta con un emendamento  al decreto Sblocca cantieri, proposto dal gruppo delle Autonomie  ma accolto da governo e maggioranza,  che vanifica quasi completamente l’obbligo di applicare  i Criteri Ambientali Minimi nelle gare d’appalto e in quelle per le forniture e servizi di tutti gli enti della Pa. Nelle gare d’appalto i CAM si applicherebbero solo per importi superiori ai 5.548.000 euro, in quelle per le forniture e servizi solo per importi superiori a 144mila, 221mila e 443mila euro, a seconda che si tratti di amministrazioni centrali, sub-centrali o settori speciali. Se l’emendamento venisse approvato dall’aula, la stragrande maggioranza delle gare sfuggirebbe agli obblighi imposti dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi, riducendone  pesantemente i benefici ambientali ed economici. Verrebbe quindi vanificato un lavoro più che decennale. Possibile che il ministro dell’Ambiente non abbia nulla da obiettare? Mi auguro che in aula i senatori della maggioranza si rendano conto del danno immenso che produrrebbero approvando l’emendamento e si ravvedano in tempo”, conclude la presidente De Petris.

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