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CRISI – DE PETRIS (LeU): “LE OPPOSIZIONI NON VOTINO LA MOZIONE DELLA LEGA. SUBITO SFIDUCIA CONTRO SALVINI MINISTRO DEGLI INTERNI”

Questo governo ha fatto solo enormi danni ed è giusto che se ne vada a casa. Ciò non significa che le opposizioni debbano prestarsi al gioco furbesco della Lega votando la sua mozione di sfiducia. Politicamente l’esito del dibattito sarà comunque lo stesso e Conte si dovrà dimettere. Non è il caso di aiutare Salvini nei suoi loschi giochi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

In ogni caso, è fondamentale chiarire subito che non sarà Matteo Salvini, leader della Lega e candidato premier, a gestire dal Viminale la campagna elettorale. Sarebbe un insulto alla democrazia e alla correttezza della prova elettorale. C’è una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Quella è la prima che deve essere votata”, conclude la presidente De Petris.

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SCUOLA – DE PETRIS (LEU): “ATTACCO VOLGARE A DOCENTI E STUDENTI DEL SUD, BUSSETTI SI VERGOGNI!”

“Si vergogni il Ministro Bussetti per quell’affermazione “sprezzante” nei confronti della scuola del Mezzogiorno. E ancora più patetico il tentativo di  chiarire il concetto.  Seminare discredito su insegnanti del sud, è la strategia scelta da sempre dalla lega nord per far passare, presso la pubblica opinione, i tagli pesanti e la regionalizzazione della scuola che si appresta a fare insieme al Governo”. Lo afferma la Senatrice di LeU Loredana De Petris, Presidente del Gruppo Misto, che annuncia una interrogazione in proposito.

“Se il percorso sull’autonomia differenziata dovesse andare avanti, nei prossimi anni si dovrà fare i conti con un taglio di classi, di tempi pieni, di orari, di discipline, di insegnanti di sostegno, con una scuola pubblica ridotta ai minimi termini e forse del tutto cancellata. Così, il ministro Bussetti, sponsorizzato dalla Lega, coglie l’occasione per dare libero sfogo, fra l’altro, alla comprensibile frustrazione nordista, e addita alla furia leghista, il colpevole: la scuola meridionale! E si sa che l’insofferenza per i lavoratori che provengono dal sud è una storica battaglia della lega. Un attacco così volgare e insensato non merita di essere discusso, certamente va respinto al mittente senza nessuna indulgenza per i cosiddetti “toni coloriti” che mascherano intenti eversivi. Il Governo ponga rimedio a questo e costruisca con competenza e serietà le condizioni per riqualificare la scuola, anche se è molto più difficile che lanciare grida sconclusionate in una permanente campagna elettorale giallo-verde”.

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