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AMBIENTE – SENATRICE NUGNES (GRUPPO MISTO) : “SODDISFAZIONE PER RISOLUZIONE NITRATI APPROVATA ALL’UNANIMITÀ “

Siamo pienamente soddisfatti del lavoro fatto nelle commissioni congiunte Ambiente ed Agricoltura dove abbiamo lavorato in collaborazione trasversale “ così la senatrice del gruppo Misto Paola Nugnes, relatrice insieme al senatore Bergesio, dopo l’approvazione avvenuta stamattina con voto unanime della risoluzione Nitrati che si rifà alla direttiva comunitaria 91/676/CEE, c.d. La Direttiva Nitrati, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, finalizzata a ridurre e prevenire l’inquinamento delle acque provocato dai nitrati di origine agricola.

Siamo stati sollecitati sulla questione dall’Università di Veterinaria di Napoli a causa della nuova zonizzazione 2017 della Regione, che vede raddoppiati e oltre gli ettari delle aree vulnerabili ai nitrati rispetto al periodo precedente in Campania. Ciò mette seriamente a serio rischio il comparto bufalino e di produzione della mozzarella, importantissimo per l’economia della regione Campania. Si richiede pertanto al governo l’impegno a stabilire linee guida affinché vi siano dei criteri univoci in tutte le regioni per la zonizzazione. Soprattutto deve essere tenuto presente l’impatto del settore agricolo, degli allevamenti ma anche dell’azione antropica, per identificare le cause dei livelli dei nitrati nelle acque. L’inquinamento da nitrati è stato per troppo tempo attribuito solo all’incidenza dei derivati delle attività agricole o zootecniche, ignorando le considerazioni e gli studi svolti in materia dall’università di Milano e dello stesso ISPRA, che hanno dimostrato come l’agricoltura rappresenti solo una parte residuale del problema e che le vere cause vanno ricercate anche nella pressione antropica. L’Italia e sotto osservazione da parte dell’Europa per errata zonizzazione. La zonizzazione della Regione Campania potrebbe quindi essere considerata nulla se il ricorso al Tar di Confagricoltura fosse accolto. Il settore agricolo, ancora oggi, paga un prezzo pesantissimo, in termini di limitazioni e di costi produttivi, per la sovrapposizione, nei valori rilevati dalle analisi periodicamente comunicate alla Commissione Europea, degli scarichi civili con quelli agricoli.”

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XYLELLA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “CHI HA PAURA DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA?”

 

“Chi ha paura della Commissione d’inchiesta sulla Xylella fastidiosa? Da quando, dopo mesi e con enorme fatica, siamo riusciti a portare in discussione la proposta di istituire una Commissione d’inchiesta sulla Xylella fastidiosa in Puglia, non manca giorno che arrivino richieste di bocciatura della stessa. Un fatto più che mai anomalo se si considera che attorno a questa questione si sta ridisegnando il futuro agricolo, economico, sanitario e ambientale di un’intera regione e si stanno riversando montagne di soldi pubblici, che meriterebbero quantomeno una gestione oculata e trasparente”. Lo dichiara il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, membro della Commissione Agricoltura.

“A quanto pare la ricerca di fare chiarezza fa paura a molti. Non ultimo Confagricoltura Puglia, che proprio oggi ha implorato noi Senatori di affossare la Commissione d’inchiesta adducendo come motivazione che l’unica soluzione è l’eradicazione di milioni di ulivi autoctoni e secolari, magari al fine di riconvertire l’intero comparto in colture intensive e superintensive. Un progetto, tanto fallimentare quanto antieconomico, al quale Confagricoltura aspira da tempo e che solo grazie alla Xylella si potrebbe concretizzare, per la gioia di alcune associazioni di categoria, ma a discapito di tantissimi agricoltori della nostra terra e dei cittadini pugliesi tutti. Se c’è una cosa a cui è servita l’Indagine conoscitiva, svoltasi alla Camera dei deputati,  è sottolineare ancora una volta gli evidenti conflitti d’interesse in essere e l’accanimento, doloso e pretestuoso, contro chi, con poche risorse ma grandi competenze, sta affrontando la questione dei disseccamenti e salvando gli ulivi salentini. Le evidenti omissioni, incongruenze e inesattezze presenti nella relazione conclusiva dell’indagine e negli atti emanati, rispetto a quello che è stato affermato da diversi esponenti della comunità scientifica e audito dalla Commissione Agricoltura alla Camera ne è l’ennesima prova: la questione Xylella è più che mai aperta e necessita di un approfondimento serio e disinteressato che io non smetterò mai di richiedere a chi, di dovere, dovrebbe tutelare i diritti dei cittadini e il bene del nostro Paese”, ha concluso De Bonis.

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