All Posts Tagged: consiglio europeo

ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “PASSO AVANTI VERSO UN TETTO AL PREZZO DEL GAS. MA SE LA UE NON LO INTRODUCE AL PIU’ PRESTO DOVRA’ FARLO L’ITALIA DA SOLA”

“Il Consiglio europeo ha fatto un passo avanti sulla strada del tetto al prezzo del gas giustamente chiesto dall’Italia ed è un fatto certamente positivo. Non possiamo però aspettare mesi per prendere una decisione che è invece urgente”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“L’introduzione del Price Cap deve essere decisa dal Consiglio europeo in tempi brevi, possibilmente già nel prossimo vertice del 23 giugno. In caso contrario e in presenza di ostacoli che mirano a rinviare la decisione all’infinito, l’Italia deve fare da sola e, come già fatto dalla Spagna, decidere autonomamente di introdurre il tetto al prezzo del gas”, conclude la presidente De Petris.

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CONSIGLIO EUROPEO – DE PETRIS (LeU): “DA SOLO NON SI SALVA NESSUNO. LA SOLIDARIETA’ SIA ALLA BASE DI NUOVE REGOLE EUROPEE”

“Quest’aula dovrà affrontare con un dibattito vero e non rituale la questione della riscrittura delle regole europee. Non si tratta solo di riscrivere il Patto di stabilità ma assumere come valore e applicare la massima solidarietà. La pandemia ci ha insegnato, come l’Italia ha capito per prima, che nessuno riesce a salvarsi da solo. Questo è vero anche per la crisi climatica e questo deve essere il senso della nostra missione in Europa. Senza applicare fino in fondo la solidarietà anche con i Paesi più poveri non ci salveremo dalla crisi pandemica e si tratta di un’esigenza ancora più imperiosa per quanto riguarda la crisi climatica”, afferma la capogruppo di LeU al Senato nella sua dichiarazione di voto dopo le comunicazioni del presidenteDraghi.

“Il problema dell’aumento del costo dell’energia può essere affrontato e risolto solo in un modo: accelerando la transizione energetica verso le rinnovabili. Le energie rinnovabili sono un modello democratico che permette di affrancarci da ricatti e perturbazioni geopolitiche. Non abbiamo bisogno di chiacchiere a vanvera sul nucleare ma di investire sulla transizione energetica”.

 

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CONSIGLIO EUROPEO – DE PETRIS (LeU): “PRENDERE DI PETTO IL PRONUNCIAMENTO DELLA POLONIA, IL GAP VACCINALE E L’AFFRANCAMENTO DAI FOSSILI”

“Ci sono alcune questioni prioritarie che il Consiglio deve affrontare drasticamente, prendendole di petto. Devono esserci parole chiare sui pronunciamenti di Polonia e Ungheria. Con l’allargamento a est abbiamo fatto un investimento, con l’obiettivo di creare una forza europea basata su valori condivisi, e quei Paesi ne hanno tratto grandi benefici. Quella condivisione dei valori di libertà, solidarietà e democrazia è però stata messa continuamente in discussione. Così si mette in discussione l’Europa stessa e questo non è più accettabile”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nel corso del dibattito alla vigilia della riunione del Consiglio europeo.

“Dobbiamo poi affermare che non riusciremo mai a superare il gap con i paesi più poveri sulla percentuale di vaccinazione senza la sospensione delle regole TRIPs sui brevetti. Ma senza recuperare quel gap la pandemia non sarà mai davvero sconfitta: dunque è anche questo un problema che va affrontato subito e di petto. Infine credo che sia necessario e urgente respingere qualsiasi ricostruzione che attribuisca alla transizione energetica l’aumento del costo dell’energia. La realtà è opposta: paghiamo proprio il ritardo sulla riconversione. La sola strada per affrancarci dalla dipendenza dai fossili passa proprio per un investimento massiccio sulle rinnovabili e sulla transizione ecologica. Dobbiamo quindi agire nel contrasto al riscaldamento globale come abbiamo fatto nell’affrontare la pandemia e la crisi Covid. Per questo servono prima di tutto grandi investimenti pubblici che possano trainare anche quelli privati”, conclude la presidente De Petris.

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UE – ERRANI (ARTICOLO UNO): “IL VERTICE DEL CONSIGLIO EUROPEO E’ UN PASSAGGIO DI STRAORDINARIA IMPORTANZA PER IL FUTURO DELL’UNIONE”

“Il vertice del Consiglio europeo dei prossimi giorni è un passaggio di straordinaria importanza per il futuro dell’Unione. L’Europa è cambiata e sta cambiando. La crisi innescata dalla pandemia ha messo in evidenza alcuni nodi che devono ora essere affrontati e risolti. Il valore della solidarietà, che non è solo un elemento importante ma è uno dei punti fondativi sui quali si basa l’Unione deve essere riconosciuto come tale, così come l’insostenibilità delle politiche di austerità, che sin troppi danni hanno fatto in passato. Credo che questa crisi abbia anche dimostrato che la linea sovranista, per nostra fortuna, semplicemente non esiste”, dichiara il senatore di Articolo Uno Vasco Errani nel corso del dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio al Senato.

“Anche prima di questa crisi il nostro Paese, così come anche l’Europa e il mondo, si trovava di fronte a tre emergenze: quella climatica, quella tecnologica e quella sociale. Ora è il momento di affrontarle, passando dagli interventi emergenziali a un vero Piano capace di rilanciare il Paese affrontando quei tre nodi, la cui risoluzione è stata resa ancora più urgente dalla crisi. Per questo è certamente necessario semplificare e sburocratizzare. Ma sapendo che se non riusciremo a restituire forza e competenza alla Pubblica amministrazione non andremo lontano: non si può certo immaginare di andare in deroga per un decennio. È inoltre fondamentale varare subito un Piano strategico per la Sanità. A questo fine dovremo verificare quali strumenti siano più vantaggiosi per l’interesse del Paese senza che nessuno ci possa dire quali debbano essere adottati ma anche senza pregiudizi di sorta”, conclude il senatore di Art. Uno.


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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “LE CHIACCHIERE SUL CAMBIO DI GOVERNO SERVONO SOLO A INDEBOLIRE L’ITALIA NELLA TRATTATIVA EUROPEA”

Il presidente del Consiglio ha fatto benissimo a ricordare agli smemorati da cosa derivino i dubbi dell’Italia sull’utilizzo del Mes e a segnalare i comportamenti scorretti dei Paesi europei che oggi si oppongono all’uso degli eurobond per fronteggiare la crisi senza ricadere negli errori gravissimi del passato”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

La riunione del Consiglio europeo del 23 è di importanza cruciale per l’Italia e per l’Europa. Tutti dovrebbero avere interesse a far sì che il capo del governo italiano possa affrontare quella difficile trattativa, sulle condizioni reali del Mes e soprattutto sull’istituzione del Recovery Found, nel modo migliore e più forte. Certo non aiutano, invece, la voci in libertà, le chiacchiere e il tramestio su un cambio di governo e di maggioranza. Quelle chiacchiere raggiungono un solo obiettivo: rendere più debole non il premier ma l’Italia nel confronto con gli altri Stati europei”, conclude la presidente De Petris.

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UE – DE PETRIS (LEU): “NUOVO PATTO SOCIALE CON I CITTADINI PIU’ DEBOLI E LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI”

“Apprezziamo il taglio con cui ci apprestiamo a partecipare a questo importante Consiglio europeo, che segna l’inizio di una nuova fase per la Ue. Ci impegneremo al massimo affinché l’Europa possa cambiare nella prospettiva di un nuovo patto sociale che coniughi le politiche necessarie per fronteggiare le emergenze ambientali e i cambiamenti climatici, con la lotta, altrettanto urgente, contro le disuguaglianze. In Europa, in questi anni è stato il contrario. Le politiche di austerity sono state pagate proprio dai più deboli, dai più esposti, dai meno garantiti”.

Lo ha detto in Aula la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, in dichiarazione di voto alla proposta di risoluzione di maggioranza n.1.

“Parlare di ‘green new deal’ è giusto, purché non diventi uno slogan vuoto. Bisogna al contrario mettere a punto politiche concrete. Non è stata certo opportuna la scelta della BEI di rinviare la decisione sul termine dei finanziamenti per i combustibili fossili. La BEI deve invece essere trasformata in una banca per il clima e deve sostenere i progetti realmente utili per tutti. Per noi è fondamentale che gli investimenti ‘green’ siano esclusi dal patto di stabilità: deve essere chiaro che cambiare modello di sviluppo significa costruire un nuovo patto sociale per l’Europa. Sulla Turchia dobbiamo mettere in campo tutte le nostre capacità per far sì che l’Europa possa parlare con una voce unica per sanzionare e fare in modo che cessi immediatamente il fuoco. Occorre sospendere immediatamente non solo i contratti futuri di vendita delle armi ma anche interrompere quelli in essere”. Ha concluso De Petris.

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