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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “CONTE A BRUXELLES SOSTERRA’ L’INTERESSE NAZIONALE E NON DEL GOVERNO. TUTTI DOVREBBERO SOSTENERLO”

 

“Nella sua informativa il premier è stato assolutamente chiaro. Sul Mes si deciderà solo quando saranno chiari, al di là di ogni possibile dubbio, elementi determinanti come i tempi di restituzione e l’impossibilità di modificare le condizioni iniziali in futuro. Ma mi pare che Conte abbia anche chiarito bene che il problema non è certo l’accedere o meno al prestito del Mes. E’ invece la necessità di un sostegno europeo che impedisca alle spese derivate da questa crisi di pesare troppo sul nostro debito, rendendolo insostenibile. Questa posizione andrà a difendere giovedì Conte a Bruxelles, in nome dell’interesse nazionale. Sarebbe doveroso per tutti sostenerlo in questa prova da cui dipende il futuro non di una parte politica ma del Paese intero”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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SCUOLA – DE PETRIS (LeU): “OCCASIONE CORALE PER NON LASCIARE INDIETRO NESSUNO. UTILIZZARE I RISPARMI PER AFFRONTARE LE DISEGUAGLIANZE”

“Inizia oggi l’esame del nuovo Decreto Scuola e settembre è dietro l’angolo. Sappiamo tutti che, anche augurandoci lo scenario migliore, dovremo continuare a fare i conti con la pandemia e con il distanziamento sociale. La didattica a distanza è stata sicuramente una risorsa utile in una fase imprevedibile di emergenza, ma nessuno può immaginare che a settembre non si possa tornare in qualche modo a scuola. Questo passaggio deve essere regolamentato, nel pieno rispetto di tutti i passaggi democratici, con le organizzazioni sindacali e le associazioni professionali” lo afferma la Senatrice Loredana De Petris (LeU), Presidente del Gruppo Misto, che si impegna a presentare alcuni importanti emendamenti per migliorare il provvedimento.

  “La didattica a distanza rende particolarmente problematica, specialmente nella scuola primaria, la valutazione dei livelli di apprendimento degli alunni per i quali l’interazione in presenza con i docenti di classe costituisce un elemento determinante nei processi di apprendimento. Proprio perché nella scuola primaria è vero in misura maggiore di quanto non lo sia negli altri ordini di scuola è opportuno, almeno per i più piccoli, sostituire la valutazione in decimi con dei giudizi sinteticiÈ necessario inoltre, aggiornare le graduatorie di istituto e bisogna trasformare il concorso straordinario in un concorso per titoli. Inoltre, considerando che ci sarà un risparmio derivante dalle somme non corrisposte ai commissari esterni dell’Esame di Stato, che costano un po’ di più dei commissari interni, bisogna utilizzare quelle risorse per garantire a tutti, docenti e studenti, una reale connessione, altrimenti sarà l’ennesima celebrazione delle diseguaglianze. In ogni caso quelle risorse vanno restituite alle Scuole. Questa sarà, ci auguriamo, l’occasione corale per migliorare un provvedimento che non può permettersi di lasciare indietro nessuno. È questo il messaggio che dobbiamo alla Scuola tutta, che in queste settimane, senza attendere le indicazioni del Ministero, ha sperimentato forme nuove di relazione, di contatto, di dialogo, pur di ridurre la distanza”.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “LE CHIACCHIERE SUL CAMBIO DI GOVERNO SERVONO SOLO A INDEBOLIRE L’ITALIA NELLA TRATTATIVA EUROPEA”

Il presidente del Consiglio ha fatto benissimo a ricordare agli smemorati da cosa derivino i dubbi dell’Italia sull’utilizzo del Mes e a segnalare i comportamenti scorretti dei Paesi europei che oggi si oppongono all’uso degli eurobond per fronteggiare la crisi senza ricadere negli errori gravissimi del passato”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

La riunione del Consiglio europeo del 23 è di importanza cruciale per l’Italia e per l’Europa. Tutti dovrebbero avere interesse a far sì che il capo del governo italiano possa affrontare quella difficile trattativa, sulle condizioni reali del Mes e soprattutto sull’istituzione del Recovery Found, nel modo migliore e più forte. Certo non aiutano, invece, la voci in libertà, le chiacchiere e il tramestio su un cambio di governo e di maggioranza. Quelle chiacchiere raggiungono un solo obiettivo: rendere più debole non il premier ma l’Italia nel confronto con gli altri Stati europei”, conclude la presidente De Petris.

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ROMA. DE PETRIS – CIRINNÁ: “L’ABBATTIMENTO DEI CINGHIALI IN AREA PROTETTA È GRAVISSIMO, UN ATTO VILE E CRUDELE”

In questi tempi già così difficili, segnati dal coronavirus, dobbiamo anche assistere a un atto gravissimo che avviene in un’area per giunta protetta: l’abbattimento dei cinghiali, da parte della Polizia Provinciale. È un modo vile e di una crudeltà inaudita di occuparsi del contenimento”.

Lo dichiarano la Senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, e la senatrice del Pd Monica Cirinná, commentando il piano di abbattimento programmato dei cinghiali, messo a punto dal Comune di Roma, nella riserva naturale dell’Insugherata, a Roma nord.

Un’ alternativa a questo inutile massacro esiste, ma si è preferito risolvere il problema degli ungulati nel modo più estremo: uccidendoli, per poi venderne le carni alle macellerie. Il provvedimento, preso dalla Sindaca Raggi, è figlio di uno sciagurato protocollo sottoscritto tra Campidoglio, Citta’ Metropolitana di Roma, Regione Lazio e Asl, già un anno fa, e per la prima volta applicato a Roma. Per evitare che i cinghiali si spingano nel tessuto urbano, si dovrebbe piuttosto prestare maggiore attenzione alla gestione dei rifiuti, visto che vicino ai cassonetti o ai bordi delle strade campeggiano spesso vere e proprie discariche. Convivere con gli animali selvatici non è facile, ci vogliono impegno e programmazione: in questo caso sono mancate entrambe. Chiediamo alla Sindaca Raggi di trovare subito una soluzione diversa per la sicurezza dei cittadini, che sia civile nel rispetto dell’ambiente e della vita, come ad esempio la sterilizzazione e l’utilizzo di mangime medicato anti concezionale, e il trasferimento dei cinghiali in oasi naturalistiche protette”.

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SEPULVEDA – DE PETRIS (LEU): “ADIÒS, GRANDE MAESTRO!”

“Vola solo chi osa farlo”: con i suoi libri, qualche volta anche noi lo abbiamo fatto.
“Adiòs caro Maestro!”. Così in un tweet la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, esprime “cordoglio per la morte, a causa del Covid-19, dello scrittore cileno Luis Sepùlveda. Perseguitato sotto il regime di Pinochet, torturato in carcere e poi costretto all’esilio forzato dal Cile: la sua sua stessa vita è una storia da romanzo che nessuno mai potrà dimenticare”.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “SOSTENERE CHI E’ RIMASTO SENZA REDDITO E SENZA AIUTI DEVE ESSERE OGGI IL NOSTRO ASSILLO”

“La dettagliata informativa della ministra del Lavoro ha confermato che il governo ha messo in atto di fronte a questa emergenza misure straordinarie e inedite, necessarie per dare una prima risposta all’emergenza. Sappiamo tutti che non sono sufficienti, che il prossimo dl dovrà andare ben oltre i 25 mld stanziati nel dl Cura Italia e che dovranno essere messi in campo nuovi strumenti, anche sul piano della semplificazione burocratica”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, Presidente del gruppo Misto, commentando l’informativa al Senato della ministra del lavoro Catalfo.

“Oggi il nostro assillo deve essere l’intervento a sostegno di quelle fasce di popolazione che sono rimaste escluse dal dl Cura Italia: il lavoro domestico, gli irregolari, i lavoratori intermittenti. Di fronte a questa urgenza estrema non può esserci alcuno spazio per dibattiti ideologici. Bisogna concordare strumenti di intervento immediati. Io credo che debba trattarsi di un vero Reddito d’emergenza e di un sostegno ulteriore a quei milioni di persone che, rimaste senza reddito o in cassa integrazione, non sanno come pagare l’affitto. Oggi questa deve essere per tutti la priorità assoluta”.

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SCUOLA – DE PETRIS (LEU): “E’ NECESSARIO STABILIZZARE I PRECARI ED EVITARE LA SUPPLENTITE”

Dopo l’entrata in Gazzetta Ufficiale del decreto legge – Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato – approvato il 6 aprile 2020 dal Consiglio dei Ministri, è necessario distinguere bene i problemi. Da un lato, ci sono le disposizioni che riguardano la chiusura dell’anno scolastico in corso e, dall’altro, quelle che riguardano l’avvio del prossimo. Sul primo versante siamo piuttosto d’accordo; sul secondo versante, bisogna fare diversi interventi migliorativi, che abbiamo già richiesto in altri provvedimenti”. Lo afferma la Senatrice Loredana De Petris (LeU), Presidente del Gruppo Misto.

Per recuperare il tempo perso in questi mesi, saranno necessari investimenti e piani di lavoro ben strutturati, concordati con tutte le parti interessate. Nessuno era preparato alla didattica a distanza e su questo bisogna fare chiarezza, ci vuole un’unica cabina di regia e un’unica piattaforma, che non lasci il mondo della scuola nella propria solitudine. All’interno del Decreto c’è il blocco dell’aggiornamento e la riapertura delle graduatorie di Istituto II e III fascia dei docenti per fare fronte alle tante supplenze per l’anno scolastico 2020/2021. Noi non siamo d’accordo, bisognerà trovare una modalità sicura e on line per aggiornare le graduatorie ed è necessario, trasformare il concorso straordinario in un concorso per titoli, solo così si potrà cominciare l’anno scolastico prossimo con un po’ più di stabilità ed evitare la supplentite”.  

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “AL LAVORO PER ASSICURARE SUBITO UN SOSTEGNO A CHI NON E’ ANCORA ASSISTITO”

 

Il contributo di 600 euro stanziato con il dl Cura Italia sta arrivando nelle tasche degli italiani che ne hanno urgente bisogno ed è un bene. Ora stiamo lavorando per assistere anche quei milioni di persone che sono rimaste escluse dal primo decreto e che devono essere aiutate economicamente subito con il Reddito d’emergenza. Nessuno sarà lasciato solo”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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CORONAVIRUS – ERRANI (ARTICOLO UNO): “CI ASPETTA UNA SFIDA STORICA: DARE UNA PROSPETTIVA PER IL FUTURO AL PAESE”

“La sfida che ci aspetta va oltre l’emergenza immediata. La sfida storica  è mettere in campo una visione e una prospettiva nuova per il Paese, proprio come l’Italia riuscì a fare nel dopoguerra nonostante le divisioni politiche e ideologiche. Per questo bisogna affrontare da subito alcuni punti chiave”, dichiara il senatore di Articolo uno Vasco Errani.

“Dobbiamo mettere in campo una cabina di regia tale da riunire tutti i livelli istituzionali e tutte le menti migliori del Paese, indipendentemente dalla loro appartenenza politica con l’obiettivo di delineare un progetto per l’Italia. Bisogna definire un nuovo rapporto tra Stato e mercato, diverso da tutti i modelli del passato per rispondere alle esigenze delle persone e non solo a quelle del profitto. Questa è la lezione che ci impartiscono le difficoltà in cui si sono trovati tutti i Paesi con le mascherine. E’ ora di dire chiaramente che nella Sanità bisogna cambiare tutto tranne che il suo carattere universalistico. Questa crisi ha sepolto per sempre la visione per cui la Sanità pubblica doveva essere continuamente sottoposta a tagli. Per la ripresa, infine, è necessario un vero disegno di politica industriale, capace di puntare sui settori del futuro, come l’innovazione tecnologica e le biotecnologie, e su questa base stringere un nuovo patto sociale fra lavoro, imprese e Stato. Siamo di fronte a una svolta epocale nella storia del mondo. Deve capirlo l’Unione europea, che pure in questa occasione ha fatto molto, rendendosi conto che gli strumenti di cui dispone sono ormai del tutto inadeguati. Dobbiamo capirlo noi perché, come classe politica, saremo giudicati proprio su questo:  sulla nostra capacità di costruire una base solida per dare futuro al Paese”, conclude Errani.b

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