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RECOVERY FUND – DE PETRIS (LeU): “LA LOTTA CONTRO IL DISASTRO AMBIENTALE E IL RILANCIO DEL PAESE SONO FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA. L’OPPOSIZIONE SMETTA DI FARE UN’INTOLLERABILE PROPAGANDA”

Già da prima che esplodesse la crisi Covid sia la Ue che questa maggioranza e il governo italiano avevano deciso di fare del Green New Deal e della lotta contro i cambiamenti climatici l’asse portante della propria azione. La necessità di rilanciare l’economia di tutti i Paesi dell’Unione, messa in ginocchio dalla crisi derivata dalla pandemia, si intreccia con questa scelta strategica. Sono due facce della stessa medaglia. Il Recovery Plan italiano deve assumere questa orizzonte e impostare una strategia omogenea e coerente in questa direzione”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Credo che sia fondamentale chiarire un equivoco. Rilanciare il Paese con il Recovery Plan non vuol dire tornare a prima della pandemia. Vuol dire, al contrario, non tornare a quella situazione e cogliere l’occasione per fare quel che sarebbe comunque stato necessario fare: modificare radicalmente il modello di sviluppo, imboccare con grande determinazione la strada della transizione verde. Non c’è altra via per affrontare non solo il disastro ambientale ma anche i nodi che strangolano il nostro Paese, a partire dalle diseguaglianze sociali e dall’occupazione giovanile. Questa è la sfida che ci aspetta e che dobbiamo affrontare. L’opposizione dovrebbe avvertire la responsabilità imposta dal momento storico e smettere di fare un’intollerabile propaganda denunciando inesistenti attentati alla libertà. Dovrebbe invece decidersi a collaborare per rilanciare la nostra economia e fare dell’Italia un Paese diverso dal passato”, conclude la senatrice di LeU.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LEU): “LE MISURE DEL GOVERNO SONO ADEGUATE ALLE URGENTI NECESSITÀ DEL MOMENTO”

“Le misure adottate dal governo sono misurate e adeguate alle necessità urgenti di questo momento. I dati confermano che la situazione è allarmante ma ancora del tutto sotto controllo. Bisogna assolutamente evitare di ritrovarci nei prossimi mesi nella situazione della Gran Bretagna, con gli ospedali di nuovo pieni, e di dover ricorrere a nuove chiusure, che avrebbero un impatto devastante sulla nostra economia”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Con queste nuove norme il governo interviene sulle situazioni a maggior rischio di diffusione del contagio e allo stesso tempo lancia un segnale preciso, al quale sono convinta che i cittadini risponderanno come hanno già dimostrato di saper fare. Oggi la miglior protezione per il nostro Paese è il senso di responsabilità collettivo. Le modifiche ai protocolli sulle quarantene e l’allargamento dei centri che potranno effettuare i tamponi aiuteranno a decongestionare la situazione. E’ tuttavia fondamentale fare già dai prossimi giorni tutto il possibile per limitare i disagi per i cittadini che devono sottoporsi alle analisi e bisogna stanziare subito fondi per sostenere i settori che, già in difficoltà, saranno ulteriormente penalizzati da queste necessarie restrizioni. Come nella scorsa primavera nessuno deve essere lasciato solo”, conclude la senatrice di LeU.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “MOMENTO DELICATO E FORSE DECISIVO. LA MANIFESTAZIONE DI ROMA E’ IRRESPONSABILE”

Tutti, indipendentemente dalle posizioni politiche, dovrebbero rendersi conto della delicatezza del momento e dell’importanza per il Paese di evitare un nuovo lockdown comportandosi di conseguenza: con senso di responsabilità e rispettando le regole che proteggono dal virus. Chi organizza manifestazioni come quella di oggi a Roma è irresponsabile perché diffonde bugie e false notizie che spingono a comportamenti autolesionisti e rischiano di danneggiare tutti. E’ un comportamento sempre grave ma tanto più quando lo si fa solo per cercare di conquistare consensi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Siamo su un crinale decisivo. Dai comportamenti di tutti noi può dipendere molto del futuro del Paese. Mettere la responsabilità verso il Paese al di sopra del calcolo di bassa lega dovrebbe essere un dovere per tutti”, conclude la presidente De Petris.

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CAOS CALCIO – RUOTOLO, PITTELLA, QUAGLIARELLO IN UNA INTERROGAZIONE CHIEDONO DI RIVEDERE E AGGIORNARE I PROTOCOLLI CONTROFIRMATI DALLA FIGC

 

“Tenendo conto del tendenziale e progressivo incremento del numero di calciatori positivi al Covid-19, esempio il cluster di Genoa, e in generale del peggioramento della situazione epidemiologica del Paese, si ritiene di rivedere e aggiornare il contenuto dei protocolli firmati dal Comitato Tecnico-Scientifico e controfirmati dalla Figc avvenuto prima dell’estate quando la curva epidemica si era decisamente attenuata”. Lo chiedono in un’interrogazione urgente rivolta ai ministri dello Sport e della Gioventù e della Salute, i senatori Sandro Ruotolo, Gianni Pittella e Gaetano Quagliarello. Nell’atto ispettivo gli interroganti hanno illustrato ai ministri anche la vicenda  della Società Sportiva Calcio Napoli che a seguito di un provvedimento congiunto emanato dall’Asl Napoli 1 e dall’Asl Napoli 2 Nord si è vista obbligata, per ragioni sanitarie, a non poter disputare l’incontro con la Juventus e ora rischia oltre alla penalizzazione il 3 a 0 a tavolino. “Appare curioso che la Procura della Figc ha formalmente aperto un fascicolo d’inchiesta a carico della Società Sportiva Calcio Napoli, ipotizzando un presunto mancato rispetto delle norme del protocollo. Così chiaramente non è, mentre analoga iniziativa non  è stata assunta e adottata nei confronti delle società Genoa Cricket and Football Club, Juventus Football Club e F.C. Internazionale Milano”. E Proprio su questo punto i parlamentari chiedono ai ministri : “se ritengano opportuno intervenire rispetto alle anomalie documentate sul  ‘caso’  della Società Sportiva Calcio Napoli affinché si garantisca la regolarità del campionato di calcio di serie A e di agire almeno per fare chiarezza in merito alle elezioni per il rinnovo della carica del  Presidente Federale”.

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COVID – ERRANI (ARTICOLO UNO): “LA FIDUCIA NEL GOVERNO E’ STATA DIMOSTRATA DALLA RISPOSTA DEGLI ITALIANI”

“Credo che la fiducia degli italiani nella strategia che il governo ha adottato contro il Covid sia dimostrata da come la stragrande maggioranza ha corrisposto alle indicazioni del governo stesso. Se oggi ci troviamo in una situazione migliore che in molti altri Paesi lo dobbiamo a quella strategia a quella risposta degli italiani. In questo risultato dovremmo riconoscerci tutti, non solo il governo”, afferma il senatore di Articolo uno Vasco Errani nella dichiarazione di voto sulle comunicazioni del ministro Speranza

.”Deve essere chiaro che oggi non stiamo affatto parlando di un nuovo lockdown ma di quale sia il modo migliore per evitare l’oscillazione tra sottovalutazione e panico. Governare significa trovare il punto d’equilibrio tra questi due estremi e credo che sia ciò che il governo sta oggi riuscendo a fare. Ci sono alcuni aspetti fondamentali da segnalare. Il primo è che bisogna assicurare ai cittadini certezze. Le scelte vanno fatte dopo un adeguato dibattito ma una volta assunte devono essere nette e univoche. Dobbiamo anche affrontare il nodo delle liste d’attesa sapendo che senza una riorganizzazione complessiva del Sistema sanitario nazionale, il ricorso alle esternalizzazioni diventerebbe definitivo: non è accettabile perché non sarebbe certo questo quel rilancio del SSN di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo dunque affrontare la situazione tenendo sempre presente il modello di Sistema sanitario pubblico e territoriale verso cui, anche al di là dell’emergenza Covid, intendiamo muoverci”, conclude il senatore di Articolo Uno.

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DL AGOSTO – DE PETRIS (LEU): “CON I NOSTRI EMENDAMENTI SONO STATE ELIMINATE NORME INIQUE E INUTILI”

 

“Con la cancellazione in commissione della norma che permetteva il  licenziamento dell’organico Covid a scuola in caso di lockdown abbiamo sanato una grave ingiustizia introdotta nel Decreto Rilancio con l’istituzione del cosiddetto organico COVID. Non era accettabile che i posti aggiuntivi di personale docente e ATA potessero essere licenziatI come se nulla fosse in caso di lockdown”. Lo afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, prima firmataria dell’emendamento che cancella questa misura.

Siamo intervenuti inoltre sulla legge 41/2020 che ha previsto l’abolizione del voto numerico nella scuola primaria, circoscritto alla valutazione finale degli alunni, per evitare disomogeneità tra un periodo didattico e l’altro (valutazione intermedia con voto numerico, valutazione finale con giudizio descrittivo), per non compromettere il valore di una valutazione che, nel suo complesso, vada oltre la mera misurazione e classificazione, in un’ottica autenticamente formativa. Con l’approvazione dei nostri emendamenti sono state eliminate norme inique. Questi miglioramenti sono tutti tesi a promuovere misure utili alla scuola e al personale, funzionali alla fase di emergenza sanitaria che stiamo attraversando”, conclude la senatrice di LeU.

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SANITA’ – DE PETRIS (LeU): “IL PROGETTO INDICATO DA SPERANZA E’ CIO’ CHE SERVE AL PAESE. IL PIANO VA MESSO A PUNTO ATTRAVERSO IL CONFRONTO CONTINUO TRA GOVERNO E PARLAMENTO”

“Le linee di fondo indicate oggi dal ministro Speranza come cardini del Piano Sanità delineano un progetto allo stesso tempo ambizioso e necessario. Il ministro ha chiarito che l’obiettivo non è solo contrastare il Covid ma ricostruire un sistema sanitario moderno, giusto ed efficiente, fondato sulla sanità pubblica, sulla medicina territoriale, sulla modernizzazione digitale, su princìpi di equità e giustizia sociale. E’ precisamente ciò di cui questo Paese e i suoi cittadini hanno bisogno”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Naturalmente quelli indicati dal ministro sono allo stesso tempo assi portanti e obiettivi di fondo del Piano. Ora si tratta di trasformarli, di qui ai primi del prossimo gennaio, in progetti precisi e adeguati. Quella è la sfida che attende non solo il governo ma anche il Parlamento. E’ infatti evidente che, per avere successo, un progetto tanto impegnativo deve essere messo a punto, in ogni suo passaggio, attraverso il dialogo e il confronto tra governo e Parlamento”, conclude la presidente De Petris.

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SCUOLA – DE PETRIS (LeU): “LA RIAPERTURA E’ UN PASSO DECISIVO. SIAMO PRONTI A RISOLVERE OGNI EVENTUALE PROBLEMA”

“La riapertura delle scuole è un passo decisivo e importantissimo. Era e resta una priorità assoluta. Sappiamo che ci saranno difficoltà e non potrebbe essere altrimenti, non solo perché il virus non è ancora stato sconfitto ma anche perché la scuola deve scontare problemi strutturali gravi. Problemi che esistevano da ben prima dell’arrivo del Covid 19 e che avrebbero dovuto comunque essere affrontati e risolti”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Siamo comunque in grado di risolvere qualsiasi eventuale problema. Nella scuola abbiamo investito moltissimo e il governo ha predisposto piani per affrontare e risolvere rapidamente ogni eventuale difficoltà. Ci sono tutte le condizioni perché le attività scolastiche riprendano serenamente, avviando così il Paese verso il ritorno, cauto, prudente e senza mai abbassare la guardia, a una condizione di relativa normalità”, conclude la presidente De Petris.

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CORONAVIRUS – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “LA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE AUMENTA LA FORBICE DI DISPARITA’ TRA NORD E SUD, AL MEZZOGIORNO SEMPRE E SOLO BRICIOLE”

 

“Cambiano gli orchestrali ma la musica è sempre la stessa: quando si tratta di distribuire risorse, al Mezzogiorno d’Italia vanno solo le briciole”. Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto che ha presentato un’interrogazione ai Ministri per il Sud e per la coesione territoriale, dell’interno e dell’economia e delle finanze, in cui denuncia i criteri adottati per la ripartizione ai comuni del “Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali”, elargito dallo Stato secondo il Dl Rilancio.

Queste risorse dovevano essere ripartite sulla base degli effetti dell’emergenza Covid-19, sui fabbisogni di spesa e sulle minori entrate, al netto delle minori spese. Invece così non è stato. Un esempio per tutti: a Verona sono andati 3 milioni di euro e a Messina, con pari abitanti, solo 50 mila euro. In merito al bonus sulle mense chiuse vi è un allegato del Ministero dell’interno con il riparto di 3 miliardi di euro fra tutti i comuni italiani più le unioni di comuni e le comunità montane. Un allegato in cui l’elenco comunale non segue alcun ordine logico. Inizia con Cinquefrondi, paese dell’Aspromonte e finisce con Trani, in Puglia. Il primo comune campano in lista è Benevento, preceduto da Agrigento e seguito da Thiesi, che è in provincia di Sassari. Insomma un ordine sparso che sembra fatto per non essere compreso. A definire i criteri per distribuire in modo appropriato i 3 miliardi di euro vi è un apposito tavolo tecnico presso il Ministero dell’economia e delle finanze con tre esperti nominati dagli enti locali, che ha prodotto  un documento di 40 pagine in cui in sostanza si afferma che le minori entrate (imposte, multe e così via) sono stimate in quasi 5 miliardi di euro mentre quanto alle minori spese per la “forte incertezza del contesto” non si considerano i risparmi nei servizi scolastici e nella raccolta dei rifiuti. A cambiare, con la “regola” dei servizi scolastici, è la distribuzione della somma fra i territori: il tempo pieno a scuola infatti è una delle disparità più accentuate in Italia. Nella primaria è una realtà per il 58% degli alunni del Lazio, il 57% del Piemonte, il 54% della Lombardia. Ma nel Mezzogiorno i valori si riducono alla metà se non a un quarto: in Campania il servizio è garantito solo al 22% degli iscritti, in Puglia al 19%, in Sicilia al 12%. Una vera vergogna nazionale che non andava certo corretta con il Fondo Covid da 3 miliardi. Inoltre, con la giustificazione dell’incertezza si è considerato inesistente il risparmio di spesa e come se non bastasse i comuni già beneficiati hanno pure ottenuto un secondo bonus, cioè il ristoro del mancato incasso del contributo delle famiglie, contributo per una spesa che con tutta evidenza non c’è stata. In definitiva, la concentrazione dei servizi al Centro-nord ha portato un doppio bonus alle aree già più ricche, riducendo il beneficio a disposizione di chi è indietro nei servizi. Chiedo quindi  al Governo quali iniziative, non più procrastinabili, intenda adottare perché questo indegno metodo di distribuire risorse, sempre a danno del Mezzogiorno d’Italia, non si ripeta più e se non ritenga utile dare attuazione a concrete misure in grado di evitare le sperequazioni e dirimere le disuguaglianze esistenti tra Centro, Nord e Sud del Paese”.

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CORONAVIRUS – ERRANI (ARTICOLO UNO): “OCCORRE SAPER GUARDARE AL FUTURO”

“Credo che tutti, anche l’opposizione, possiamo concordare sul fatto che il lockdown ha funzionato e che ora ci aspetta un periodo medio-lungo di convivenza con il virus. In questa fase è essenziale non soffiare sul fuoco della paura ma offrire ai cittadini certezze, e in questo anche la scienza deve aiutarci trovando una sintesi rispetto alle risposte al virus”, afferma il senatore di Articolo Uno, Vasco Errani, nel corso del dibattito sulle comunicazioni del ministro Speranza.
“Dobbiamo però saper guardare in avanti. C’è bisogno di mettere in campo un piano strategico per la sanità, un piano coraggioso, collegato ad un progetto di investimenti che riporterebbe anche il dibattito sul Mes nelle giuste dimensioni: concrete e non ideologiche. Dobbiamo pensare a una riorganizzazione territoriale dell’intera rete ospedaliera, secondo me anche riportando all’interno del Sistema sanitario nazionale le Rsa. Lavorare su un Piano del genere, con una discussione ampia e approfondita, avvalendosi della collaborazione dei tecnici e degli esperti, sarebbe peraltro il modo migliore per restituire al Parlamento il suo ruolo centrale. Questo è quanto dobbiamo non solo alle vittime dell’epidemia ma al futuro del nostro Paese”, conclude il senatore di Articolo Uno.

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