“La nascita del governo Draghi non equivale a un commissariamento del Parlamento, il cui ruolo non può limitarsi a discutere i decreti del governo. Su temi con quello della legge Zan contro la transomofobia esiste da sempre in Parlamento una divisione che è trasversale, e a maggior ragione si registra in una maggioranza non politica. Bisogna dunque solo discutere il ddl prima in commissione e poi in aula, senza vincoli di maggioranza né impensabili veti”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Dalla Camera è arrivato un testo contro la transomofobia. Il dovere del Senato, su questa legge come su quella contro la fake news che registra le stesse divisioni, è discutere quel testo e, in assenza di accordo, affidarne la sorte al voto. Questa è la democrazia parlamentare e questo si deve fare con il ddl Zan”.