All Posts Tagged: demanio marittimo

CONCORRENZA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “ISTITUIRE UN FONDO MIMS PER IMPLEMENTARE IL SISTEMA INFORMATIVO DEL DEMANIO MARITTIMO”

“Il Sid deve ritornare a essere uno strumento di supporto efficiente alla gestione dei beni demaniali marittimi. A questo scopo ho proposto che nello stato di previsione del Mims venga istituito un fondo ad hoc: 500 mila euro per il biennio 2022-2023 per standardizzare e semplificare i processi di caricamento delle informazioni relative ai canoni di concessione, favorendo anche un processo automatico di riscossione, e 500 mila euro annui, a partire da quello in corso, per l’inserimento dei dati relativi alle caratteristiche geomorfologiche della spiaggia e delle sue componenti biologiche ai fini della sua gestione integrata e sostenibile sia per scopi turistici che di protezione della biodiversità, insieme a un altro obiettivo, ossia quello di garantire la disponibilità di personale adeguatamente formato per la gestione e manutenzione del SID e per il caricamento dei dati”. Così la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, spiega il contenuto del suo sub-emendamento all’art. 2-ter proposto dal Governo nell’ambito del ddl Concorrenza.

Approfondisci

CONCORRENZA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “LA TUTELA AMBIENTALE SIA IL MARCHIO DISTINTIVO DELLE CONCESSIONI BALNEARI”

“Tra i criteri considerati premianti e qualificanti in fase di concessione del demanio marittimo dovrà essere presa in considerazione la promozione di attività sostenibili certificate in conformità alla norma UNI ISO 13009:2018 o di certificazione analoga. Così facendo la concessione si blinderà intorno alla prioritaria tutela ambientale, garantendo al cittadino un servizio accessibile e rispettoso delle biodiversità”. Così scrive in nota la senatrice Virginia La Mura che illustra i contenuti di alcuni sub-emendamenti presentati all’articolo 2-ter del Governo in sede di discussione del ddl Concorrenza. “Gli elevati standard di sostenibilità ambientale, promossi innanzitutto nel rispetto del principio del ‘non arrecare un danno significativo’, non dovranno riguardare solo le nuove concessioni, ma anche il pregresso delle attività svolte nella precedente gestione, senza dimenticare il caso delle sub-concessioni, le quali inoltre dovranno prevedere un termine temporale proprio per arginare il loro preminente scopo di lucro. A titolo di esempio, sottolineo che tra le attività sostenibili considerate premianti figurano quelle relative alla mitigazione e all’adattamento dei cambiamenti climatici, l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine, la transizione verso un’economia circolare, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi, insieme all’uso di strutture non fisse e completamente amovibili, realizzate in materiale ecosostenibile certificato, che non pregiudichino il diritto alla visione del mare”.

Approfondisci

CONCORRENZA – VIRGINIA LA MURA (GRUPPO MISTO): “VALORIZZARE IL CARATTERE PUBBLICO DEL DEMANIO MARITTIMO”

La senatrice Virginia La Mura ha depositato nella commissione Ambiente, insieme alle colleghe Vilma Moronese e Paola Nugnes, alcune osservazioni all’articolo 2 del ddl Concorrenza sul tema delle concessioni dei balneari “Perché – spiega – sebbene la norma sia un buon punto di partenza su cui iniziare a lavorare in materia, essa comunque non considera l’urgenza di provvedere alla riforma del sistema delle concessioni sulla base della direttiva Bolkestein, e inoltre non riconosce appieno che il demanio marittimo appartiene alla collettività e non può esclusivamente realizzare gli interessi dei concessionari. La necessaria riforma del sistema delle concessioni balneari dovrà innanzitutto tenere conto della scarsità della risorsa, un aspetto avvalorato dai dati che in alcune regioni italiane registrano picchi del 70% sul fronte delle coste sabbiose già occupate dagli stabilimenti privati. È prioritario valorizzare il carattere pubblico del demanio marittimo, d’altra parte il ricorso alle concessioni dovrebbe essere configurato solo come una ipotesi eccezionale. Per questo, richiamando alla doverosa revisione dei canoni concessori, ho proposto che una cospicua parte dei proventi venga devoluta ai Comuni, spesso inadatti a offrire servizi di piena accessibilità e tutela ambientale per mancanza di risorse. Sul fronte della gestione integrata e sostenibile delle coste, le negligenze sono evidenti, servirebbero linee guida in grado di favorire interventi all’avanguardia contro l’erosione e che salvaguardino i cordoni dunali e le praterie di Posidonia. In questo senso il SID andrebbe aggiornato e semplificato, sia per standardizzare il caricamento delle informazioni sui canoni di concessione, sia per l’inserimento di dati utili alla tutela ambientale e delle biodiversità”.

Approfondisci