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MISSIONI – DIECI SENATORI VOTANO CONTRO IL RIFINANZIAMENTO ALLA GUARDIA COSTIERA LIBICA

“Abbiamo votato, con altri colleghi senatori, contro il rifinanziamento della missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera libica. Sono infatti provate al di là di ogni possibile dubbio le sistematiche violazioni dei diritti umani a cui sono sottoposti migranti e rifugiati in Libia.

Nei centri di detenzione gestiti dalle autorità libiche le persone subiscono violenze inaudite: vengono torturate, violentate, uccise o vendute come schiave.

Le collusioni, e spesso la sovrapposizione, tra la Guardia Costiera libica e le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani sono state oggetto di diverse indagini anche della magistratura italiana.

Le operazioni della Guardia costiera libica, finanziata dal robusto e crescente contributo economico dell’Italia, non possono essere considerate salvataggi. Si tratta invece azioni di intercettazione spesso violenta che si svolgono senza che vengano rispettati i requisiti fondamentali previsti dalle condizioni internazionali.

Continuare a sostenere direttamente e indirettamente la deportazione di uomini donne e bambini nei centri di detenzione in Libia facendo finta che questa realtà non esista configura nei fatti una violazione delle Convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani.

Non è sufficiente spostare la catena di comando: che sia l’Europa o l’Italia a mantenere in vita questo sistema di respingimento resta una drammatica violazione del diritto internazionale che mina alle fondamenta la nostra civiltà giuridica.

Aiuti e supporti devono quindi essere sospesi sino a che non verranno ripristinate condizioni minime di sicurezza per i rifugiati e non saranno date garanzie credibili sul rispetto dei diritti umani”.

Loredana De Petris, Francesco Verducci, Emma Bonino, Piero Grasso, Vasco Errani, Francesco Laforgia, Vincenzo D’Arienzo, Maurizio Buccarella, Tommaso Nannicini, Sandro Ruotolo.

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EGITTO – DE PETRIS (LeU): “LA VENDITA DELLE ARMI A UN PAESE CHE VIOLA I DIRITTI UMANI E’ UNA MACCHIA PER L’ITALIA. VA ASSOLUTAMENTE SOSPESA”

“La vendita di armi a un Paese che si rende colpevole di continue e gravissime violazioni dei diritti umani come l’Egitto costituisce una violazione della legge italiana oltre che dell’etica e del più elementare senso di giustizia. Per quanto riguarda l’Italia la vendita di armi al regime che impedisce in tutti modi che emerga la verità e si faccia giustizia per l’assassinio di Giulio Regeni e che persevera nei suoi crimini, come dimostra la proroga della detenzione del ricercatore Patrick Zaki, è se possibile ancora più grave”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Rispondendo oggi alla mia interrogazione in merito il governo non ha preso quegli impegni a sospendere la fornitura di armi che sono invece necessari. Continueremo questa battaglia di civiltà fino a che la vendita di armi non sarà sospesa e questa vera e propria macchia sul nostro Paese non sarà cancellata”.

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DL SICUREZZA – DE PETRIS (LeU): “IL DECRETO PUNISCE CHI SALVA LE VITE E LEDE IL DIRITTO DI MANIFESTARE ED ESPRIMERE DISSENSO. VA MODIFICATO”

“Il dl Sicurezza approvato ieri dal cdm rappresenta un gigantesco passo indietro quanto a libertà e diritti. Anche se l’intervento del Quirinale è riuscito a smussarne gli aspetti più clamorosamente anticostituzionali il testo lede comunque sia diritti fondamentali che elementari princìpi di civiltà e umanità”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Nel testo restano norme incivili e inaccettabili che mirano esclusivamente a impedire di salvare vite umane. Non ci sono però solo le restrizioni sui salvataggi in mare. Le norme sulle manifestazioni pubbliche costituiscono una vera e propria minaccia al diritto di manifestare e di esprimere il dissenso. Credo che sia dovere del Parlamento intervenire per modificare quanto meno i passaggi del dl che violano o limitano le libertà fondamentali sancite dalla Costituzione”.

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