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DL CRESCITA – ERRANI (ARTICOLO UNO): “ALTRO CHE FLAT TAX. HANNO AUMENTATO LE TASSE”

“La verità è che il governo ha aumentato le tasse. Cresce la cassa integrazione, cresce la distanza sulla produttività, diminuisce l’uso dell’energia elettrica per gli impianti industriali. Il Governo non ne prende atto e anzi racconta che ci sarà una grande ripresa grazie alla diminuzione delle tasse, che però aumentano.” Così il senatore di Articolo Uno Vasco Errani, commenta il dl Crescita appena approvato al Senato.

“Io sono frontalmente contrario alla flat tax, provvedimento ingiusto. Ma per il momento bisogna prendere atto, come i dati Istat confermano, che le tasse, nonostante quello che il governo racconta in TV, sono aumentate. La situazione è altrettanto negativa  sul fronte delle politiche industriali. Siamo la seconda manifattura europea ma nei settori a maggior valore aggiunto nei prossimi anni, dalle biotecnologie alle nanotecnologie, alle scienze della vita, al 5G siamo in grave ritardo. Una politica industriale seria, considerando le caratteristiche del nostro sistema produttivo, dovrebbe indirizzare gli investimenti verso le filiere e i settori strategici del futuro. Ma di questo il Governo non ha la minima idea. Sono stati adottati tanti provvedimenti, alcuni anche utili, ma la realtà è che governo e maggioranza non riescono a costruire una vera strategia. Del resto la pensano in modo opposto tra loro”.

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DL CRESCITA – ERRANI (ARTICOLO UNO): “SUI FONDI SANITARI ATTACCO FRONTALE AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE”

 

“Mi rivolgo a tutti coloro che hanno a cuore la sanità pubblica: l’art. 14 è un attacco frontale al sistema sanitario nazionale.” Così il senatore di Articolo Uno Vasco Errani in aula al Senato nella discussione sul dl Crescita. “Se avete il coraggio dite che volete privatizzare; se non avete il coraggio, cambiate quella norma perché è una vergogna che si metta in discussione un servizio sanitario già in grave crisi. Vorrei che fosse chiaro: nessuno domani potrà dire in quest’Aula che non conosceva le conseguenze dell’art. 14. Vi prego, fermatevi nell’interesse della dignità e del diritto alla salute dei cittadini.”

Il senatore Errani affronta poi  il nodo dell’emergenza medici. “Oggi è montata la protesta dei giovani laureati in relazione agli impegni assunti dal ministro Bussetti rispetto all’aumento dei posti all’università di medicina. Noi stiamo chiamando i medici militari, i medici in pensione, medici da altri paesi europei, stiamo facendo cose inaudite perché siamo in emergenza e non siete ancora riusciti a fare la scelta fondamentale per affrontare questo problema: aumentare significativamente le specializzazioni per consentire al sistema sanitario di andare avanti. Fate qualcosa nell’interesse della dignità e del diritto alla salute dei cittadini.”

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DL CRESCITA – DE PETRIS (LeU): “L’ART. 24 SPALANCA LE PORTE ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA. IL M5S TRADISCE IL REFERENDUM E LE PROMESSE FATTE PER ANNI”

 

“Il dl Crescita è diventato col tempo un decreto omnibus, con all’interno misure diversissime tra loro e prive di ogni coerenza. Già per questo si profila come oltre modo discutibile sul piano costituzionale. E’ inoltre molto grave che mentre la Camera ha potuto esaminare per oltre 50 giorni il testo, il Senato ha avuto a disposizione appena una settimana per vagliare un testo sostanzialmente blindato”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“In questa babele di norme affastellate caoticamente ci sono numerosi passaggi gravi e in particolare l’art.24 che tradisce il referendum del 2011 spalancando le porte alla privatizzazione dell’acqua nel Sud. E’ infatti evidente che la trasformazione in spa dell’Eipli significa questo e sarà impossibile impedire ai privati di scalare la spa. E’ inutile che l’M5S si nasconda dietro striminzite foglie di fico: con questo articolo hanno tradito il referendum e tutte le promesse e gli impegni proclamati per anni”, conclude la presidente De Petris.

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ACQUA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “IN ATTO COLPO DI MANO PER PRIVATIZZARE. ART.24 AL DL CRESCITA NON BASTA”

“Da agricoltore so bene, anche per esperienza diretta, quanto sia fondamentale l’acqua come bene pubblico a disposizione di tutti. Siamo invece di fronte a un vero e proprio tentativo di privatizzare l’acqua, attuato nel silenzio, sperando che nessuno se ne accorga, a opera proprio di un governo e di una maggioranza che avevano promesso di difendere l’acqua pubblica. Il nostro dovere è invece informare gli italiani, metterli al corrente di questo colpo di mano. Per questo abbiamo organizzato questa conferenza stampa e allo stesso scopo ho già presentato un odg al dl Crescita e un’interrogazione”, dichiara il senatore del Gruppo Misto Saverio De Bonis al termine della conferenza stampa al Senato alla quale hanno partecipato il professor Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte costituzionale, il senatore Carlo Martelli, la deputata Sara Cunial e il giornalista Pino Aprile.

“Come ha spiegato bene in conferenza stampa un costituzionalista eminente come il professor Maddalena, l’acqua è un bene demaniale. Come l’aria, è un bene pubblico e gratuito. Se si affida la gestione a una spa, il cui scopo è invece comunque il profitto, si opera già uno stravolgimento totale. La soluzione trovata con l’art.24 del dl Crescita alla Camera non risolve affatto il problema. Sarebbe infatti sancito il divieto di ingresso nella spa per i soci privati, ma è evidente che, essendo l’obiettivo di ogni spa il profitto, quando sarà necessario sarà facilissimo rimuovere l’ostacolo con una leggina ad hoc o con un codicillo”, prosegue il senatore De Bonis.

“Prima di tutto è dunque necessario costituzionalizzare il divieto di partecipazione alla spa di aziende private, in modo da rendere almeno un po’ più difficile la scalata delle multinazionali. Ma per rispettare sia la Costituzione che la volontà popolare, espressasi nel referendum del 2011, è poi necessario tornare sulla decisione di istituire la spa, che contrasta con il principio stesso dell’acqua come bene pubblico”.

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RADIO RADICALE – DE PETRIS (LeU): “LA MOZIONE DI MAGGIORANZA E’ AMBIGUA MA CI SIAMO ASTENUTI PERCHE’ C’E’ UN PICCOLO PASSO IN AVANTI”

 

“Ci siamo astenuti sulla mozione di maggioranza su Radio Radicale, pur considerandola molto ambigua e del tutto insufficiente, perché comunque nella sua versione finale si registra un pur modesto passo avanti per evitare la chiusura dell’emittente. In questo momento l’impegno principale deve essere puntellare e allargare quelle pur piccole aperture, tanto più che alla Camera l’emendamento al dl Crescita potrebbe segnare un ulteriore passo avanti”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Naturalmente sarebbe stato facilissimo votare contro la mozione difendendo la purezza delle proprie posizioni. Peccato che sarebbe stato controproducente e dannoso per Radio Radicale e per chi in quella Radio vede il proprio posto di lavoro in pericolo”.

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