“Il piano del ministro Cingolani è del tutto insufficiente per fronteggiare la crisi energetica. È come pretendere di curare una malattia grave con l’aspirina, bisogna prendere decisioni ben più drastiche”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Prima di tutto bisogna intervenire decisamente sulla formazione del prezzo dell’energia e sulle dinamiche del mercato di Amsterdam, perché all’origine di questa crisi c’è la speculazione consentita proprio da quelle regole. Allo stesso tempo bisogna varare un piano urgentissimo per accelerare al massimo il passaggio alle rinnovabili. Puntare tutto sul gas liquido americano e sui rigassificatori, serve solo ad arricchire i fornitori di gas americano e a evitare ancora una volta di imboccare la sola via percorribile, quella delle fonti di energia rinnovabili. Avevamo proposto da tempo un piano eccezionale e la nomina di un commissario. Se fosse stato fatto oggi non ci troveremmo in queste condizioni, come dimostra la situazione molo migliore della nostra di Spagna e Portogallo, che si sono mosse con una rapidità e una determinazione di cui da noi ancora purtroppo non si vede traccia”.