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GOVERNO – DE PETRIS (LeU): “INVECE DI STREPITARE A VUOTO, DI MAIO E I 5S AGISCANO PER CONVOCARE SALVINI IN PARLAMENTO”

 

 

“Invece di strepitare a vuoto contro Salvini che evita di riferire in Parlamento sui rapporti con Savoini e con la Russia, il vicepremier Di Maio e il M5S dovrebbero semplicemente adoperarsi per convocare il ministro degli Interni in Parlamento. Sembra che se ne siano dimenticati, ma sono il partito di maggioranza relativa e uno dei loro massimi dirigenti è presidente della Camera”, commenta la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“La triste realtà è che Di Maio e i 5S possono solo abbaiare alla ricerca di visibilità, ma nei fatti sono in ginocchio di fronte a Salvini. Il ministro degli Interni li umilia sostituendosi al premier, al ministro dell’Economia e allo stesso ministro del Lavoro. Li schiaffeggia piazzando Armando Siri in bella posa al suo fianco e tutto quel che Di Maio riesce a dire è una sfuriata ridicola contro i sindacati, rei di aver parlato con Siri. In compenso fa scena muta col suo collega vicepremier, che a Siri affida il compito di gestire la trattativa sulla Flat Tax”.

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DL CRESCITA – ERRANI (ARTICOLO UNO): “ALTRO CHE FLAT TAX. HANNO AUMENTATO LE TASSE”

“La verità è che il governo ha aumentato le tasse. Cresce la cassa integrazione, cresce la distanza sulla produttività, diminuisce l’uso dell’energia elettrica per gli impianti industriali. Il Governo non ne prende atto e anzi racconta che ci sarà una grande ripresa grazie alla diminuzione delle tasse, che però aumentano.” Così il senatore di Articolo Uno Vasco Errani, commenta il dl Crescita appena approvato al Senato.

“Io sono frontalmente contrario alla flat tax, provvedimento ingiusto. Ma per il momento bisogna prendere atto, come i dati Istat confermano, che le tasse, nonostante quello che il governo racconta in TV, sono aumentate. La situazione è altrettanto negativa  sul fronte delle politiche industriali. Siamo la seconda manifattura europea ma nei settori a maggior valore aggiunto nei prossimi anni, dalle biotecnologie alle nanotecnologie, alle scienze della vita, al 5G siamo in grave ritardo. Una politica industriale seria, considerando le caratteristiche del nostro sistema produttivo, dovrebbe indirizzare gli investimenti verso le filiere e i settori strategici del futuro. Ma di questo il Governo non ha la minima idea. Sono stati adottati tanti provvedimenti, alcuni anche utili, ma la realtà è che governo e maggioranza non riescono a costruire una vera strategia. Del resto la pensano in modo opposto tra loro”.

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UE – DE PETRIS (LeU): “CONTE RETICENTE. PER IMPEDIRE PROCEDURA SERVONO PROPOSTE CONCRETE E CREDIBILI ANTIRIGORISTE”

 

“Il presidente Conte è stato a dir poco reticente sul rischio di procedura d’infrazione che incombe sull’Italia e sul come il governo intenda evitarla. E’ evidente che bisogna impedire che si apra la strada verso il commissariamento ma è necessario anche resistere a imposizioni rigoriste che finirebbero solo per aumentare il debito pubblico e deprimere ulteriormente la situazione economica”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, commentando il discorso del presidente del consiglio Conte.

“La strada per evitare entrambe queste minacce non passa però per dichiarazioni inutilmente provocatorie o per provvedimenti che finirebbero solo per aumentare le diseguaglianze sociali come la Flat Tax. Bisogna mettere  in campo progetti seri, utili e credibili come un grande piano di investimenti pubblici per la messa in sicurezza del territorio e la ricerca su forme di energia alternativa e su questa base sfidare la Commissione. Con l’obiettivo di ottenere non qualche briciola di flessibilità per l’Italia ma una radicale modifica delle regole per tutta l’Unione europea e il superamento complessivo del rigorismo.”

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CONTI PUBBLICI – ERRANI (ART.1) A TRIA: “SU DEFICIT ED EUROPA PAGHERANNO GLI ITALIANI IL CAOS DEL GOVERNO”

 

 

“Rispetto alla relazione molto tecnica e conciliante del ministro c’è una contraddizione con le dichiarazioni di queste ore dei due vicepresidenti del consiglio, una confusione che pagheranno davvero gli italiani per le fibrillazioni dello spread” così il senatore Vasco Errani (Articolo Uno) in aula sulle comunicazioni del ministro Tria.

“Come coprirete le clausole di salvaguardia? Come pensate di affrontare il tema della flat tax? Dite che non taglierete il welfare ma cosa significa ridurre le spese dello Stato? In quali settori non taglierete? È chiaro che i tagli saranno sulla pelle degli italiani: su welfare, scuola e sanità che sono già oggi in condizione di emergenza. Come intendete affrontare il confronto con l’Europa? Sia chiaro: le politiche di austerità vanno cambiate ma voi siete isolati in Europa, soprattutto nei confronti dei governi sovranisti che sono i più rigidi nei confronti degli italiani. Noi siamo con l’Italia e siamo per fare un confronto rigoroso e severo con l’Europa ma bisogna prima di tutto cambiare le nostre politiche, ad esempio le politiche fiscali. Farete una lotta vera all’evasione? Abbasserete il tetto del contante? Affronterete il tema della progressività? Altro che flat tax: c’è un otto per cento di italiani che si è enormemente arricchito: possiamo chiedere loro di dare un contributo dal loro patrimonio per affrontare i problemi del paese? Si può e si deve chiedere all’Europa che venga consentito all’Italia di affrontare i problemi infrastrutturali. Il piano verde rispetto al quale non si vede un segnale che sia uno da parte della maggioranza. Si può chiedere all’Europa di portare avanti una nuova politica industriale: siamo in grandissima difficoltà sia per le imprese in crisi ma soprattutto nei settori più innovativi. Il problema è che dovreste avere la forza e la responsabilità di uscire dal racconto e dalle promesse che non si realizzano mai e di affrontare i nodi veri del Paese. Se così fosse noi affronteremmo con voi questo passaggio disponibili a dare una mano per il Paese. Da quello che si capisce purtroppo non avrete questo coraggio e questa responsabilità. Anzi continuerete questa estenuante e infinita campagna elettorale, continuerete con un racconto irreale e a pagare sarà il Paese, gli Italiani e in primo luogo purtroppo i più deboli”.

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DEF – DE PETRIS (LEU): “DOCUMENTO FOTOGRAFA REALTA’ SCONFORTANTE SENZA PROPORRE ALCUNA STRATEGIA. CI VUOLE GREEN NEW DEAL”

 

“Il Def presentato dal governo si limita a fotografare una situazione sconfortante senza neppure provare a immaginare una strategia d’intervento efficace”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto.

“La previsione di crescita, anche tenendo conto degli effetti dei decreti Sbloccacantieri e Crescita, non va oltre lo 0,2%. E’ evidente che avevamo ragione noi quando criticavamo la legge di bilancio dell’anno scorso proprio perché, pur prevedendo provvedimenti utili, difettava di interventi non effimeri. Ci sarebbe stato bisogno, come chiedevamo e come chiediamo ancora, di un piano davvero ambizioso di investimenti pubblici per il risanamento e la messa in sicurezza del territorio, un Green New Deal con stanziamenti pari almeno a mezzo punto di Pil, capace di creare occupazione oltre che di avviare un risanamento del territorio ormai non più rinviabile. In questo documento non c’è una sola riga che indichi la volontà di dare seguito alle parole pronunciate dopo le grandi manifestazioni sul clima. Nessun accenno a una riconversione del modello di sviluppo o a un’incentivazione drastica delle energie alternative. In compenso c’è l’aumento dell’Iva, che dovrebbe servire nelle intenzioni del governo a finanziare la Flat Tax, punendo così chi è in difficoltà per premiare chi sta già sin troppo bene.  E c’è la necessità di recuperare i due mld congelati nella scorsa legge di bilancio, il che significa, in concreto, tagli alla spesa pubblica. Noi non abbiamo mai condiviso la crociata contro il deficit. Si può e a volte si deve andare in deficit ma per avviare politiche capaci di risollevare l’economia del Paese, di creare lavoro e reddito, di avviare la transizione ecologica del Sistema/Paese. Per ottenere spazi di questo tipo bisognerebbe trattare con la Commissione europea e mettere in campo il progetto di Green New Deal. Purtroppo questo Def va in direzione opposta”.

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DEF – DE PETRIS (LeU): “GOVERNO RETICENTE SUI TAGLI IMMINENTI. FLAT TAX DOPPIAMENTE INGIUSTA”

“Sfuggendo alle domande dei giornalisti, il governo presenta un Def elettorale sia in quel che dice che in quel che non dice. Tace infatti sul fatto che di qui a pochi mesi saranno necessari nuovi e pesanti tagli. La compagnia gialloverde farà il possibile per mascherarli, come ha già fatto ieri sottraendosi alle domande sul Def, ma purtroppo i cittadini se ne accorgeranno sulla loro pelle”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Il poco che c’è è altrettanto grave. Non solo viene confermato l’impegno a fare un ulteriore passo avanti sulla strada della Flat Tax, sistema ingiusto e che premia i più ricchi checché ne racconti Di Maio, ma per finanziarlo il governo pensa di intervenire con la scure sulle detrazioni, penalizzando così una seconda volta le fasce più povere e lo stesso ceto medio. Questo Def, pur annacquato e reticente com’è, registra un fallimento e indica la vera natura di questo governo che usa il populismo per farsi propaganda ma non ha alcuna intenzione di intervenire seriamente a sostegno dei cittadini più poveri e disagiati”, conclude la senatrice di LeU.

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