All Posts Tagged: Giovanni Falcone

SCARCERAZIONE CARMINATI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “NON CONTESTARE L’AGGRAVANTE MAFIOSA E’ UN DATO CULTURALE, MI RICORDA MOLTO IL PERIODO DELLE INSUFFICIENZE DI PROVA PER COSA NOSTRA”

La scarcerazione di Massimo Carminati rappresenta un duro contraccolpo. Ricondurre mafia capitale a una organizzazione criminale ma non con l’aggravante mafiosa è un dato culturale, mi ricorda molto il periodo delle insufficienze di prova per Cosa Nostra negli anni passati”. Lo ha detto il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), intervenendo alla trasmissione ‘Mattina 9’ condotta da Mariù Adamo e in onda sull’emittente Canale 9-7 Gold. “Aldilà anche di tutta la vicenda che è accaduta con le scarcerazioni durante l’emergenza Covid, questa scarcerazione ci dice che c’è bisogno di un nuovo impegno civile anche da parte della magistratura. L’emergenza mafia non è finita, dare una chiave d’interpretazione riduttiva di questi fenomeni ci fa tornare indietro di parecchi anni. Ricordo l’ammazza sentenze, il giudice della Cassazione Corrado Carnevale, penso che ci sia un problema culturale di queste nuove leve di magistrati. Ricordo che ai funerali del giudice Giovanni Falcone tanti giovani avvocati decisero in quel momento di diventare magistrati e di andare nelle terre dove lo Stato non c’era”.

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STRAGE DI CAPACI – DE PETRIS (LeU): “IMPEDIRE CHE LE MAFIE METTANO LE MANI SULLA RICOSTRUZIONE”

Ricordare oggi il sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti della scorta trucidati a Capaci significa prima di tutto non abbassare la guardia soprattutto oggi, sapendo che le associazioni mafiose cercheranno di avvalersi in molti modi dell’emergenza Covid-19 e di mettere le mani sulla ricostruzione. Dobbiamo impedirlo a tutti i costi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Credo però che si debba far tesoro dell’intera lezione di Giovanni Falcone. Nessuno aveva capito meglio di lui che le mafie non sono solo associazioni criminali ma vere e proprie culture che bisogna saper contrastare e sconfiggere. Quelle culture prosperano in un sistema di ingiustizia di cui le mafie stesse sono in realtà parte integrante. Senza sconfiggere quella cultura e quelle ingiustizie non riusciremo a battere davvero e definitivamente le mafie”, conclude la presidente De Petris.

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CAPACI – SANDRO RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “DOVERE E’ CONOSCERE TUTTA LA VERITA’ PERCHE’ SENZA VERITA’ NON C’E’ GIUSTIZIA”

Perché ogni 23 maggio il primo pensiero è rivolto alle vittime della strage di Capaci? Perché conosciamo i nomi di tutte le vittime e ci emozioniamo ancora pensando a loro? E perché è così importante raccontare alle nuove generazioni quel pezzo di storia recente che ha cambiato il nostro Paese? Perché è ancora una ferita aperta. Parte della verità giudiziaria la conosciamo già. Non tutta la verità. E abbiamo bisogno di conoscere tutta la verità perché senza verità non c’è giustizia e senza giustizia, senza fare i conti con il passato, non c’è futuro. Ventotto anni dopo non c’è ancora un pentito di quel pezzo dello Stato deviato che scese a patti con i viddani di Corleone. Oggi la mafia stragista è in carcere. Fuori, la mafia che non ha bisogno di sparare si è ramificata in tutto il Paese. È entrata nell’economia legale e i suoi bilanci sono in attivo. Avvertiamo ancora oggi il pericolo della mafia e perciò abbiamo bisogno di far conoscere ai nostri figli e ai nostri nipoti la storia terribile di quella stagione di sangue innocente. Non dimenticheremo mai chi ha sacrificato la vita per la legalità. La verità è che loro non sono morti. Sono vivi e vivranno per sempre nella memoria di questo paese. La mafia è una montagna di merda”. Lo scrive il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci in cui morirono il giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della loro scorta, postando anche una foto che lo ritrae da inviato sul cratere poche ore dopo la strage.  

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