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SALUTE – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “BASILICATA A RISCHIO TUMORI PER ALTA CONCENTRAZIONE RADON. CHE FA IL GOVERNO?”

“Negli ultimi anni l’attenzione delle organizzazioni sanitarie e dei geologi si sono sempre più concentrate sui rischi per la salute dovuti all’esposizione al radon, gas naturale radioattivo che può provocare, soprattutto se inalato in luoghi chiusi, effetti cancerogeni polmonari. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità sono ogni anno circa 3200 i casi di tumore polmonare dovuto all’esposizione al radon in Italia. La normativa vigente nel nostro Paese risale al 2000 e raccomanda valori non superiori a 500 Bq/m³, in contrasto con la direttiva europea non ancora recepita in Italia, che fissa a 300Bq/m³ la soglia di esposizione entro i limiti di sicurezza, mentre secondo l’Organizzazione mondiale della sanità non dovrebbero essere superati i 100 Bq/m³”, dichiara il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis.

“In molti comuni della Basilicata sono registrati valori superiori ai 300 Bq/m³. In dieci comuni si arriva a 400 Bq/m³ e in alcun edifici scolastici addirittura ai 500 Bq/m³. E’ evidente che siamo in presenza di una minaccia tangibile per la salute dei cittadini della Basilicata e in particolare dei più giovani, gli studenti che frequentano quelle scuole ad alto rischio. Ho pertanto rivolto un’interrogazione al ministro della Salute per sapere se siano disponibili i dati sulla concentrazione di radon in Basilicata, se e quali studi il ministero intenda avviare per approfondire la conoscenza del problema e soprattutto cosa il ministero intenda fare per evitare che i cittadini e i ragazzi della Basilicata restino esposti a un così grave rischio per la loro salute”, conclude il senatore De Bonis

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SANITA’. Errani (LeU): “MINISTRO GRILLO CHIARISCA VICENDA SCHEDATURA TECNICI CSS.”

“Ho presentato un’interrogazione al ministro della Salute Grillo relativa alla recente inchiesta giornalistica apparsa su La Repubblica dalla quale si apprende che il ministro avrebbe commissionato una raccolta di informazioni personali e politiche relative ai 30 componenti non di diritto del Consiglio Superiore di Sanità dimissionati il 3 dicembre scorso”.

Così il vicepresidente della commissione Sanità in Senato Vasco Errani.

“Se questo rispondesse al vero, come pare confermato dalle prime dichiarazioni del Ministro, sarebbe un atto grave e inaudito, si tratterebbe infatti di una schedatura di carattere politico di tecnici componenti di una commissione consultiva i cui criteri di nomina dovrebbero essere ispirati da ragioni di merito e prestigio scientifico e prescindere completamente dalle preferenze politiche dei soggetti, permettendo al CSS di mantenere un profilo di laicità rispetto alle maggioranze di governo e una conseguente serenità di giudizio. Avevo già presentato a inizio dicembre una interrogazione al ministro per chiedere conto delle ragioni delle dimissioni del CSS, interrogazione a cui il ministro non ha mai risposto. Da quanto emerge dalle recenti informazioni giornalistiche il quadro risulterebbe molto più grave di quanto era stato prefigurato inizialmente, il ministro ora deve chiarire l’intera vicenda, se queste informazioni abbiano influito sulla decisione di dimissionare i membri non di diritto del CSS e se le nuove nomine siano state motivate da ragioni di carattere tecnico e scientifico o di fedeltà politica al Ministro e alla sua maggioranza”.

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SANITA’, ERRANI (LEU): SCELTA GRILLO SU CSS GRAVE E IMMOTIVATA

 

“Ho presentato un’interrogazione alla ministra della Salute Grillo relativa alla sua decisione di revocare la nomina dei 30 componenti non di diritto del Consiglio Superiore di Sanità, compiendo in questo modo un atto senza alcun precedente”.

Così il vicepresidente della commissione Sanità in Senato, Vasco Errani.

“Nella nota che ha accompagnato la decisione del ministero – prosegue il senatore di LeU – questa è stata motivata con ragioni di ricambio e fiducia legando in questo modo la nomina dei membri del CSS esclusivamente ad un ruolo fiduciario col ministro e non a criteri di scientificità. Si introduce così la logica dello spoil system in un settore che dovrebbe essere ispirato al contrario a criteri oggettivi e relativi al valore tecnico e scientifico. Tra l’altro a rendere ancora più incomprensibile e inattesa la vicenda non risulta che in questi mesi il ministro abbia mai incontrato nessun membro del CSS. A dire il vero non è la prima volta che c’è tensione tra scienziati e questo governo, tuttavia ora siamo di fronte ad un atto che di fatto, senza alcuna motivazione, mette oggettivamente davanti lo spoil system agli elementi di competenza e valutazione di merito che invece sono essenziali e che vanno sempre garantiti. Ho quindi chiesto al Ministro – conclude il senatore Errani – quali siano le ragioni di merito che hanno portato a questa scelta, quali criteri ispireranno le prossime nomine e che siano garantite la massima trasparenza rispetto ai criteri oggettivi di scelta”.

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