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25 APRILE – DE PETRIS (LeU): “LA RESISTENZA HA COMBATTUTO PER UN MONDO DI PACE. NON DOBBIAMO ARRENDERCI AL RITORNO DELLA GUERRA”

“Oggi ricordiamo e festeggiamo la riconquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese, la Liberazione dall’invasore e dalla dittatura. Ma il significato della Resistenza va al di là di questo: il mondo per cui i partigiani hanno combattuto e spesso hanno sacrificato la vita è un mondo dove tensioni e conflitti si possano affrontare e risolvere senza ricorrere alle armi e alla guerra, un mondo di pace”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Oggi questo traguardo, che nel nostro continente sembrava essere stato raggiunto, pare tornato lontanissimo dopo l’invasione dell’Ucraina a opera di Putin. Ma non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo al contrario fare il possibile perché le ragioni della pace, della diplomazia e del dialogo tornino ad affermarsi. Non c’è altro modo per onorare davvero la Resistenza e raccoglierne l’eredità”, conclude la presidente De Petris.

 

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25 APRILE LIBERAZIONE DALLA CAMORRA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “PLAUSO ALLA MAGISTRATURA E ALLE FORZE DELL’ORDINE. DECAPITATI CLAN DELL’AEREA NORD DI NAPOLI”

“È il nostro 25 aprile. 77 anni fa ci siamo liberati dal nazifascismo, oggi magistratura e forze dell’ordine hanno liberato le nostre terre dall’oppressione dei clan della camorra che negli ultimi mesi hanno insanguinato l’area Nord di Napoli. Sono finiti in carcere i capi dei clan: i Monfregolo, i Mormile, i Cristiano. I clan della 167 di Arzano che a suon di bombe, di stese, di omicidi, ferimenti hanno terrorizzato i cittadini privandoli della libertà e dei diritti costituzionali. Siamo consapevoli che la sola repressione non è sufficiente. Disarmare Napoli vuol dire lavoro, scuola, ridurre le diseguaglianze, tagliare i legami della camorra con la politica, la finanza e l’economia. Oggi è cominciata la nostra Liberazione. In pochi mesi, mettendoci insieme e facendo rete, abbiamo acceso i riflettori manifestando, mobilitandoci per combattere paura e indifferenza. Come comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli andiamo avanti, c’è bisogno per l’area metropolitana di Napoli di un impegno straordinario del governo. Viva il 25 aprile! Oggi ci sentiamo tutti un po’ più liberi”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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DELEGITTIMAZIONE ANPI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “È INACCETTABILE”

“I proiettili non hanno colore, non ci sono quelli bianchi buoni e quelli neri cattivi. I proiettili portano solo morte. Certe volte, purtroppo, per difendersi vanno usati. Cosa c’è di sbagliato nel chiedere “Pace subito”? Che la destra ce l’abbia con l’Anpi è scontato, che alcuni esponenti del campo progressista la delegittimino è inaccettabile. Il nostro campo è diviso sulla resistenza Ucraina, è vero. Anch’io penso che vada sostenuta anche con le armi ma trovo insopportabile l’aggressione verbale a chi non la pensa come me. Viva l’Anpi! Pace subito!”. Lo scrive in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto in riferimento alle polemiche contro l’Anpi e il manifesto della Marcia della Pace Perugia Assisi di domani.

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SCUOLA – DE PETRIS (LeU): “LA RIFORMA PER IL RECLUTAMENTO DEI DOCENTI VA MODIFICATA”

“Il Decreto approvato dal Governo sulla Riforma per abilitazione e assunzioni docenti e incentivi di stipendio legati alla formazione presenta numerose criticità e va assolutamente corretto”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris. “Il decreto  non risolve l’annoso problema del precariato e costringe i vincitori di concorso a una condizione paradossale: sino all’entrata in vigore fissata per il primo gennaio 2025 non potranno entrare in ruolo ma, in attesa di conseguire i 30 CFU, resteranno part-time e le ore restanti saranno coperte da neolaureati. Per quanto riguarda la formazione in servizio e la carriera, la proposta va molto oltre quanto previsto dal PNRR. Vista l’importanza della formazione continua, ma considerata la delicatezza in materia salariale, si ritiene che debba essere oggetto di contrattazione sindacale. Per quanto riguarda l’aspetto della formazione c’è un avanzamento sul piano quantitativo che deve però esserci anche sul piano qualitativo. Non è opportuno che i 30/60 crediti utili al conseguimento dell’abilitazione siano erogati dalle Università Telematiche proprio per garantire una didattica attiva e laboratoriale e forse sarebbe conveniente che cominciassero dalle lauree magistrali, anziché da quelle triennali”, conclude la capogruppo di LeU.

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GIORNATA DELLA TERRA – DE PETRIS (LeU): “LA CRISI CLIMATICA E AMBIENTALE RESTA L’EMERGENZA PIU’ GRAVE”.

“Oggi, nella giornata mondiale della Terra, è necessario ricordare che l’emergenza più grave che il pianeta deve affrontare è quella della crisi climatica e ambientale. Non dobbiamo permettere che le tragiche crisi che si sono susseguite in questi anni, prima la pandemia e ora la guerra, ci facciano perdere di vista la minaccia enorme che grava sul pianeta e rischia di distruggere la vita sulla Terra”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Del resto  anche queste crisi tremende sono conseguenza dello scempio dell’ambiente. C’è la devastazione ambientale all’origine della diffusione del Covid-19 e la stessa guerra in Ucraina è in buona misura una guerra scatenata dalla Russia per il controllo delle risorse. Senza contare che la crisi energetica in cui ci troviamo oggi sarebbe infinitamente meno grave se avessimo proceduto con rapidità e drasticità sulla via della riconversione energetica e del passaggio alle rinnovabili. Non dobbiamo nasconderci che proprio la crisi energetica implica un rischio grave di ritorno indietro e ulteriore rallentamento verso l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni. Non possiamo e non dobbiamo permetterlo: salvare la vita sulla Terra è la prima emergenza e il primo dovere di tutti noi”.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “GRAVE E SBAGLIATO COSTRUIRE UN INCENERITORE GIGANTESCO A ROMA”

“La decisione, annunciata dal sindaco di Roma Gualtieri, di costruire un gigantesco inceneritore di rifiuti indifferenziati nella Capitale è grave e sbagliata. Abbiamo già presentato un’interrogazione e riteniamo che questa decisione debba essere riconsiderata”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“L’inceneritore dovrebbe trattare 600mila tonnellate di rifiuti l’anno: il più grande d’Italia. Come si può pensare di costruire un inceneritore di questa portata senza impatti sull’ambiente e senza gravi danni per la salute dei cittadini? Esiste un ventaglio di strumenti che Roma non ha ancora sperimentato: raccolta porta a porta per tutte le utenze domestiche, multimodalità, tariffe puntuali, costruzione di nuove isole eco-logiche e biodigestori per l’organico. La priorità è dunque sperimentare subito questi strumenti al massimo delle loro potenzialità. Non esistono scorciatoie o incantesimi. Le scelte che appiano facili comportano costi molto alti per i cittadini in tema di salute e qualità dell’ambiente. Quel che serve a Roma, come richiesto dai consiglieri Luparelli e Cicculli di Sinistra Civica Ecologista e Bonessio di Europa Verde, è invece un piano dettagliato e complessivo di gestione dei rifiuti su cui aprire un audit pubblico, in grado di coinvolgere territori e comunità”, conclude la capogruppo di LeU..

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DEF – DE PETRIS (LeU): “FONDI INSUFFICIENTI PER FRONTEGGIARE LA CRISI. SERVONO UNO SCOSTAMENTO DI BILANCIO E L’AUMENTO DELLA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI”

“È evidente che i fondi previsti dal Def, pur essendo un passo nella giusta direzione, non bastano per sostenere famiglie e imprese che, già provate dalla crisi innescata dalla pandemia, si trovano ora a dover fronteggiare rincari esorbitanti del prezzo dell’energia, inflazione crescente e penuria di materie prime. Il primo dovere del governo e del Parlamento è garantire a quelle famiglie e a quelle imprese tutto il ristoro possibile, senza perdere di vista le sfide del Pnrr e della riconversione ecologica che è quella più decisiva”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Se per vincere questa difficile sfida serve un sostanzioso scostamento di bilancio, come sarà certamente necessario, va fatto senza esitare e rapidamente. Perdere tempo ne ridurrebbe sensibilmente gli effetti positivi. Non dobbiamo però limitarci a questo: in una situazione così critica è necessario che chi grazie ai rincari ha realizzato enormi profitti extra, aumenti il contributo per attutire gli effetti della crisi sul grosso della popolazione, passando dall’attuale prelievo del 10% sugli extraprofitti al 25%, ed è anche questa una decisione che va presa subito”, conclude la presidente De Petris.

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ENERGIA – DE PETRIS (LEU): “LA STRADA GIUSTA NON È PASSARE DA UN DITTATORE ALL’ALTRO, DA PUTIN AD AL SISI”

“Passare da un dittatore all’altro non è certo la via giusta per raggiungere l’indipendenza energetica. Da un lato affermiamo di voler difendere i valori di libertà e democrazia contro il dittatore Putin, dall’altro ci rivolgiamo, per sostituirlo, al dittatore Al-Sisi. Oltretutto, proprio nel giorno in cui l’Egitto conferma, ancora una volta, la sua sprezzante volontà di negare verità e giustizia sull’assassinio di Giulio Regeni”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Peraltro la strada che stiamo seguendo si limita a diversificare e moltiplicare le fonti dalle quali dipendiamo per l’energia e non porta all’indipendenza energetica, che può essere perseguita e conquistata in un modo solo: accelerando con uno sforzo straordinario il passaggio alle rinnovabili. È quella la sola energia pulita in tutti i sensi: non inquina, non distrugge l’ambiente e non ha le mani sporche di sangue”, conclude la capogruppo di LeU.

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SALVAMARE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “LE MODIFICHE RIVELANO LE CONTRADDIZIONI DEL GOVERNO”

“Alcune modifiche al ddl Salvamare rivelano tutte le contraddizioni del governo, sempre pronto solo a parole a difendere il mare ma nei fatti deciso sulla cancellazione di norme di buon senso, come ad esempio l’articolo 12 relativo alle diciture per l’etichettatura dei prodotti tessili o di abbigliamento che rilasciano microfibre in plastica”. Lo fa sapere in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, che al Senato è relatrice del ddl Salvamare. “La cancellazione in un’altra Camera di un articolo introdotto dal relatore del testo è una circostanza contestabile sia nel merito che nel metodo, anche io a questo punto avrei potuto proporre a Palazzo Madama la cancellazione dell’articolo 5 promosso dal relatore alla Camera, vista la norma assolutamente devastante per la posidonia. La cancellazione dell’articolo 12 è inoltre non condivisibile a fronte della ‘Strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari’, adottata dalla Commissione a fine marzo, che tra le misure da attuare prevede proprio l’introduzione di un’etichetta digitale per i prodotti tessili che possa descrivere chiaramente la composizione fibrosa e indicare eventuali parti non tessili di origine animale. Il Governo ha rinunciato a centrare l’obiettivo originario del Salvamare, che era anche quello di poter contribuire a diffondere una maggiore sensibilità sul mare; l’emendamento infatti, specificando in etichetta il lavaggio da osservare per determinati tessuti, avrebbe influito nel breve periodo sulle nostre pratiche quotidiane, prevenendo il problema del mare sporco e delle plastiche”.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LA DECISIONE DEL GOVERNO DI COSTRUIRE BASI MILITARE NEL PARCO DI MIGLIARINO È GRAVE E ASSURDA. DEVE ESSERE RIVISTA”

“La decisione assunta dal governo, con il dl del 23 marzo scorso, di costruire una base militare all’interno del parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, destinata a ospitare reparti del reggimento paracadutisti ‘Tuscania’ e del Centro Cinofili Pisa utilizzando i fondi del Pnrr, desta perplessità immense”, afferma la capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris. “L’area è soggetta a vincoli ambientali e paesaggistici stringenti, ospita zone agricole sia ‘di sviluppo’ che ‘di recupero ambientale’ per le quali non sarebbero ammesse variazioni nella destinazione d’uso e l’intera rete infrastrutturale, date le dimensioni del progetto pari alla metà dell’intero centro storico di Pisa, rischia di essere gravemente compromessa. Il progetto, essendo stato definito ‘opera destinata alla difesa nazionale’, si avvarrà però delle misure di semplificazione procedurale decise nel maggio scorso. Così non sarà soggetto alle verifiche che sarebbero invece necessarie e potrà ignorare ogni vincolo. Ho pertanto presentato un’interrogazione rivolta al presidente del Consiglio e al ministro della Difesa per chiedere che il progetto venga complessivamente rivalutato senza applicazione delle misure di semplificazione e che non venga incluso nelle opere del Pnrr, che non è e non deve essere adoperato per finanziare strutture militari nel nostro Paese”, conclude la capogruppo di LeU.

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