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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “DRAGHI HA RAGIONE. BISOGNA RECUPERARE IL RITARDO ENORME O LE CONSEGUENZE SARANNO PIU’ TRAGICHE DELLA PANDEMIA”

“Il presidente Draghi purtroppo ha perfettamente ragione. Nella lotta contro il cambiamento climatico siamo drammaticamente in ritardo su tutti i fronti: passaggio alle rinnovabili, taglio delle emissioni, riconversione ecologica. Le conseguenze, se non riusciremo a recuperare questo ritardo saranno tragiche, molto peggiori della pandemia che stiamo vivendo”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Questa consapevolezza deve spronarci. L’Italia e l’Europa devono fare subito quel che si sono impegnate a fare, accelerare drasticamente i tempi della riconversione e del taglio delle emissioni. Dobbiamo sapere che non c’è più tempo. E non c’è neppure alternativa”, conclude la presidente De Petris.

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GREEN PASS – DE PETRIS (LeU): “L’OBBLIGO È UNA MISURA INDISPENSABILE CHE GARANTISCE E NON LIMITA LE LIBERTA'”

 

 

 

“L’obbligo di Green Pass per i lavoratori, che naturalmente deve essere esteso anche ai parlamentari e a tutti i rappresentanti delle istituzioni, è una scelta giusta e indispensabile. Non c’è altra strada per garantire quanto più possibile la sicurezza di tutti, per evitare il rischio esiziale di nuove chiusure ma anche per non dover ricorrere a una misura estrema come l’obbligo vaccinale”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Credo che sia doveroso chiarire che le accuse di limitare arbitrariamente le libertà rivolte al governo e allo strumento del Green Pass sono non solo infondate ma anche fuorvianti. Il Green Pass è e vuole essere una garanzia di libertà, sia pure nel contesto nel quale ci troviamo e che impone misure di fronteggiamento del virus serie, efficaci e tempestive”, conclude la capogruppo De Petris.

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AMBIENTE – LA MURA: “PER IL GOVERNO SONO PIÙ IMPORTANTI LE TRIVELLE DELLA TUTELA DEL MARE”

“Il Governo, e in particolare il ministro della transizione ecologica Cingolani, nei suoi piani dà priorità alle trivelle invece di dare il giusto spazio alla tutela del mare. Non c’è alcuno schema logico nei piani che stanno seguendo, e se invece uno schema c’è, mira a distruggere gli ecosistemi marini per regalare i nostri tesori naturali ai petrolieri”, così la senatrice e oceanografa Virginia La Mura (SI).

“Sono mesi che insisto sull’urgenza di approvare i piani di gestione dello spazio marittimo (MPS), che servono in sostanza a regolare e dividere in aree a loro destinate tutte le attività al mare, quali, ad esempio, la balneazione, il turismo, i trasporti, la produzione di energia, la pesca, l’acquacoltura, promuovendone la coesistenza e la prosperità, e mantenendo un buono stato ecologico delle acque marine e dei fondali. Il MIT (attuale MIMS) avrebbe dovuto approvare tali piani entro il 31 marzo 2021, e, invece, ad oggi non risulta neppure avviato il procedimento di valutazione ambientale strategica. Il mese scorso ho depositato un’interrogazione, rivolta anche al Ministro Cingolani, per chiedere conto di questo ritardo, senza, tuttavia, avere risposta. Sembrerebbe che si voglia ritardare la pianificazione dello spazio marittimo (MPS), che individuerebbe anche gli spazi da riservare alla natura proteggendoli, a favore delle sole attività di estrazione di petrolio e gas, e del potenziamento delle rinnovabili offshore, in violazione degli obiettivi della Marine Strategy e del principio di “non arrecare danno significativo” (DNSH). Del resto, oggi abbiamo una conferma di ciò che avevo già denunciato durante la redazione del PNRR. E infatti uniche priorità del Ministero della transizione ecologica sono il Piano che definisce le aree idonee per le trivellazioni, il cui nome “Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee” (PiTESAI) confonde e nasconde la verità sulle trivelle, e l’Atto Governo 292 sulle rinnovabili (decreto FER II), che consentirà l’utilizzo delle piattaforme petrolifere in disuso e dei porti per l’installazione degli impianti offshore per la produzione di energia rinnovabile, a valle delle semplificazioni introdotte dal decreto Semplificazioni (DL 77/2021) in materia ambientale. Nel frattempo il “Governo dei migliori”, con il decreto FER II, ha spostato l’approvazione dei piani di gestione dello spazio marittimo intorno a giugno 2022, rimandando ulteriormente il rilancio dell’economia del mare e dei nostri 8500 km di costa, e, con il PiTESAI che invece sarà approvato a giorni, sta agevolando ancora una volta la lobby dei petrolieri. Infatti il PiTESAI consentirà di estrarre gas e petrolio, con nuove concessioni, anche lungo la fascia costiera e nelle aree protette e aprirà la strada anche allo stoccaggio di CO2 nei pozzi esauriti. La Strategia dell’UE per la biodiversità prevede entro il 2030 di ampliare le aree protette di almeno il 30% sia a terra che a mare. Ciò significa che bisogna considerare anche le aree che io definisco aree potenzialmente protette, ossia le aree che attualmente non sono giuridicamente protette, ma che, data la valenza ecologica, dovranno essere protette per conseguire l’obiettivo europeo del 30%. È ciò che dice anche la Commissione VIA-VAS che in tema di criteri ambientali, precisa che questi devono essere intesi come dinamici e adattivi per avere la possibilità, ogni volta che si individuano nuove aree ad elevato valore ecologico, di escluderle dallo sfruttamento economico. Il PiTESAI non ha recepito la sostanza di questa raccomandazione: di dare più spazio alla Natura! Se il Governo permette di trivellare ovunque non ci saranno più aree marine da proteggere, viceversa solo dopo aver individuato queste ultime è eventualmente possibile definire dove trivellare senza arrecare danni agli ecosistemi marini. Ma ognuno ha le sue priorità, quella del ministro Cingolani evidentemente è aiutare i petrolieri”.

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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “LE CHIACCHIERE DI SALVINI SUL NUCLEARE SONO SOLO UNA PERDITA DI TEMPO. IL GOVERNO DEVE INTERVENIRE SULLE BOLLETTE TAGLIANDO GLI ONERI SLEGATI DAI COSTI DELL’ ENERGIA”

“Conte ha fatto benissimo a voler incontrare Draghi per mettere fine una volta per tutte alle chiacchiere in libertà di Salvini sul ritorno al nucleare. Quelle chiacchiere non hanno alcun senso concreto ma fanno lo stesso danno, perché distolgono l’attenzione e fanno perdere tempo”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Ben più serio è il tema dell’aumento letteralmente inaudito delle bollette, che dimostra come la massima urgenza sia oggi premere l’acceleratore a tavoletta sulla riconversione alle energie rinnovabili. Non c’è altra strada, in prospettiva, per tenere sotto controllo il costo dell’energia ed evitare di rimanere esposti alle fluttuazioni del mercato. Oggi paghiamo proprio il ritardo dell’Italia e dell’Europa nel passaggio alle rinnovabili. Tuttavia non è pensabile che un aumento di questo genere ricada sulle spalle dei cittadini e delle aziende. L’aumento del costo del gas è reale ma non bisogna dimenticare che il costo dell’energia ha un peso relativo sulle bollette. Dunque, in un frangente simile, il dovere del governo è tagliare i costi delle altre voci, per evitare di creare grandi difficoltà alla popolazione, e accelerare sulla transizione energetica, unica via per evitare di trovarsi sempre più spesso in situazioni come questa”, conclude la capogruppo di LeU.

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TK AST – ERRANI: “IL GOVERNO CONVOCHI LE PARTI”

“Ho presentato oggi un’interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro per lo Sviluppo Economico in merito alla situazione degli stabilimenti della TK AST di Terni. Da diversi anni infatti l’azienda vive momenti alterni ed è in corso una procedura di vendita di cui non sono ancora chiari i contorni” così il senatore di Articolo Uno Vasco Errani. “La produzione siderurgica è un asset strategico per il nostro Paese, e un indebolimento della sua produzione causerebbe un danno enorme non solo per l’economia ternana e umbra ma anche per il posizionamento italiano nel mercato internazionale. Preoccupa in tutto questo lo scarso coinvolgimento delle parti sociali nelle procedure in corso. Per questi motivi, ho chiesto al ministro di convocare al più presto un tavolo ministeriale con azienda e parti sociali per garantire la continuità di una produzione strategica come quella delle acciaierie ternane e verificare l’accordo ponte e gli sviluppi della fase 1 e poi della fase 2 della vendita e al governo di chiarire quale sia posizione nel merito della produzione strategica degli acciai speciali e quali iniziative intenda mettere in campo, anche in sede europea, per il loro sviluppo.” Conclude il senatore Errani.

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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “I RINCARI SONO UNA CONSEGUENZA DEI RITARDI NEL PASSAGGIO ALLE ENERGIE RINNOVABILI. È URGENTE ACCELERARE TRANSIZIONE VERDE”

“Il ministro Cingolani, nell’annuncio/spiegazione dell’aumento delle bollette di luce e gas del 40% a causa dell’aumento del gas sui mercati internazionali e dei costi della produzione di CO2 , ha perso l’occasione di far comprendere quanto sia necessario e urgente accelerare sulla transizione energetica Green”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

Il ritardo sulle rinnovabili che abbiamo accumulato rende più pesante la dipendenza dal gas, ergo bisogna correre sulle rinnovabili e smetterla di continuare a supportare in tutti modi il gas, fissando tappe precise per la riduzione del suo utilizzo. L’altra voce che pesa sull’aumento sono i costi per la CO2: i cittadini pagano perché non si riducono in modo significativo e secondo gli obiettivi sottoscritti le emissioni climalteranti. Ancor di più, quindi, è fondamentale per il nostro Paese e per l’Europa investire massicciamente senza indugio alcuno nelle fonti energetiche rinnovabili e accelerare sulla transizione verde e nella lotta ai cambiamenti climatici”, conclude la capogruppo di LeU.

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SCUOLA – DE PETRIS (LEU): “LA SITUAZIONE È ANCORA IN BILICO, LA VACCINAZIONE È L’ARMA PIU’ EFFICACE MA DA SOLA NON BASTA”

“Gli studenti tornano oggi a scuola in una situazione che è ancora in bilico. Evitare un nuovo anno di didattica a distanza è un imperativo assoluto ma è anche una sfida che potremo vincere solo con uno sforzo comune su diversi fronti. La vaccinazione di tutti è l’arma più efficace di cui disponiamo e il ricorso al Green Pass obbligatorio era un passo necessario nelle scuole, come lo sarà nei luoghi di lavoro. Ma la vaccinazione da sola non basta”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Bisogna infatti lanciare subito un grande campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta a genitori e studenti per garantire anche il rispetto delle regole di sicurezza soprattutto nei contatti con le persone più fragili per condizioni di salute o per età. Solo sommando campagna di vaccinazione e coinvolgimento diretto dei ragazzi, oltre che dei genitori, riusciremo a vincere questa sfida fondamentale non solo per i giovani ma per l’intero Paese”.

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OMICIDIO TORRE ANNUNZIATA – RUOTOLO: “EMERGENZA NAZIONALE, LO STATO REAGISCA”

“A Torre Annunziata c’è una guerra di camorra. Un nuovo raid armato ad ora di pranzo, davanti a una chiesa. La vittima dell’agguato, un pregiudicato, è morta in ospedale. Torre Annunziata è ostaggio dei clan in guerra tra loro per il predominio degli affari illeciti. È una città morente. In pieno giorno si spara per strada e tutti sono in pericolo di vita. Non c’è più tempo da perdere. Si è fin troppo sottovalutata la situazione. Dobbiamo disarmare Torre Annunziata. Lo Stato deve fare lo Stato. La società civile deve far sentire la propria voce. Chi resta indifferente è complice dei clan. Fortapàsc non l’abbiamo ancora sconfitto. Domani mattina alle ore 10 a Villa Parnaso con Paolo Siani e i familiari delle vittime innocenti della camorra saremo insieme al comitato di liberazione dalla camorra per ricordare, davanti alla panchina della libertà di stampa, Giancarlo Siani. Siamo stanchi di una città dove i diritti sono negati. Poi una delegazione incontrerà il prefetto di Napoli. Insieme per battere camorra e malaffare”. Lo afferma il senatore Sandro Ruotolo del gruppo Misto.

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RIFORMA GIUSTIZIA – LA MURA, NUGNES, SARLI, FATTORI: “LE CONDANNE PER DISASTRO AMBIENTALE A RISCHIO”

“Con la riforma della giustizia i criminali che avvelenano l’ambiente non saranno puniti! Una criticità dell’attuale testo che è inammissibile e che rischia di rendere vani i seppur pochi passi in avanti fatti finora dalla normativa relativa al disastro ambientale”, così le parlamentari Virginia La Mura (SI), Paola Nugnes (SI), Elena Fattori (SI) e Doriana Sarli (Misto).
“Infatti la riforma prevede tempi massimi per i processi d’appello (2 anni) e Cassazione (1 anno) con la possibilità di proroga (in appello di un anno, e in Cassazione di sei mesi) solo per alcuni reati gravi o processi particolarmente complessi. In caso di mancato rispetto dei termini, scatta l’improcedibilità e quindi il processo non andrà più avanti.
Tra i reati gravi vengono elencati quelli per terrorismo, eversione dell’ordinamento costituzionale, associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, violenza sessuale aggravata e traffico di stupefacenti.
Esclusi da suddetto elenco i reati ambientali che, come la storia italiana dimostra, necessitano di processi giudiziari lunghi e molto complessi. Nello specifico, abbiamo presentato prima alla Camera e ora al Senato, un ordine del giorno che impegna il Governo ad assicurare la proroga del termine del giudizio senza limiti di tempo per il reato di disastro ambientale, introdotto nel 2015 e previsto dall’art. 452 quater del Codice penale. La riforma Cartabia rischia di rendere del tutto inutile tale norma e di regalare l’impunità a chi distrugge territori avvelenando chi li abita. Va infatti ricordato che l’inquinamento ambientale non si ferma con l’avvio del processo come avviene ad esempio con i delitti che sono circoscritti nel tempo ed è quindi giusto non fissare limiti di tempo per i relativi processi”.

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