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SCUOLA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “CON LA CHIUSURA DELLE MENSE SCOLASTICHE CI SONO CONSEGUENZE ECONOMICHE E OCCUPAZIONALI PER LE IMPRESE AGRICOLE FORNITRICI E PER IL COMPARTO RISTORAZIONE”

“L’improvvisa sospensione delle attività didattiche dal 5 marzo 2020, a causa del diffondersi dell’epidemia da Coronavirus, ha avuto serie ripercussione anche sulle imprese agricole fornitrici di prodotti ortofrutticoli e su tutto il comparto della ristorazione per la mancata somministrazione dei pasti, con serie conseguenze anche in termini occupazionali”. Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, che ha presentato in merito un’interrogazione ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’istruzione. “La decretazione della chiusura delle scuole ha anche interrotto il programma “Frutta e verdura nelle scuole”, determinando l’annullamento degli ordinativi. Per questo chiedo informazioni dettagliate alle Ministre Bellanova e Azzolina circa le conseguenze di tale interruzione, specie in relazione ai fornitori, aggiudicatari del servizio. In particolare se sia stato interrotto anche il pagamento del servizio, trattandosi di fornitura di merce deperibile. Inoltre, vorrei sapere  se si sia stato almeno ipotizzato di dirottare il prodotto già commissionato, per esempio, ad organizzazioni caritatevoli, ma in questo caso con un minore aggravio sia delle spese di trasporto che delle spese legate alle misure di accompagnamento. Il programma “Frutta e verdura nelle scuole”, promosso e finanziato dall’Unione europea deve conservare il suo scopo originario, ossia l’educazione alimentare nella scuola primaria”. Ha concluso De Bonis. 

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PORTO DI TARANTO – DE BONIS (MISTO): “IL PORTO DI TARANTO NON SIA SVENDUTO AI CINESI. IL GOVERNO CHIARISCA SUBITO”

“Il Governo fornisca subito maggiori informazioni circa la notizia di un presunto ‘Piano Grillino’ per svendere il porto di Taranto alla Cina”.
Lo chiede  il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto in un’interrogazione ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico e degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
“Il porto di Taranto è uno degli asset più importanti e strategici per l’ingresso e l’uscita delle merci in Europa e sarebbe davvero grave se fossero, così come sembra da notizie di stampa, iniziate le grandi manovre per un investimento da parte della società cinese denominata Ferretti Group proprio nell’area “ex Belleli” dello scalo Pugliese.
Piuttosto servirebbero misure volte allo sviluppo del porto jonico attraverso l’incremento delle infrastrutture che migliorino e favoriscano la crescita del territorio. Per rilanciare la regione bisogna rilanciare l’impresa, l’agricoltura con tutti i suoi settori ed avere un sistema di infrastrutture per rendere più competitivo il territorio.
È insensato puntare su questo progetto di insediamento produttivo nell’ambito della cantieristica nautica, anche alla luce della collocazione atlantica dell’Italia sul piano internazionale e della presenza di una base NATO strategica nella città di Taranto.
Cedere le nostre ricchezze agli stranieri, soprattutto in questo particolare momento sarebbe davvero un atto gravissimo e ingiustificabile da parte del governo Conte”.

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FCA – DE PETRIS (LeU): “FCA DEVE CHIARIRE COME INVESTIREBBE IL PRESTITO GARANTITO DALLO STATO E RINUNCIARE AI MAXIDIVIDENDI PER IL 2021”

La questione del prestito con garanzia dello Stato italiano chiesto da Fca Italia deve essere affrontata senza pregiudizi ideologici ma anche senza alcun condizionamento e senza alcuna soggezione nei confronti di Fca. La linea di credito chiesta da Fca Italia serve a pagare i debiti dell’azienda nei confronti dei fornitori, non ad anticipare liquidità ai fornitori stessi. La richiesta di accedere a una linea di credito a tassi agevolati serve inoltre a garantire la distribuzione del maxidividendo di 5,5 mld previsto per il 2021, con la fusione tra Fiat-Chrysler e la francese Psa”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

E’ pertanto necessario che Fca chiarisca nel dettaglio come intenderebbe usare il prestito garantito dallo Stato italiano e quali investimenti ha in programma. Allo stesso tempo dovrebbe essere acclarato che il prestito di 6,3 mld non serva a garantire il maxidividendo, anche sospendolo per tutta la durata del finanziamento. Sarebbe davvero paradossale se uno Stato che si trova in gravissime difficoltà come quello italiano dovesse garantire un prestito per assicurare agli azionisti della capogruppo la possibilità di incassare un enorme maxidividendo”.

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FASE 2 – DE PETRIS (LeU): “LE DIFFICOLTA’ NELLA RIPARTENZA INDICANO LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE. L’ACCORDO FRANCO-TEDESCO E’ UN PASSO AVANTI MA GLI AIUTI SERVONO IN TEMPI BREVI”

Le enormi difficoltà che incontrano commercianti, esercenti e operatori del turismo nella ripartenza sono un segnale d’allarme molto grave. Non possiamo sottovalutarlo altrimenti la ricostruzione e il rilancio diventeranno chimere. Bisogna rimettere in moto l’economia del Paese e per questo saranno obbligatori nuovi sforzi e nuovi interventi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Il sostegno dell’Unione europea è fondamentale. L’accordo franco-tedesco sul Recovery Fund è un segnale confortante, anche se dobbiamo sapere che i 500 mld ipotizzati non basterebbero a far ripartire l’Europa e l’Italia. Ma soprattutto è essenziale che questi fondi arrivino tempestivamente. Proprio le difficoltà che incontrano moltissimi esercizi nella ripartenza indicano che l’Italia non può aspettare i tempi abitualmente lunghi delle decisioni europee. Per essere utili gli aiuti devono arrivare subito”, conclude la presidente De Petris.

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FASE 2- DE PETRIS (LeU): “LE LINEE GUIDA SONO ADEGUATE A RIPARTIRE SENZA AZZARDI. SONO INIMMAGINABILI GLI AIUTI ITALIANI ALLE AZIENDE CON SEDE LEGALE E FISCALE IN ALTRI PAESI”

Le linee guida predisposte dal governo sono adeguate alla necessità del Paese di ripartire senza però abbassare la guardia, con prudenza e senza azzardi. Particolarmente importante è l’equilibrio positivo raggiunto nel rapporto, delicato e importantissimo, tra governo centrale e amministrazioni regionali. Solo lo sforzo comune e coordinato di tutti può dare la spinta necessaria a un Paese che è pronto a ripartire con il senso di responsabilità che ha già dimostrato di avere”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Il presidente Conte ha anche fatto molto bene a chiarire che nell’Unione europea bisognerà risolvere il problema dei Paesi che fanno dumping fiscale. Ma proprio per questo è inimmaginabile che gli aiuti dello Stato italiano vadano a quelle aziende che si avvantaggiano di quel dumping e non hanno le sedi fiscale e legale in Italia”.

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MARGHERA – DE PETRIS (LeU): “ALLA 3V SIGMA UN DISASTRO ANNUNCIATO. LE RESPONSABILITA’ VANNO ACCERTATE, PRESENTEREMO UN’INTERROGAZIONE”

Ci sono disastri imprevedibili, come il Covid-19, e ce ne sono altri facilmente prevedibili, anzi previsti. L’incendio di oggi allo stabilimento chimico  3V Sigma di Porto Marghera è uno di questi. L’insicurezza dello stabilimento era nota ed era stata denunciata già da lungo tempo. Gli operai avevano protestato e scioperato, ma gli impianti non erano stati messi in sicurezza sino al disastro di oggi. Sono state messe così consapevolmente a rischio le vite dei lavoratori e la sorte di un ambiente che già versa in condizioni difficilissime”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Quel che è successo oggi a Marghera è gravissimo. Le responsabilità devono essere immediatamente acclarate. Non si può continuare a giocare con la vita dei lavoratori e con la salvezza dell’ambiente. Presenteremo subito un’interrogazione per capire perché, nonostante gli avvertimenti, la 3V Sigma non sia stata messa in sicurezza e perché siano accertate le responsabilità di questo disastro”.

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AGRICOLTURA – DE BONIS (MISTO): “L’ARRIVO DEL GRANO ESTERO CON GLIFOSATO, E’ NOCIVO PER LA SALUTE E PER L’ECONOMIA”

“L’indisturbato arrivo nel porto di Bari di navi estere, soprattutto provenienti dal Canada, cariche di grano duro destinato alle grandi industrie alimentari, è molto preoccupante per almeno due motivi: economico e sanitario. Infatti, il grano estero oltre a deprimere il prezzo del mercato alla vigilia del raccolto nazionale, sembrerebbe anche molto pericoloso per la salute pubblica.  Infatti, a seguito delle analisi effettuate sulle paste e sulla semola, negli ultimi anni, da varie associazioni private, è emersa la presenza di residui tossici (glifosato, DON e metalli pesanti), sostanze  dannose per la salute”. 

Lo scrive il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto in un’interrogazione rivolta ai Ministri Bellanova e Speranza, sottoscritta anche dai senatori Martelli, Ciampolillo, De Falco, Buccarella, Nugnes, Bonetti, Saccone, Leonardo e Papatheu, in cui ricorda di avere già presentato quattro atti di sindacato ispettivo riguardanti l’importazione di grani esteri e di non aver mai ricevuto risposta. 

“Nella comunità scientifica sono sempre più fondati i sospetti che il glifosato sia tra le cause probabili del morbo di Parkinson, inoltre  glifosato e Don sono potenti immunodepressivi che espongono più facilmente al rischio del COVID-19. Nel silenzio colpevole delle due grandi autorità pubbliche al di qua e al di là dell’Oceano (EPA ed EFSA sembrano del tutto cieche di fronte alle pesanti ombre sul pesticida più usato nella storia dell’umanità) gli indizi assumono la forma di prove”. 

 Il senatore De Bonis, che incaricherà i laboratori accreditati per verificare la qualità di queste derrate attraverso l’analisi della pasta ed ha  già interessato gli uffici della Commissione europea per violazione del principio di precauzione, ha anche incaricato il proprio staff legale per redigere l’ennesimo esposto in merito, ai sensi dell’articolo 444 del codice penale, che fa espresso divieto di somministrare cibo nocivo. De Bonis chiederà inoltre alla Procura di Bari di indagare. 

Per tutti questi motivi, ha chiesto  

ai Ministri dell’Agricoltura e della Salute “se non ritengano che i grani esteri, provenienti da aree dove il clima impone l’impiego di glifosato, debbano essere assoggettati al principio di precauzione comunitario previsto dal regolamento UE n. 2016/1313, recepito dal decreto del Ministero della salute del 9 agosto 2016, ma mai applicato con apposte circolari dai dirigenti degli uffici periferici USMAF;

se non ritengano indispensabile far disporre immediati ed adeguati controlli in ossequio alla citata normativa comunitaria e nazionale, che vieta l’utilizzo di glifosato, prelevando i campioni da ogni stiva, affidandole a laboratori accreditati e rendendo noti gli esiti delle analisi e del monitoraggio;

se e quali iniziative intendano assumere al fine di scoraggiare l’acquisto e l’utilizzo di grani esteri che vengono miscelati con il grano duro nazionale, di ottima qualità, falsando le quotazioni del mercato italiano, come ha dimostrato la sentenza del TAR Puglia n. 1200/2019 del 16 settembre 2019 e costringendo gli agricoltori italiani ad abbandonare la coltivazione e produzione di grano”. 

“I cittadini meritano rispetto e tale rispetto parte anche dal divieto di fare arrivare sulle tavole degli italiani cibo contaminato e nocivo alla loro salute”.

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DL CURA ITALIA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “IL GOVERNO RISOLVA SUBITO I RALLENTAMENTI E GLI OSTACOLI ALLE MISURE DI SOSTEGNO. GRAVE IL COMPORTAMENTO DELLE BANCHE SULLE GARANZIE DEI PRESTITI PREGRESSI”

“Nel decreto cosiddetto “Cura Italia” sono state previste, oltre alle misure per il settore sanitario, anche misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese connesse all’emergenza epidemiologica COVID-19, una serie di aiuti da concedere come bonus e prestiti e misure di cassa integrazione in deroga. Tali misure, però, al momento dell’effettiva erogazione, hanno subito dei rallentamenti sia per l’ormai nota macchina burocratica, sia per altri ostacoli di varia natura”. Lo ha dichiarato il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis che ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze di sapere “quali siano le effettive ragioni che hanno ostacolato il buon fine delle richieste delle misure di sostegno degli aventi diritto”.
“Non stiamo tutti sulla stessa barca, alcuni si trovano in uno stato di maggiore sofferenza di altri per cui il Governo deve fare presto. Servono iniziative urgenti allo scopo di considerare valide le domande prodotte, pur nel rispetto delle prassi previste, ma rigettate. Vorrei sapere dai ministri Catalfo e Gualtieri se non ritengano assolutamente grave il comportamento delle banche, di assicurarsi la garanzia dello Stato anche sui prestiti pregressi”.
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DL RILANCIO – DE PETRIS (LeU): “PASSI AVANTI IMPORTANTI MA DEVE ESSERE MIGLIORATO IN PARLAMENTO”

Il decreto varato oggi rappresenta uno sforzo senza precedenti e registra passi avanti reali su molti fronti. E’ fondamentale che ci si faccia carico del passare dalle parole ai fatti con nuove regole per snellire l’erogazione degli stanziamenti. La rapidità in questo caso non è un elemento aggiuntivo. E’ fondamentale e di vitale importanza”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, capogruppo di LeU.

Riteniamo tuttavia che sarebbe stato necessario un maggiore equilibrio. Il taglio dell’Irap andrà a vantaggio anche delle aziende che non sono state colpite dalla crisi sanitaria. Il contributo di 600 euro continuerà a essere elargito anche a chi non ne avrebbe alcun bisogno. A fronte di questo privilegio il sostegno ai più poveri è molto insufficiente e deve essere irrobustito. Le regolarizzazioni sono a loro volta un passo nella giusta direzione ma ancora insufficiente. Bisogna affrontare il nodo degli invisibili, trascurati anche da questo decreto e condannati quindi a forme di lavoro nero che sconfinano nel neoschiavismo. Il dl deve essere migliorato in Parlamento. Daremo il nostro contributo con emendamenti che riguarderanno proprio questo squilibrio, per farci carico delle esigenze vitali dei più svantaggiati, che ancora non ricevono sufficiente sostegno. La decisione di non lasciare solo nessuno significa questo”, conclude la presidente De Petris.

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DONNE – DE PETRIS (LeU): “L’EMERGENZA NON BASTA. SERVE UNA STRATEGIA DI LUNGO PERIODO”

“E’ evidente che nella formazione delle task forces, strumento comunque discutibile perché si sostituisce troppo spesso al Parlamento, ci sono stati grossi problemi nella composizione di genere. Ma io credo che il problema sia ben più vasto. In questa crisi non siamo affatto tutti uguali e il peso maggiore lo stanno portando le donne. Sono le donne a essere più penalizzate, con tutto il lavoro di cura a carico sommato alle loro attività di lavoro. E dalla crisi le donne rischiano di uscire peggio di chiunque altro”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, commentando la mozione appena approvata al Senato.

“Bisogna dunque non limitarsi all’emergenza ma mettere in campo una strategia d lungo periodo per il lavoro femminile e per la valorizzazione delle competenze delle donne. Con la mozione approvata oggi lo si può iniziare a fare. Misure come il bonus baby sitter sono utili e necessarie. Ma se vogliamo che il Paese venga ricostruito bisogna andare ben oltre. C’è e ci sarà bisogno della competenza delle donne. Senza l’intelligenza e l’energia delle donne, l’Italia non ce la farà”

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