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DISCRIMINAZIONE PER LA PALLAVOLISTA IN GRAVIDANZA – DRAGO (GRUPPO MISTO): “LA POLITICA DEVE REMARE UNITA PER SALVAGUARDARE LA MATERNITA’: IGNOBILE LA COSTRIZIONE DELLA SCELTA TRA LAVORO E GRAVIDANZA”

“La vicenda di Lara Lugli, la pallavolista che ha denunciato sui social la rescissione del suo contratto dopo che ha annunciato la sua gravidanza, offre un importante spunto di riflessione sottovalutato dalla politica: l’assurdità, per le donne, di dover essere ancora costrette a scegliere tra maternità e lavoro e la mancata tutela che esse hanno”.

Esordisce così la senatrice del gruppo Misto Tiziana Drago in merito al problema dell’inverno demografico italiano e delle problematiche affrontate dalle madri italiane.

“La questione è profondamente culturale, di “forma mentis”: decidere di mettere al mondo un bambino viene vissuto come un fatto solamente privato. Dovremmo operare un allargamento dello spettro visuale; occorre “educare”, in primis i legislatori, ad attuare scelte di politica economica che non prescindano dal ritenere ogni nascituro una risorsa relazionale, economica, sociale, sociologica, pedagogica, politica, lavorativa. Il progetto a cui sto lavorando mira proprio ad incrementare la natalità, in maniera strutturale. Erroneamente si ritiene che la crisi economica sia il motivo fondante del dramma demografico in corso in Italia ed in Europa: non è così. Dobbiamo iniziare a tutelare realmente le donne salvaguardandole in caso di gravidanza, senza “costringerle” a scegliere tra maternità e lavoro, tra famiglia e professione. I due termini devono essere collegati da una relazione biunivoca inscindibile e imprescindibile”.

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GOVERNO – DRAGO (PP): “IL RECOVERY FUND SIA INDIRIZZATO ANCHE A CONTRASTARE L’INVERNO DEMOGRAFICO PER IL FUTURO DELLE GIOVANI GENERAZIONI”

“Autorevoli studi hanno individuato come il declino  delle nascite sia un  segno premonitore  della recessione economica di un Paese. Nel caso italiano si è a lungo sottovalutata l’importanza che le politiche demografiche possono avere sullo sviluppo economico del Paese. Per questo auspico che il nuovo governo segni un punto di svolta sul tema. Del resto anche il neo presidente del consiglio Mario Draghi, nel 2016, al meeting annuale dei banchieri centrali, ebbe a dire che il crollo delle nascite, l’invecchiamento ed il debito pubblico generano un effetto a catena maligno. Se, come ha più volte indicato, urge puntare sulle nuove generazioni, ritenendo fondamentale investire attraverso il ricorso al cosiddetto “debito buono”, mi chiedo se è stata presa in considerazione l’urgenza di progettare delle proposte risolutive volte a determinare un innalzamento dell’indice di natalità, che, non può andare disgiunto dalla tutela della generazione core, ovvero di quella fascia della popolazione che va dai 19 ai 39 anni, che incide fortemente nell’economia di un Paese e che vediamo puntualmente emigrare. Spopolamento urbano, emigrazione e bassa natalità incidono sul Pil annuo. Auspico nel programma del governo nascente  un intervento strutturale per un piano programmatico di rinascita demografica alla pari delle priorità evidenziate dal governo nascente. Come potremo realizzare questo piano se non garantiremo un ricambio generazionale? Tra primule e “inverno demografico” vogliamo ipotizzare un “debito buono” investendo in “demographic spring”? I tempi ci sarebbero, alla primavera manca solo un mese!”.
Lo ha detto, nel corso del suo intervento a Palazzo Madama, la senatrice Tiziana Drago del Gruppo Misto

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