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PESTE SUINA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “IL DECRETO PER L’ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA È INADEGUATO”

“Leggendo questo decreto ci si chiede se si voglia effettivamente eradicare la peste suina africana oppure deregolamentare l’attività venatoria. L’eradicazione della PSA è un intervento con finalità sanitarie che non può essere messo in relazione con un’attività ludico-ricreativa come la caccia”. Così si è espressa nell’Aula del Senato, Virginia La Mura, intervenendo in discussione generale sul dl per il contrasto alla diffusione della peste suina. “Data l’evidente sproporzione tra le misure previste nel decreto, in particolare a fronte di quanto è previsto nel Regolamento (UE) 429/2016, nell’articolo 9 della Costituzione e nell’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea in materia di benessere animale, con alcuni colleghi abbiamo proposto emendamenti migliorativi. Innanzitutto il Piano regionale degli interventi dovrà contenere parametri tecnici di biosicurezza articolati per tipologia produttiva e modalità di allevamento e detenzione; tra i metodi ecologici dovranno essere incluse anche le restrizioni all’attività venatoria; i piani generali dovranno essere sottoposti a valutazione ambientale strategica e a valutazione di incidenza ambientale, proprio in ragione delle ampie ripercussioni sull’ambiente e sull’economia. Abbiamo poi escluso che fosse previsto esclusivamente il ricorso ai sistemi di controllo della specie cinghiale su base annuale indipendentemente dalla presenza di epidemie in corso nel territorio preso in considerazione, e che il prelievo di cinghiali sia ammissibile unicamente nei territori in cui sia stata individuata e circoscritta un’area infetta da PSA, tramite un provvedimento attuativo del Piano da parte delle Regioni, previo specifico parere vincolante dell’ISPRA che valuta anche le ricadute generali di tali provvedimenti sulla biodiversità alla luce dei tempi e modi proposti”.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “I DATI ISPRA REGISTRANO UNA SITUAZIONE GRAVE. SERVE UNA SPINTA PODEROSA A PARTIRE DALLA RICONVERSIONE NELLE CITTA'”

“I dati diffusi ieri dall’ISPRA dicono chiaramente che la situazione in Italia è grave. L’aumento della temperatura di 1,54 gradi rispetto a quella registrata tra il 1961 e il 1990 ci pone già fuori dalla traiettoria delineata a Parigi. È necessaria una spinta poderosa. Sono urgenti scelte forti e radicali”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nel corso dell’incontro tra cittadini, parlamentari ed esperti “Da Glascow alle città”. L’esito della Cop26 di Glascow minaccia di essere molto deludente. L’accordo annunciato da Cina e Usa è una buona notizia sul piano geopolitico ma per il resto rimane per ora una buona intenzione. Il testo dell’accordo finale sarà scritto stanotte ma la bozza che circola sembra dire che la lobby dei fossili e alcuni governi come Russia, Cina, India e Arabia saudita stanno riuscendo a impedire che dalla Cop26 esca un vero e vincolante piano di contrasto alla crisi climatica. Per ribaltare questo quadro dobbiamo partire dalle città. Nelle città vive la grande maggioranza della popolazione mondiale ed è dunque determinante la scommessa sulla loro riconversione ecologica. Si tratta anche una grande occasione per modernizzare le nostre città sul fronte delle fonti energetiche, del consumo di suolo e dei trasporti. Per questo è però necessario che ci siano dei piani precisi e vincolanti, dei quali ogni città deve farsi carico. Altrimenti non riusciremo a rispettare gli accordi di Parigi e il contenimento della temperatura a 1,5 gradi per il 2050 ma rischiamo anzi di arrivare oltre i 2 gradi”, conclude la presidente De Petris.

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RIGENERAZIONE URBANA – NUGNES (SI): “È IN ATTO UN’AZIONE DI SABOTAGGIO PER AGEVOLARE I PRIVATI”

“Dal cambio della maggioranza che sostiene il governo Draghi è in atto, tra le altre cose, una precisa azione di sabotaggio della legge sulla “rigenerazione urbana”, dichiara la senatrice di Sinistra Italiana Paola Nugnes.
La legge, che segue la “morte” della legge sul suolo dell’anno scorso è da mesi in discussione in commissione ambiente al senato. L’obiettivo è creare un nuovo fondo pubblico per agevolare progetti privati, sempre in nome dei soliti interessi predatori del liberismo.
“Faccio presente che stiamo parlando di un testo parlamentare, già votato all’unanimità in commissione mesi fa, che non dovrebbe essere condizionato da cambi di maggioranze governative, a mio modestissimo parere, ma che la maggioranza attuale vuole interamente sostituire con altro testo completamente diverso, sebbene la proposta elaborata da me e dall’altro relatore, il senatore Mirabelli, sia in perfetta coerenza con le parole che leggiamo in questi giorni sia nella proposta del piano per la transizione ecologica che nelle parole del ministro Cingolani in audizione sulla proposta, che anticipano al 2030 l’azzeramento del consumo di suolo netto, e non solo.
Le leggi regionali non hanno prodotto i risultati auspicati, visto che dai dati Ispra e dal piano suddetto, consumiamo in Italia ancora 2 mq di suolo al secondo; queste leggi vanno coordinate da legge nazionale cui si dovranno adeguare necessariamente. Abbiamo partecipato all’assemblea internazionale pre Cop26 alla Camera e parteciperemo a Glasgow alla Cop26, le parole spese devono trasformarsi in azioni. Non è più tempo di assecondare posizioni negazioniste.
A causa dello smog muoiono prematuramente 60mila persone ogni anno, per COVID-19 sono morte 89mila persone solo nel 2020.Attrezzare alla resilienza ai cambiamenti in atto i nostri territori è questione inderogabile e necessita di piani urbanistici pubblici rigorosi. Salvaguardare i centri storici da speculazione ulteriore che vuole solo generare nuova rendita e gentrificazione è un altro dei nostri obiettivi irrinunciabili. Ma questi obiettivi sono perseguibili solo ridando all’urbanistica la sua funzione pubblica e sociale a tutela del bene pubblico, scippatale dagli scellerati accordi di programma degli ultimi decenni.Questa deve essere una missione comune, fuori da ogni posizione di parte ed interesse particolare.”

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AMBIENTE – SENATRICE NUGNES (GRUPPO MISTO) : “SODDISFAZIONE PER RISOLUZIONE NITRATI APPROVATA ALL’UNANIMITÀ “

Siamo pienamente soddisfatti del lavoro fatto nelle commissioni congiunte Ambiente ed Agricoltura dove abbiamo lavorato in collaborazione trasversale “ così la senatrice del gruppo Misto Paola Nugnes, relatrice insieme al senatore Bergesio, dopo l’approvazione avvenuta stamattina con voto unanime della risoluzione Nitrati che si rifà alla direttiva comunitaria 91/676/CEE, c.d. La Direttiva Nitrati, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, finalizzata a ridurre e prevenire l’inquinamento delle acque provocato dai nitrati di origine agricola.

Siamo stati sollecitati sulla questione dall’Università di Veterinaria di Napoli a causa della nuova zonizzazione 2017 della Regione, che vede raddoppiati e oltre gli ettari delle aree vulnerabili ai nitrati rispetto al periodo precedente in Campania. Ciò mette seriamente a serio rischio il comparto bufalino e di produzione della mozzarella, importantissimo per l’economia della regione Campania. Si richiede pertanto al governo l’impegno a stabilire linee guida affinché vi siano dei criteri univoci in tutte le regioni per la zonizzazione. Soprattutto deve essere tenuto presente l’impatto del settore agricolo, degli allevamenti ma anche dell’azione antropica, per identificare le cause dei livelli dei nitrati nelle acque. L’inquinamento da nitrati è stato per troppo tempo attribuito solo all’incidenza dei derivati delle attività agricole o zootecniche, ignorando le considerazioni e gli studi svolti in materia dall’università di Milano e dello stesso ISPRA, che hanno dimostrato come l’agricoltura rappresenti solo una parte residuale del problema e che le vere cause vanno ricercate anche nella pressione antropica. L’Italia e sotto osservazione da parte dell’Europa per errata zonizzazione. La zonizzazione della Regione Campania potrebbe quindi essere considerata nulla se il ricorso al Tar di Confagricoltura fosse accolto. Il settore agricolo, ancora oggi, paga un prezzo pesantissimo, in termini di limitazioni e di costi produttivi, per la sovrapposizione, nei valori rilevati dalle analisi periodicamente comunicate alla Commissione Europea, degli scarichi civili con quelli agricoli.”

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CACCIA – DE PETRIS (LeU): “GRAVE E ILLEGALE IL TENTATIVO DI AGGIRARE IL MINISTERO DELL’AMBIENTE SU DATI MIGRAZIONE UCCELLI”

 

“Siamo di fronte ad un ennesimo tentativo di aggirare il ministero dell’Ambiente. Una vera e propria illegittima invasione di campo da parte del Dipartimento delle Politiche europee”, denuncia la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“La legge assegna all’Ispra il compito di elaborare i dati sui Key Concepts in merito ai periodi di migrazione prenuziale di alcune specie di uccelli cacciabili e al ministero dell’Ambiente quello di inoltrarli all’Unione europea. Il ministero dell’Ambiente è il solo autorizzato pertanto a trasmettere quei dati, di evidente interesse venatorio. L’invio di quei dati da parte di un ministero non competente in materia come quello delle Politiche comunitarie e del Dipartimento delle Politiche europee è quindi inspiegabile e ingiustificato. Desta il sospetto che si vogliano inoltrare dati fuorvianti al solo fine di abbassare le tutele delle specie di uccelli migratori a rischio. In ogni caso l’invasione di campo è gravissima e vanno immediatamente restituite al Ministero dell’Ambiente le proprie competenze esclusive”, conclude la senatrice di LeU.

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