All Posts Tagged: Liliana Segre

SEGRE – DE PETRIS: “DISCORSO DI ENORME SPESSORE CHE HA DATO VOCE ALLA MIGLIOR CULTURA DEMOCRATICA DEL PAESE. LAVORARE CON LEI È STATO UN ONORE”

“Il discorso di Liliana Segre al Senato è stato di enorme spessore. La senatrice a vita ed ex deportata ha saputo dar voce al meglio di questo Paese, alla sua cultura profondamente democratica, largamente maggioritaria tra i cittadini. È una cultura che crede nella Costituzione, nella democrazia sostanziale, nel ruolo centrale del Parlamento, nel rifiuto categorico di ogni discriminazione e di ogni razzismo, nell’obbligo costituzionale e democratico di difendere le fasce più deboli e sanare le ingiustizie sociali, nell’antifascismo. È un discorso di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi. Lavorare nel gruppo Misto del Senato con Liliana Segre, nella passata legislatura, è stato un onore”, afferma la ex presidente del gruppo Misto del Senato Loredana De Petris.

 

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DAVID SASSOLI – SEGRE: “SIA IL SUO RICORDO DI BENEDIZIONE E DI ESEMPIO”

“Conoscevo già Davide Sassoli da alcuni anni e lo rividi nel gennaio 2020, in occasione del suo invito a parlare al Parlamento Europeo. Ricordo il suo bel volto da attore timido, la sua accoglienza affettuosa, le lacrime che gli rigavano il viso mentre mi ascoltava. Abbiamo perduto un patriota europeo, un rappresentante dell’Italia migliore. Sia il suo ricordo di benedizione e di esempio”.

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SEGRE – DE PETRIS (LeU): “OSCENO E BARBARO INDICARE LA SENATRICE A VITA CON IL NUMERO TATUATO AD AUSCHWITZ”

“Usare il numero tatuatole dai nazisti sul braccio per indicare la senatrice a vita Liliana Segre, come ha fatto il consigliere provinciale di Monza Fabio Meroni, è osceno, indegno e non accettabile da nessun punto di vista. Credo che tutti dovrebbero adoperarsi per mettere fine a queste barbarie. Alla senatrice Segre vanno un abbraccio affettuoso e la mia completa solidarietà”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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ISTITUZIONE GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’ODIO RAZZIALE E DELLO SFRUTTAMENTO SUL LAVORO – RUOTOLO: “ABBIAMO SCELTO IL 18 SETTEMBRE PERCHÈ NEL 2008 AVVENNE LA STRAGE DI CASTEL VOLTURNO, DOVE FURONO UCCISI SEI IMMIGRATI AFRICANI, TUTTE VITTIME INNOCENTI”

Istituzione di una Giornata nazionale “in memoria degli immigrati vittime dell’odio razziale e dello sfruttamento sul lavoro”, che cade il 18 settembre di ciascun anno. La propone il senatore Sandro Ruotolo, Gruppo Misto, con un disegno di legge depositato oggi a Palazzo Madama. Sono 48 i firmatari, tra cui la senatrice a vita Liliana Segre ed Emma Bonino, appartenenti a tutti i gruppi politici. È stato scelto il 18 settembre perché proprio in questa data avvenne nel 2008 la strage di Castel Volturno, conosciuta anche come la strage di San Gennaro, “che ha portato alla morte di sette persone, sei dei quali immigrati africani, vittime innocenti della strage, in due blitz distinti da parte dello stesso gruppo di fuoco camorristico guidato da Giuseppe Setola, avvenuti a mezz’ora di distanza l’uno dall’altro”, si legge nelle prime righe del disegno di legge. Il senatore Ruotolo ne ricorda i nomi: “si chiamavano Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo e Jeemes Alex della Liberia e si trovavano presso la sartoria Ob Ob Exotic Fashion a Ischitella, altra frazione di Castel Volturno, comune della provincia di Caserta”. Ricorda Ruotolo: “L’accertamento giudiziale sulla strage di Castel Volturno portò la magistratura a individuare, oltre all’aggravante di avere agito con metodo mafioso e della finalità di agevolare l’associazione mafiosa denominata clan dei casalesi, anche l’aggravante di avere agito con finalità di discriminazione e odio razziale, poiché diversi elementi indicavano un odio indiscriminato del gruppo di Setola fondato su un pregiudizio di razza, in base al quale si voleva assoggettare l’intera comunità nera alla volontà del clan”. Nel ricostruire le vicende della comunità di Castel Volturno, nel ddl il senatore Ruotolo sostiene che “c’è un filo rosso che lega la strage di Castel Volturno ai tanti, troppi episodi di violenza accaduti in Italia le cui vittime sono immigrati, spesso in fuga da paesi in guerra o nei quali avrebbero subito persecuzioni, colpevoli solo di cercare nel nostro Paese la serenità di un lavoro sicuro” e che passa “dall’assassinio di Jerry Masslo, avvenuto a Villa Literno nel lontano 24 agosto 1989, e racconta delle durissime condizioni di vita cui ancora oggi sono sottoposti le migliaia di immigrati che lavorano nelle campagne”. Comincia oggi l’iter del disegno di legge che istituisce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’odio razziale, che è anche un duro atto d’accusa e di denuncia contro “la sistematica presenza di abusi nelle filiere nazionali” nel settore agroalimentare. “I dati sono impietosi. L’Agro Pontino nel Lazio, il Tavoliere nel foggiano in Puglia, la zona di Saluzzo in Piemonte e la piana di Metaponto in Basilicata, sono solo alcune delle aree rurali in cui si sono sviluppate e radicate forme di agricoltura intensive alimentate dallo sfruttamento della manodopera migrante e precaria, tanto che sarebbero almeno 180mila i lavoratori vulnerabili allo sfruttamento. Uomini e donne sottoposti a regimi di semi schiavitù: costretti a sopportare vessazioni di ogni genere da parte dei datori di lavoro, guadagnano dai 25 ai 30 euro al giorno, per giornate che possono arrivare anche a 12 ore di lavoro consecutive, se si considera il trasporto. Il che significa, per alcuni, appena due euro all’ora”, si legge nel testo del ddl a firma del Senatore Sandro Ruotolo, che consta di 5 articoli, di cui il primo istituisce la giornata della memoria, il secondo le modalità della celebrazione (“Stato, le regioni, le province e i comuni possono promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, anche in coordinamento con le associazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo”) e il terzo fissa il coinvolgimento degli istituti scolastici per “promuovere iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati alla comprensione e all’apprendimento dei temi riguardanti la tutela dei diritti umani, il contrasto dell’odio razziale e lo sfruttamento del lavoro degli immigrati”. Tra i firmatari, oltre la senatrice a vita Liliana Segre ed Emma Bonino, ci sono i senatori Alberto Airola, Alessandro Alfieri, Gianclaudio Bressa, Maurizio Buccarella, Gianluca Castaldi, Domenica Castellone, Tommaso Cerno, Vasco Errani, Valeria Fedeli, Gianluca Ferrara, Alan Ferrari, Vincenzo Garruti, Piero Grasso, Leonardo Grimani, Francesco Laforgia, Barbara Lezzi, Ettore Antonio Licheri, Arnaldo Lomuti, Simona Flavia Malpezzi, Daniele Manca, Mario Mantovani, Gianni Marilotti, Susy Matrisciano, Franco Mirabelli, Michela Montevecchi, Nicola Morra, Tommaso Nannicini, Gisella Naturale, Dario Parrini, Emma Pavanelli, Gianluca Perilli, Roberta Pinotti, Gianni Pittella, Vincenzo Presutto, Roberto Rampi, Iunio Valerio Romano, Anna Rossomando, Vincenzo Santangelo, Valeria Valente, Francesco Verducci e Luigi Zanda.

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LILIANA SEGRE – DE PETRIS (LeU): “INSULTI IGNOBILI E VERGOGNOSI. LA SUA TESTIMONANZA CONTRO IL RAZZISMO E L’ANTISEMITISMO È INSOPPORTABILE PER PERSONAGGI INFAMI”

“Gli insulti contro la senatrice a vita Liliana Segre nel corso della manifestazione No Pass di ieri a Bologna sono ignobili e disgustosi, coprono di vergogna chi li ha pronunciati. Voglio confermare tutto il mio affetto e tutta la mia solidarietà nei confronti di una donna, vittima della più atroce barbarie nazista, la cui testimonianza contro ogni forma di razzismo e di antisemitismo è evidentemente intollerabile per personaggi infami come quelli che l’hanno insultata ieri”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ DELLA COMMISSIONE ANTIDISCRIMINAZIONE CON LA PRESIDENTE DEL SENATO CASELLATI

“Liliana Segre, Presidente della Commissione Antidiscriminazione e i vicepresidenti Desy Pirovano e Francesco Verducci esprimono solidarietà alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, vittima di pesanti minacce di morte sui social network. Quanto è avvenuto rafforza il nostro impegno per rendere quanto più efficaci i lavori della Commissione contro i discorsi d’odio”.

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SOLIDARIETA’ DELLA SENATRICE A VITA LILIANA SEGRE CON LA PRESIDENTE DEL SENATO CASELLATI

“Ho sentito l’amica Elisabetta Casellati per esprimerle la mia affettuosa vicinanza perché purtroppo conosco bene l’argomento. Sono certa che questi anonimi vigliacchi, messaggeri di morte, non resteranno impuniti. So che è una donna forte e non si farà intimidire. Tutto il mondo politico deve sentire la responsabilità di unirsi per difendere la civiltà dei rapporti, il rispetto verso le donne che in ruoli diversi si impegnano nella vita pubblica, il rispetto verso le istituzioni”, così la senatrice a vita Liliana Segre in un comunicato di solidarietà con la presidente del Senato Elisabetta Casellati

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SEGRE – DE PETRIS (LeU): “LA NASCITA DELLA COMMISSIONE CONTRO L’ODIO È UN PASSO MOLTO IMPORTANTE. È UN ONORE CHE A PRESIEDERLA SIA LA SENATRICE A VITA SEGRE”

“La formazione della commissione parlamentare contro l’istigazione all’odio e all’intolleranza è una ottima notizia. Viviamo in un’epoca in cui i linguaggi d’odio sono infinitamente più pervasivi e dunque più pericolosi di quanto non fossero nei decenni precedenti ed è compito della democrazia impedire che dilaghino. La nascita della commissione è un passo importante in questa direzione”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“E’ un onore per me e per tutte le istituzioni della Repubblica che a presiedere la commissione sia la senatrice a vita Liliana Segre, la cui biografia non è solo una denuncia delle tragedie che i linguaggi d’odio hanno provocato in passato ma anche una testimonianza preziosa della capacità di resistere a quelle tragedie”, conclude la presidente De Petris.

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COMUNICATO DELLA SENATRICE A VITA SEGRE – MOZIONE PER LA CITTADINANZA A PATRICK ZAKI

“Ho firmato con profonda convinzione la mozione che chiede al governo italiano di concedere subito la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, il ricercatore dell’Università di Bologna detenuto senza alcuna motivazione e senza processo sin dal 7 febbraio 2020 nelle carceri egiziane. Domani sarò presente in aula per appoggiare la mozione e la liberazione di Zaki”, comunica la senatrice a vita Liliana Segre.

“La detenzione di Zaki senza processo è una violazione clamorosa dei diritti umani e civili che lo Stato democratico italiano non può accettare senza fare il possibile per ottenere la liberazione del prigioniero, a partire dalla concessione immediata della cittadinanza”, conclude a senatrice a vita Segre.

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