“Ha fatto bene il Ministro Cingolani a denunciare la speculazione sul carocarburante. Deve però esser chiaro che i problemi energetici non sono solo derivanti da questa emergenza. Sono strutturali e derivano da scelte sbagliate fatte anche nel recente passato. Dal 2014 abbiamo investito meno nella transizione e aumentata la nostra dipendenza dal gas russo”.
Lo ha detto la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris, dopo l’informativa del ministro Cingolani sul caro carburante e sulle misure del Governo per contrastarne gli effetti.
“Ora dobbiamo investire sulla mobilità sostenibile, a scapito di quella su gomma, mettere a punto un phase out del gas che ci porti in dieci anni all’indipendenza ed è fondamentale il disaccoppiamento delle rinnovabili dal gas.
Questa contingenza drammatica ci offre una possibilità di recuperare il tempo perso ma dobbiamo avere chiara visione generale e prospettiva, non meno transizione ecologica, ma più transizione ecologica”.
“Prima di arrivare all’economia di guerra e ai razionamenti mi auguro che prevalga la ragione e ci si decida a battere davvero la strada della diplomazia”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Persino da questa tragedia immane può però nascere qualcosa di positivo. Le misure alle quali sta lavorando il governo sono positive e quelle sull’accelerazione del passaggio alle rinnovabili, disboscando la giungla burocratica che rallenta tutto, sarebbero state urgentissime anche senza la guerra e le sanzioni contro la Russia”.
“È un tema che riguarda tutta l’Europa, non solo perché l’intera Unione è colpita dagli effetti della guerra e delle sanzioni ma soprattutto perché la transizione ecologica è l’orizzonte fondamentale per tutta la Ue. Per questo è necessario mettere in campo subito un cospicuo Energy Fund europeo, con l’obiettivo di fronteggiare questa gravissima emergenza e di affrontare con la dovuta determinazione, rapidità e drasticità i cambiamenti climatici”, conclude la capogruppo De Petris.
“Con una guerra alle porte che ci carica di angoscia, paura e preoccupazioni per le conseguenze planetarie che comporta sul piano umano, economico e ambientale, nel cuore di una crisi umanitaria drammatica che avrebbe potuto essere evitata se avesse prevalso la saggezza invece della prova di forza, nella speranza che la diplomazia e il dialogo riescano a fermare il bagno di sangue, è necessario avviare delle linee condivise, oltre all’investimento di opportune risorse, per accogliere nelle nostre scuole le studentesse e gli studenti provenienti dall’Ucraina”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“La scuola ha dinanzi a sé questa sfida, che non è nuova in assoluto perché tanti bambini e bambine delle migrazioni vengono dalle guerre e dalle emergenze umanitarie. Le buone intenzioni dei singoli e l’accoglienza hanno bisogno di essere accompagnate da regole uniformi per affrontare questo momento delicato. Il Ministero dell’Istruzione, d’intesa con il Governo e il Parlamento istituisca quindi quanto prima un tavolo che possa mettere a punto linee guida e gestire questa emergenza, oltre ad individuare delle risorse aggiuntive per mettere in campo mediatori culturali e linguistici necessari a favorire i processi di apprendimento e a garantire il diritto allo studio”, conclude la capogruppo di LeU.
“I molti interventi che si sono sin qui susseguiti in modo a-sistematico sulle semplificazioni hanno prodotto una stratificazione di norme dalle quali derivano confusione, contenziosi e rallentamenti. Il buon lavoro che ha fatto la commissione al Senato e che farà quella alla Camera su questa delega forniscono ora indicazioni puntuali per una riforma con regole chiare, organiche e coerenti con il diritto comunitario”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nella sua dichiarazione di voto sulla delega per gli appalti.
“Nel disegno di legge di delega sono stabiliti princìpi fondamentali, come l’assoluta inderogabilità delle misure a tutela del lavoro, della sicurezza e del contrasto al lavoro irregolare, quindi a tutela della legalità e della trasparenza. Saranno introdotti vincoli per garantire il rispetto dei Criteri ambientali minimi che sono un elemento non di rallentamento ma di forte qualificazione nel campo dell’innovazione verde, ed è stata inserita la necessità di promuovere la stabilità occupazionale, l’applicazione del contratto nazionale del lavoro e la garanzia delle stesse tutele economiche e normative anche per i lavoratori in subappalto. Mi auguro dunque di vedere presto i decreti legislativi nei quali questi principi siano adeguatamente implementati e rispettati”, conclude la capogruppo di LeU.
“La disponibilità ad avviare una trattativa su Crimea e Donbass del presidente Zelensky e la scelta del Cremlino di elencare le proprie condizioni per porre fine all’invasione sono segnali che vanno colti immediatamente e fatti crescere. Siamo di fronte a un bivio: l’alternativa alla soluzione diplomatica sarebbero ulteriori e forse irreversibili passi sulla strada dell’escalation”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Ma perché questi segnali ancora molto iniziali portino frutti è necessario che sia in campo una mediazione in grado di parlare con entrambe le parti e di adoperarsi senza tregua per tessere i fili del dialogo. Questa figura, che deve per forza godere della massima autorevolezza, andrebbe individuata subito e non riesco a capire quali problemi possano esserci su una personalità come quella di Angela Merkel. Nessuno meglio di lei sarebbe in grado di assumere questo difficile e delicatissimo incarico”, conclude la presidente De Petris.