All Posts Tagged: Loredana De Petris

AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “È IMPORTANTE IL RISULTATO DELL’APPROVAZIONE DELLA LEGGE SALVAMARE”

“È stata approvata poco fa dall’aula del Senato la legge Salvamare, importante provvedimento a tutela del mare. La legge rappresenta una tappa fondamentale per la tutela degli ecosistemi marini e interviene sul problema devastante della presenza nel mare di rifiuti , rappresentati oggi all’85% da plastica”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il provvedimento equipara i rifiuti accidentalmente pescati a quelli prodotti dalle navi. Sarà il comandante stesso della nave che approda in un porto a consegnare i rifiuti accidentalmente pescati all’impianto portuale di raccolta. È così prevista una collaborazione dei pescatori nella raccolta e nello smaltimento, nell’ottica dell’economia circolare. Molti significativa è anche la regolamentazione applicata alle microfibre, che attualmente hanno un impatto estremamente distruttivo sull’ecosistema marino”.

Approfondisci

BONELLI – DE PETRIS (LeU): “MASSIMA SOLIDARIETA’ E VICINANZA AL PORTAVOCE DI EUROPA VERDE, OGGETTO DI MINACCE VILI E INQUIETANTI”

 

“Tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza al portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, oggetto di un tentativo di intimidazione tanto vile quanto squallido. Il fatto che l’insulto contro Bonelli sia stato scritto sulla porta del suo appartamento è particolarmente inquietante: le forze dell’ordine devono dunque attivarsi subito per individuare la fonte di queste minacce”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

Approfondisci

AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “I GIOVANI CHE MANIFESTANO OGGI A GLASCOW SONO LA VERA SPERANZA DEL PIANETA”

“I ragazzi e tutte le persone che manifestano oggi a Glascow hanno ragione e sono la vera speranza del pianeta. In realtà alla Cop26 alcuni passi avanti si stanno facendo ma quei passi avanti sono dovuti proprio alla pressione dei giovani e di tutti quelli che chiedono di smettere di parlare e agire con la drasticità e la rapidità imposte da una situazione già gravissima”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“La diffidenza di Greta e dei giovani è purtroppo del tutto comprensibile. Per decenni impegni e promesse sono rimasti solo sulla carta, senza fare nulla di concreto o facendo pochissimo. Solo la mobilitazione di tutti e in particolare dei giovani, che sono i più diretti interessati, può far sì che si cambi davvero strada”.

Approfondisci

INTERROGAZIONE SU ROBERTO FIORE – RUOTOLO: “CHIEDIAMO DI SOLLECITARE LE AUTORITà BRITANNICHE AFFINCHè IL FASCICOLO DOCUMENTALE DEL LEADER DI FORZA NUOVA VENGA DESEGRETATO E MESSO A DISPOSIZIONE DELLE AUTORITà GIUDIZIARIE”

“Chiediamo di sollecitare le autorità britanniche affinché il fascicolo documentale riguardante Roberto Fiore venga desegretato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria”. È la richiesta che abbiamo rivolto alla Ministra dell’Interno e al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – spiega il senatore Sandro Ruotolo del gruppo Misto Leu-Ecosolidali, primo firmatario, che insieme ai parlamentari Loredana De Petris, Alberto Airola, Gianclaudio Bressa, Vasco Errani, Gianluca Ferrara, Francesco Laforgia, Franco Mirabelli e Dario Parrini – hanno depositato una interrogazione sui violenti episodi avvenuti sabato 9 ottobre 2021 a Roma, in cui frange neofasciste hanno assaltato e devastato la sede nazionale della CGIL e un intero reparto del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. L’interrogazione si sofferma, in particolare, sulla figura di Roberto Fiore, tra i 12 arrestati, fondatore e attuale leader di Forza Nuova, l’organizzazione della destra ultraradicale che nell’ultimo ventennio è stata più volte oggetto di attenzioni da parte della magistratura in relazione ai numerosi casi in cui militanti e dirigenti di Forza Nuova sono stati condannati per aggressioni violente e altri reati. Si legge nell’interrogazione: “Fiore negli anni ’80 fuggì in Inghilterra per sottrarsi ad un ordine di cattura emesso in merito alle indagini sulla strage di Bologna, con le ipotesi di reato di associazione sovversiva e banda armata. Pur richiesta dalle autorità italiane, il Governo inglese rifiutò l’estradizione e Fiore tornò in Italia solo nel 1999 quando i reati di cui era accusato caddero in prescrizione. Si apprende da notizie di stampa che la polizia doganale del Regno Unito (HMRC) starebbe indagando su un flusso di denaro e movimentazioni finanziarie con finalità illecite, riferibili allo stesso Fiore attraverso decine di società, associazioni e trust cattolici di beneficenza. Nel 2020, il governo inglese avrebbe dovuto declassificare il voluminoso fascicolo del Ministero degli interni britannico sulle attività di Fiore e dei suoi sodali negli anni 1981-1989 e, più in generale, del disciolto gruppo di estrema destra Terza Posizione, poi confluito in Forza Nuova. Sembrerebbe peraltro che poco prima di depositarlo nell’archivio di Stato le autorità britanniche abbiano deciso di mantenerlo coperto dal segreto di Stato. Considerando che il 20 ottobre 2021 il Senato ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare le modalità per dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista, artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana. A questo punto chiediamo ai ministri interrogati, ciascuno per la propria competenza, se non intendano intervenire per sollecitare le autorità britanniche affinché il fascicolo documentale riguardante Roberto Fiore venga desegretato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria”.

Approfondisci

COP26 – DE PETRIS (LEU): “LA FINE DEI SUSSIDI AI FOSSILI È UNA BUONA NOTIZIA MA È NECESSARIO INTERVENIRE SUI SAD ATTUALI”

“È certamente una notizia positiva che sia stato raggiunto un accordo alla COP26 di Glasgow per mettere la parola fine ai sussidi ambientalmente dannosi, ma si tratta di positività parziale, perché non si parla di intervenire sui SAD storici consolidati nei bilanci dei vari Stati. L’accordo raggiunto coinvolge infatti “ogni nuovo sostegno pubblico diretto per il settore energetico delle fonti fossili non abbattute alla fine del 2022”, ed è ulteriormente ammorbidita dalla clausola delle “limitate circostanze, coerenti con un limite di riscaldamento di 1,5 gradi”. Lo afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris. “In Italia, ad esempio, i SAD attualmente in essere sono risorse ingenti, stimate in circa 20 miliardi di euro dal Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi del Ministero dell’ambiente, che potrebbero essere riutilizzate per la transizione ecologica ed energetica. Esistono già 6 proposte elaborate dalla Commissione istituita dalla Legge di Bilancio 2020 su nostro impulso, sulle quali è stata aperta, e chiusa, una consultazione pubblica i cui risultati sono in fase di elaborazione. Nella Legge di Bilancio in arrivo ci impegniamo in questo senso: le risorse vanno riconvertite per finanziare la transizione ecologica ed energetica e per contenere gli inevitabili costi a carico di cittadini e lavoratori”.

Approfondisci

AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “L’INSERIMENTO DELLA TUTELA DEGLI ECOSISTEMI E DELLA BIODIVERSITA’ NELLA COSTITUZIONE È D’IMPORTANZA STORICA”

“Il Senato ha approvato in seconda lettura l’inserimento della difesa dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità in Costituzione. È una giornata di importanza davvero storica ed è una felice coincidenza che un passo così importante si verifichi proprio mentre a Glascow la Cop26 si pone finalmente il problema di come affrontare con le azioni e non solo con le parole i cambiamenti climatici”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È una giornata di enorme felicità per chi si è sempre battuto per la difesa dell’ambiente e degli animali ma è anche una scelta fondamentale per tutti e in particolare per le giovani generazioni, che rischiano di trovarsi in un pianeta devastato. Ora la legge costituzionale deve passare subito alla Camera poi, essendo stata approvata con i due terzi, potrà e dovrà entrare immediatamente in vigore”, conclude la presidente De Petris.

Approfondisci

GIORGETTI – DE PETRIS (LeU): “SEMIPRESIDENZIALISMO ‘DE FACTO’ È UNA BESTEMMIA PER QUALSIASI PERSONA DEMOCRATICA”

“Qualcuno dovrebbe spiegare al ministro Giorgetti che la Costituzione e le eventuali riforme istituzionali sono cose serie e che la proposta di un semipresidenzialismo de facto, realizzato con una sorta di colpo di mano, è per qualsiasi persona democratica una bestemmia”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“L’aspetto preoccupante nelle ipotesi di Giorgetti è che qualcuno possa davvero immaginare di sfruttare la situazione d’emergenza creata dalla pandemia per una sterzata presidenzialista da realizzarsi praticando l’obiettivo o comunque per un superamento della centralità del Parlamento. Per questo bisogna frenare subito eventuali tentazioni del genere restituendo al Parlamento per intero quella centralità che la Costituzione assegna alle Camere”, conclude la presidente De Petris.

Approfondisci

CLIMA – DE PETRIS (LeU): “DALLA COP26 DEVONO ARRIVARE IMPEGNI VINCOLANTI O GLI OBIETTIVI DEL G20 NON SARANNO RAGGIUNTI”

“La Cop26 dell’Onu sul clima riunita a Glascow è un’occasione di portata storica che deve essere colta a ogni costo. È possibile uscire finalmente dalla dimensione delle dichiarazioni e delle promesse per passare ai fatti concreti, gli unici che possano frenare un disastro altrimenti irreversibili. Sono presenti tutti i Paesi, la sede è la più adeguata ad assumere decisioni vincolanti e tassative senza le quali sarà impossibile fermare un disastro irreversibile”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“L’impegno del G20 ad abbassare la temperatura sino a 1,5°C entro metà secolo non potrà essere realizzato senza questi impegni precisi e vincolanti ed è su questo piano che si deve muovere risolutamente la Cop26. È ora di dar seguito all’allarme che tutti lanciano senza poi muoversi di conseguenza. Ma non c’è più tempo ed è il momento di agire”, conclude la presidente De Petris.

Approfondisci

G20 – DE PETRIS (LeU): “SUL CLIMA RISULTATI DELUDENTI. SERVONO IMPEGNI VINCOLANTI SULLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI”

 

“Per fermare i cambiamenti climatici non c’è più tempo. Non è più il momento degli impegni solenni ma non vincolanti e disattesi. Per questo l’esito del G20, condizionato dai veti di Cina, Russia, India, Indonesia, Australia e Arabia Saudita, è insufficiente e deludente. Dobbiamo sperare che sia la COP26 dell’Onu a muoversi invece con la necessaria drasticità”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Sulla carta l’impegno sul contenimento della temperatura a 1,5°C è positivo ma senza un impegno preciso sulla riduzione delle emissioni è anche irraggiungibile, salvo miracoli ultraterreni. Ed è significativo che sia sparita ogni allusione al 2050 come data entro la quale raggiungere questo traguardo. Anche la promessa di indirizzare 100 mld ogni anno ai Paesi più deboli, come sostegno perché riducano le emissioni, è giustissimo. Ma è lo stesso impegno già assunto e mai realizzato. La stessa logica, del resto, è applicata alla vaccinazione dei Paesi poveri. Parole che senza la sospensione dei brevetti sono rimaste e temo che rimarranno tali. Hanno ragione i giovani che manifestano a Roma e Glascow. È ora di passare ai fatti senza più perdere quel poco di tempo che ancora abbiamo per evitare esiti catastrofici”, conclude la presidente De Petris.

Approfondisci

AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “IL SINDACO SALA HA RAGIONE. SI DEVE METTERE FINE ALLA DIASPORA DEGLI ECOLOGISTI”

“Ha ragione il sindaco Sala: la sfida della transizione ecologica delle città dove vive la stragrande maggioranza delle persone in Italia e nel mondo è cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici. Per questo motivo il PNRR doveva contenere più risorse per i progetti Green delle città”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“È altrettanto condivisibile il suo ragionamento sulla necessità di porre fine alla diaspora degli ecologisti e di dar vita tutti insieme a un soggetto politico forte che persegua caparbiamente , con passione e determinazione, una transizione verde e giusta. Sarebbe un contributo determinante a quella riorganizzazione di un campo largo del centrosinistra che deve fondarsi sui diritti, sull’innovazione, sulla transizione ecologica e sulla lotta a tutte le disuguaglianze. Certamente anche una legge elettorale proporzionale potrebbe indubbiamente essere molto utile a questo processo”, conclude la presidente De Petris.

Approfondisci