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CONFERENZA STAMPA – TECNOLOGIA 5G, I RISCHI PER LA SALUTE

Su iniziativa del Sen. Saverio De Bonis (Gruppo Misto) mercoledì 17 aprile, alle ore 17.00 presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica (Palazzo Madama), si terrà la conferenza stampa su Tecnologia 5G, i rischi per la salute.

La conferenza, oltre ad evidenziare i gravi rischi che possono procurare le onde elettromagnetiche di questa nuova tecnologia, intende annunciare il Convegno che si terrà a Matera, sempre su iniziativa del Sen. De Bonis, il 27 aprile, presso l’Hotel Nazionale dal titolo: “Il lato oscuro del 5G, il pericolo invisibile”.

Alla conferenza stampa del Senato parteciperà anche l’Alleanza italiana Stop 5G per rinnovare al Governo Conte la richiesta di una moratoria per la tecnologia 5G, il wireless di quinta generazione privo di studi preliminari sul rischio per la salute pubblica, criticato dal Comitato Scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Comunità Europea e per questo già bloccato dal Ministro dell’Ambiente del Governo di Bruxelles (Belgio), dal Consiglio Comunale di Portand (Oregon, USA), per cui in Germania l’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni e in Olanda la Commissione parlamentare esigono prove sugli effetti biologici. Introducono la conferenza stampa il Sen. Saverio De Bonis e la Deputata Sara Cunial.

I Relatori sono: il Prof. Angelo Gino Levis (ex Mutagenesi Ambientale dell’Università degli Studi di Padova), l’Avv. Stefano Bertone (Studio legale Ambrosio&Commodo), l’Arch. Laura Masiero (Presidente Associazione per la Protezione e Lotta all’Elettrosmog), il Dott. Paolo Orio (Presidente Associazione Italiana Elettrosensibili), il Dott. Nicholas Bawtree (Direttore della rivista Terra Nuova) e il Dott. Maurizio Martucci (Giornalista, scrittore e portavoce nazionale dell’alleanza italiana Stop 5G)”

All’incontro parteciperanno anche alcuni cittadini già vittime di tumori al cervello, a cui i tribunali hanno riconosciuto il legame con l’elettrosmog ed una delegazione di malati affetti da Sensibilità Chimica Multipla (MCS), aderenti al “Comitato Oltre la MCS”.

Il Sen. Saverio De Bonis (Gruppo Misto) e la Deputata Sara Cunial (MoVimento 5 Stelle), sono anche autori di interrogazioni parlamentari per la tutela della salute pubblica minacciata dal 5G. E’ prevista la diretta streaming sul canale della Web TV del Senato della Repubblica.

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MATERA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “EX CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE AREA PAIP ABBANDONATO A SE STESSO, DI MAIO SOLLECITI ISTITUZIONI LOCALI”

“Nelle aree del P.A.I.P., ‘Piano delle Aree per Insediamenti Produttivi’, la prima zona produttiva e artigianale nel Comune di Matera, destinate a piccole e medie attività imprenditoriali, gli immobili che si affacciano sulla Via 1° Maggio sono circondati, ovunque, da erbacce, segno di degrado e di abbandono. Considerato che il complesso di Via 1° Maggio presenta una gran quantità di spazi utilizzabili per molteplici scopi, dispone anche di un’ampia palestra e, quindi, la capacità di ospitare attività dedicate all’istruzione, e che al momento però non può essere fruito da nessun tipo di utenza, chiedo al Ministro per lo Sviluppo Economico di sollecitare le istituzioni locali competenti affinché possa essere utilizzato al più presto questo edificio, che comincia a presentare segni di degrado e, soprattutto, perché non avvenga l’ennesimo spreco di spesa pubblica in una città che continua a lamentare la carenza di strutture da adibire alle molteplici attività in attesa”.

Così il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, membro della commissione agricoltura, in un’interrogazione indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico.

INTERROGAZIONE
DE BONIS. – Al Ministro per lo sviluppo economico. – Premesso che:nelle aree del P.A.I.P., sigla che sostituisce la dizione “Piano delle Aree per Insediamenti Produttivi”, la prima zona produttiva e artigianale nel Comune di Matera, nata in un periodo di trasformazioni urbane che hanno interessato vaste aree del territorio cittadino, destinate a piccole e medie attività imprenditoriali, gli immobili che si affacciano sulla Via 1° Maggio sono circondati, ovunque, da erbacce, segno di degrado e di abbandono;

per finalità e funzioni, il P.A.I.P. si distingue dalla più vasta e periferica zona industriale sorta in contrada La Martella, in cui più forte è risultata la presenza di attività legate al mobile imbottito (ex decreto del Ministero dello sviluppo economico 4 settembre 2013 che disciplina il bando che seleziona e finanzia programmi di sviluppo sperimentale, finalizzati al consolidamento e al recupero di competitività delle imprese operanti nei Comuni del distretto-comparto del mobile imbottito), comparto in rapida ascesa quando, nel 1994, si pensò a una struttura interamente dedicata alla formazione;

l’appalto, inizialmente, venne vinto da una società di Gravina, alla quale successe una di Potenza. Ma per arrivare all’inizio dei lavori si dovette attendere la primavera del 1996. Sul piano delle risorse disponibili la Scuola di formazione disponeva di 12 miliardi e mezzo di lire e il taglio del traguardo, mai raggiunto, avrebbe dovuto coincidere con una data simbolica, il 2000;

iniziarono, purtroppo, una serie d’interruzioni condizionate dalla mai chiarita volontà d’introdurre diverse varianti alla realizzazione del progetto finale. Insomma, i lavori si fermavano e ripartivano in continuazione, non senza incursioni da parte di ignoti pronti a vandalizzare e devastare qualunque struttura pubblica inutilizzata;

come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno.it del 24 febbraio, una deriva verso il degrado che sembrava superata nel 2005, quando fu avviato un primo collaudo, quanto mai azzardato visto che le opere non erano ancora giunte completamente al traguardo. Di più, anche se nella primavera del 2006 si continuava a dare per scontato l’avvio in quella sede del Centro per la formazione professionale, in realtà, non accadde e non vi fu nemmeno la certificazione dei lavori ultimati, ma solo atti di vandalismo per gli immobili;

successivamente si sperò in una possibile svolta quando, mentre tramontava l’obiettivo del Centro di formazione, prendeva quota l’opportunità di destinare questi spazi alla sede periferica della Scuola speciale dell’Istituto di restauro. Possibilità anche questa accantonata nel momento in cui la nuova opzione venne abbandonata a favore dell’avvenuto recupero funzionale dell’ex convento di Santa Lucia, ubicato in pieno centro, ad angolo tra Via Lucana e Via Lavista e affacciato su piazza Vittorio Veneto;

considerato che:

i lavori sono completati e il complesso di Via 1° Maggio presenta una gran quantità di spazi utilizzabili per molteplici scopi, dispone anche di un’ampia palestra e, quindi, la capacità di ospitare attività dedicate all’istruzione sembra raggiunta, anche se, nonostante i buoni collegamenti con questa zona, l’ubicazione viene considerata troppo periferica;

comunque, qualsiasi scelta maturi, al momento non pare sia ancora stato effettuato il collaudo, il che significa che questo immobile non può ancora essere fruito da nessun tipo di utenza,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo voglia sollecitare le istituzioni locali competenti affinché possa essere utilizzato al più presto questo edificio, che comincia a presentare segni di degrado, per le tante attese attività e, soprattutto, perché non avvenga l’ennesimo spreco di spesa pubblica in una città che continua a lamentare la carenza di strutture da adibire alle molteplici attività in attesa.

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FRANA A POMARICO – DE BONIS (MISTO): “GOVERNO RICONOSCA STATO DI EMERGENZA, SERVONO MISURE URGENTI PER DISSESTO IDROGEOLOGICO”

“Sia riconosciuto subito dal Governo lo stato di emergenza in favore del comune di Pomarico (Matera), recentemente colpito da un vasto movimento franoso, che ha interessato una parte rilevante del centro storico, attivando la Commissione nazionale grandi rischi per porre in sicurezza il centro abitato e promuovere interventi di consolidamento del territorio, nonché per riconoscere misure di risarcimento danni per i soggetti interessati.”.

Lo chiede il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, in un’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

“Alcuni edifici, sgomberati nell’immediatezza dell’evento sono poi crollati, per fortuna nessuna persona è rimasta coinvolta. Tuttavia, la situazione in quell’area resta critica, perché lo scivolamento del terreno ha provocato gravi ed estese lesioni alle infrastrutture urbane. Le eccezionali nevicate hanno poi notevolmente peggiorato la situazione già fortemente critica e provocato l’interruzione di servizi pubblici essenziali, interruzioni in molti punti della rete viaria statale e provinciale, significativi blocchi della circolazione stradale e ferroviaria sulla linea Potenza-Foggia e Appulo-Lucana e l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica, che ha interessato per diversi giorni circa 30.000 utenze. Il tema del dissesto idrogeologico che colpisce la Basilicata e i centri storici lucani, sempre più a rischio di calamità naturali, non può restare fuori dall’agenda del Governo. E’ necessaria la dichiarazione di stato di emergenza per disporre immediati interventi di consolidamento del territorio, porre in sicurezza il centro abitato, nonché riconoscere misure volte a risarcire i soggetti interessati dai danni”.

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