All Posts Tagged: Matteo Salvini

MAGGIORANZA – DE PETRIS (LeU): “LAMORGESE, RDC E NUCLEARE: DA SALVINI SOLO CHIACCHIERE DA PAPEETE”

“Nel suo scomposto tentativo di riconquistare consensi Salvini continua a provocare e a creare falsi problemi con chiacchiere da Papeete. Insiste nell’alludere ad assurde dimissioni della ministra Lamorgese nonostante il premier abbia appena confermato la sua piena fiducia nella ministra. Chiede di revocare il Reddito di Cittadinanza pur sapendo che quello strumento è stato ed è ancora essenziale per evitare che alla crisi sanitaria si accompagnasse una crisi sociale incontrollabile”, afferma la capogruppo di Leu al Senato.

“Sono chiacchiere anche e soprattutto quelle sul nucleare. Due referendum popolari hanno già chiuso quella strada. L’indirizzo dell’Europa e del governo italiano è opposto: mira a potenziare al massimo le energie rinnovabili, ad accelerare la transizione ecologica, a ridurre molto più drasticamente di quanto si sia fatto sinora le emissioni. È su questa strada che si muove e si deve muovere il governo. Tutto il resto sono solo parole in libertà”, conclude la presidente De Petris.

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GREEN PASS- DE PETRIS (LeU): “LA LEGA È AMBIGUA E IRRESPONSABILE E DANNEGGIA L’INTERO PAESE”

“Il comportamento della Lega continua a essere, come sempre dall’inizio della pandemia, ambiguo e irresponsabile. Votare a favore del Green Pass in sede di cdm e poi votare contro in Parlamento vuol dire strizzare l’occhio e di fatto sostenere quelle aree no vax da cui sulla carta Salvini finge di prendere le distanze”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Questo comportamento, che risponde solo alle esigenze della competizione tra Lega e FdI e non certo agli interessi del Paese, è particolarmente grave in un momento come questo, quando emergono tensioni e strumentalizzazioni potenzialmente molto pericolose e nel pieno di una campagna vaccinale da cui dipendono la salute dei cittadini e le condizioni economiche del Paese. È ora che la Lega decida se vuole essere una forza di maggioranza, comportandosi di conseguenza, o di opposizione. Proseguire con queste due parti in commedia è inaccettabile perché fa danno grave all’Italia tutta”, conclude la presidente De Petris.

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RDC – DE PETRIS (LeU): “STRUMENTO DA MIGLIORARE MA INDISPENSABILE”

 

“Il Reddito di Cittadinanza può e deve certamente essere migliorato, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro. Sarebbe bene però ricordare che gli ultimi due anni, con l’esplosione della pandemia, non rappresentano il momento ideale per valutare gli effetti anche di quella parte del RdC. È evidente che, con la pandemia e i lockdown non ci si potevano attendere risultati migliori”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In compenso proprio la pandemia ha dimostrato quanto prezioso e necessario sia il RdC. Forse Salvini non si rende conto di quante persone sarebbero precipitate nell’indigenza senza quello strumento. O più probabilmente cinicamente se ne disinteressa. Il RdC, non a caso presente in qualche forma quasi ovunque in Europa, è però uno strumento indispensabile non solo in condizioni di emergenza come la pandemia ma anche per affrontare la riconversione soprattutto digitale che ci aspetta. Chiedere di cancellarlo per ragioni di pura propaganda è assolutamente irresponsabile”, conclude la capogruppo di LeU.

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RDC – DE PETRIS (LeU): “STRUMENTO DA MIGLIORARE MA INDISPENSABILE”

“Il Reddito di Cittadinanza può e deve certamente essere migliorato, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro. Sarebbe bene però ricordare che gli ultimi due anni, con l’esplosione della pandemia, non rappresentano il momento ideale per valutare gli effetti anche di quella parte del RdC. È evidente che, con la pandemia e i lockdown non ci si potevano attendere risultati migliori”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In compenso proprio la pandemia ha dimostrato quanto prezioso e necessario sia il RdC. Forse Salvini non si rende conto di quante persone sarebbero precipitate nell’indigenza senza quello strumento. O più probabilmente cinicamente se ne disinteressa. Il RdC, non a caso presente in qualche forma quasi ovunque in Europa, è però uno strumento indispensabile non solo in condizioni di emergenza come la pandemia ma anche per affrontare la riconversione soprattutto digitale che ci aspetta. Chiedere di cancellarlo per ragioni di pura propaganda è assolutamente irresponsabile”, conclude la capogruppo di LeU.

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DURIGON – DE PETRIS (LeU): “ASSURDO CHE DOPO LE SUE TARDIVE DIMISSIONI SALVINI CHIEDA IN CAMBIO QUELLE DI LAMORGESE”

“L’insistenza di Salvini nel chiedere irragionevoli dimissioni della ministra degli Interni Lamorgese sta diventando petulante e insopportabile. È particolarmente assurdo mettere in relazioni le dimissioni chieste alla ministra con quelle tardivamente rassegnate da Durigon, come se si trattasse di uno scambio di figurine. Durigon si è dimesso per la proposta di intitolare un parco pubblico al fratello di Mussolini, contro la quale è insorta persino buona parte della Lega, e per le sue discutibili frequentazioni. Non si capisce invece per cosa la ministra Lamorgese, che sta facendo un ottimo ed equilibrato lavoro, dovrebbe dimettersi”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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LAMORGESE – DE PETRIS (LeU): “GLI ATTACCHI DI SALVINI SONO PRETESTUOSI, STRUMENTALI E INGIUSTIFICATI”

“Gli attacchi quotidiani di Salvini contro la ministra Lamorgese sono pretestuosi e del tutto ingiustificati. La ministra degli Interni fa il suo dovere nel controllo dell’immigrazione in modo equilibrato, difendendo le esigenze della sicurezza senza rinunciare alla solidarietà e all’umanità in nome della propaganda come era abituato a fare Salvini quando era ministro”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Altrettanto strumentale è l’uso che Salvini e Meloni fanno del rave di Viterbo. È chiaro che le responsabilità dovranno essere accertate ma è altrettanto chiaro che si tratta di responsabilità locali nella catena di comando, che non possono essere addebitate alla ministra. La realtà è che Salvini attacca la ministra Lamorgese per un solo motivo: perché non gestisce l’immigrazione come vorrebbe lui”, conclude la presidente De Petris.

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DURIGON – DE PETRIS (LeU): “IMPOSSIBILE LA SUA PERMANENZA AL GOVERNO. DIMISSIONI O MOZIONE DI SFIDUCIA”

“Il sottosegretario Durigon non può restare al governo. La proposta di intitolare ad Arnaldo Mussolini, fratello di Benito, il parco di Latina oggi dedicato a Falcone e Borsellino è incompatibile sia con i princìpi antifascisti della nostra Repubblica sia con l’obbligo civile e morale della lotta alla mafia. Durigon dovrebbe rendersi conto da solo della situazione dimettendosi e immagino che lo stesso presidente del consiglio non potrà che spingerlo in questa direzione. Senza un suo passo indietro, la mozione di sfiducia sarà inevitabile e doverosa”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Aspettiamo ancora che su questa incredibile vicenda si pronunci, stigmatizzando la proposta sul parco, Matteo Salvini. Purtroppo il leader della Lega è troppo occupato a muovere critiche rumorose e ingiuste alla ministra degli Interni Lamorgese che, a differenza di quel che faceva lui quando era titolare degli Interni, fa bene il proprio dovere”, conclude la presidente De Petris.

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COVID – DE PETRIS (Leu): “LA PROPAGANDA DI SALVINI È IRRESPONSABILE. PERICOLOSO LASCIARE ORA LO STATO D’EMERGENZA”

“Per Salvini la pandemia sembra essere una giostra. Appena finito un giro ne comincia un altro. Appena usciti dal coprifuoco, con la necessaria cautela e senza pericolose forzature, riparte con la fine dello stato d’emergenza. Come se non sapesse che porre fine ora allo stato d’emergenza renderebbe solo molto più lente e difficoltose sia la campagna di vaccinazione che la reazione a un eventuale riacutizzarsi del contagio. Questo modo di fare propaganda è del tutto irresponsabile”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Deve essere chiaro che i risultati ottenuti sono frutto proprio di una gestione prudente e oculata della crisi, orientata alla priorità della salute pubblica e non alla ricerca della popolarità a buon mercato. Su questa strada dobbiamo procedere, tanto più che la crisi non è ancora superata. Vediamo la luce in fondo al tunnel, finalmente, e tutto serve oggi all’Italia tranne che mettere a rischio questo risultato per strappare qualche decimale in più nei sondaggi”, conclude la presidente De Petris.

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LEGA – DE PETRIS (LeU): “QUESTO GOVERNO È NATO PER FARE LE RIFORME NEI TEMPI CONCORDATI CON L’UE. SE SALVINI HA CAMBIATO IDEA LO DICA CHIARAMENTE”

“Il governo Draghi è nato con una missione precisa: quella di avviare e realizzare il Pnrr e le riforme indispensabili per il successo del Piano nei tempi stabiliti dall’Unione europea. Se la Lega ha cambiato idea deve dirlo chiaramente, invece di provare a sabotare l’agenda già definita dal governo, e deve trarne le conseguenze uscendo da una maggioranza nella quale peraltro si comporta sin dall’inizio più da oppositore che da leale partner”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È evidente che la Lega cerca di evitare quella riforma progressiva del fisco che è stata annunciata da Draghi e che del resto è imposta dalla nostra Costituzione. Spera di avere nella prossima legislatura i numeri per far passare una riforma fiscale che andrebbe in senso inverso, a tutto vantaggio dei più ricchi. Ma deve ricordarsi che questo governo si è costituito, in una situazione emergenziale, per fare gli interessi del Paese, non quelli della Lega”, conclude la presidente De Petris.

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COVID – ERRANI (MISTO-LEU): “DA SPERANZA SERIETA’ E SENSO DI RESPONSABILITA'”

“Trovo un po’ assurdo che il giorno dopo aver votato il provvedimento più importante per il Paese nei prossimi decenni ci si divida su una mozione di sfiducia che avrebbe dovuto essere ritirata e neppure discussa. Purtroppo hanno prevalso invece la strumentalità politica e anche una certa competizione fra la Lega e FdI. Mi sembra una prova della difficoltà che la politica italiana incontra di fronte al salto di qualità che deve fare”, dichiara il senatore del gruppo Misto-LeU Vasco Errani.

“Credo comunque che da questo dibattito e da questo voto emergerà l’opposto di quel che sperava chi ha proposto la mozione di sfiducia. Risalterà cioè la serietà e il senso di responsabilità mostrato dal ministro della Salute, che ha fatto scelte difficili, problematiche e certo con sofferenza anche personale. Non significa che non ci siano stati limiti nella gestione della pandemia. Ci sono stati ed è necessario capirli e analizzarli Ma addossarne la responsabilità al ministro è più un’idiozia che un’ingiustizia. Nessuno può dare lezioni: basta andare a rileggere le dichiarazioni che ci hanno accompagnato dall’inizio della pandemia, ad esempio quelle del senatore Salvini. Il 21 febbraio 2020: «Bisogna chiudere tutto», 27 febbraio: «Il Paese affonda. Occorre riaprire tutte le attività», 26 marzo: «Ho detto a fine febbraio che bisognava riaprire tutto: era evidentemente una valutazione scientificamente sbagliata». Sulla seconda ondata 25 giugno: «Perché dovrebbe esserci una seconda ondata? È inutile terrorizzare le persone», per poi dichiarare il 16 ottobre: «Che cosa è stato fatto in questi sei mesi per prevenire la seconda ondata? Non vorrei che qualcuno, in questi mesi, si fosse seduto sperando nel buon Dio».”

“Invece chi può sostenere che su quei limiti non abbiamo pesato soprattutto le scelte del ventennio precedente, spesso adottate proprio da chi oggi si scaglia contro il ministro della Salute? Per decenni si è ripetuto che la sanità doveva essere privatizzata e si è smantellata la medicina territoriale. Ma non si tratta di scambiarsi accuse: bisogna invece imparare da quello che è successo e agire di conseguenza. Non più tagli alla Sanità. Basta con il blocco del personale. Riconoscimento del valore irrinunciabile del Servizio sanitario nazionale. Risoluzione del problema di cooperazione tra Stato e Regioni che permane sin dal 1978. Rafforzamento del Ministero della Sanità. Ricostruzione della medicina territoriale. Scagliare pietre può servire alla propaganda ma non aiuta a fare ciò che davvero serve: lavorare per risolvere questi problemi”, conclude il senatore del gruppo Misto-LeU.

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