“Ieri la Lega si è astenuta in sede di cdm su un punto fondamentale come il governo della pandemia. Nessuno può stare in una maggioranza e poi, a seconda delle convenienze o dei sondaggi, fare ciò che vuole cavalcando tutte le proteste, lanciando ultimatum e mettendo in difficoltà il governo e gli stessi ministri della Lega che avevano sottoscritto l’accordo sul quale si basa il decreto”, dichiara il senatore di Articolo Uno Vasco Errani. “Questo schema di gioco, che Salvini pratica continuamente, non è solo infantile e irresponsabile ma anche oggettivamente insostenibile. La Lega decida da che parte sta. Non siamo in una commedia: non si possono interpretare tutte le parti e non si può giocare con i sentimenti, le sofferenze e la rabbia di un Paese”, conclude il senatore di Articolo Uno.
“La decisione della Lega di non votare il decreto sulle riaperture è sbagliata e grave. Il decreto registra l’accordo che era stato raggiunto nella cabina di regia con il consenso della Lega e rappresenta una mediazione tra le diverse esigenze imposte dalla pandemia. Non si possono denunciare così le intese raggiunte solo per poter fare un po’ di propaganda. Non è serio e non è quel che il Paese merita in un momento così delicato”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“In una situazione così difficile e delicata per tutto il Paese è un grave errore da parte della destra cercare di delegittimare il ministro della Salute con attacchi che non hanno alcuna fondatezza ma che sono solo tentativi maldestri per delegittimarlo che non andranno da nessuna parte. Il presidente Draghi ha già confermato la sua piena fiducia nel ministro Speranza e non potrebbe essere altrimenti dal momento che le decisioni prese dall’intero governo, anche dai ministri della Lega, derivano dal quadro della pandemia e non dalle scelte di qualche singolo ministro”, afferma il senatore di Articolo Uno Vasco Errani.
“La propaganda fa parte della politica ed è legittima. Ma ci sono dei momenti in cui le ragioni della propaganda e degli interessi di partito devono fare un passo indietro rispetto all’interesse comune che in questo momento deve essere solo la lotta alla pandemia e la difesa della salute pubblica”.
“Il tiro al bersaglio sul ministro Speranza deve finire. Non passa giorno senza che Salvini e tutta la destra, di governo e di opposizione, apra il fuoco contro il ministro della Salute, diffondendo e accreditando così la fake news per cui all’origine delle chiusure non ci sarebbero i dati e la diffusione di una pandemia ancora estremamente minacciosa ma i capricci di un ministro. Questo non è solo il modo peggiore di fare politica. E’ anche un comportamento irresponsabile che cerca di sfruttare un malessere più che comprensibile per i propri fini politici”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Il presidente del consiglio ha già chiarito in modo molto fermo che la linea di Speranza è quella dell’intero governo e di tutta la maggioranza. È dunque inutile e solo molto dannoso per tutto il Paese che la destra e i media che la fiancheggiano proseguano in questo stillicidio a base di calunnie e false notizie”, conclude la presidente De Petris.
“Salvini continua impunemente a prendere in giro gli italiani. Ogni giorno si scaglia contro provvedimenti del governo giusti, resi indispensabili dalla necessità di frenare il contagio e giustamente votati dai suoi ministri. E’ un gioco delle parti stucchevole e dannoso, finalizzato esclusivamente alla prossima campagna elettorale per le amministrative”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“In un momento così drammatico un comportamento così privo di serietà è però inaccettabile. Se Salvini non è d’accordo con le necessarie misure atte a difendere la salute pubblica lo dica ai suoi ministri, li sfiduci e se ne assuma la responsabilità di fronte al Paese. In caso contrario deve smettere di fare due parti in commedia danneggiando così gravemente l’immagine del nostro Paese nel mondo e spingendo i cittadini a trascurare una prudenza e una cautela che sono invece indispensabili”, conclude la presidente De Petris.
“La variante inglese in 15 giorni passa dal 10% al 60% con le conseguenze che abbiamo visto in Inghilterra. L’agenda non la decidono i politici né gli esperti, la fa il virus. A dirlo è il virologo Andrea Crisanti ad Agorà su Rai Tre, questa mattina. Si, sono tutti preoccupati, esperti e non solo. Chi invece non ha capito la gravità della situazione e pensa di essere tornato al Papeete è il solito Matteo Salvini che attacca i ministri Speranza e Lamorgese. Pensa di tornare al vecchio copione, un po’ uomo di governo e molto leader dell’opposizione ma questa volta il leader leghista ha di fronte l’epidemia da Covid – 19 che rischia di aggravarsi con la variante inglese se non si interviene subito con rigore. L’agenda la fa il virus”. Così il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.
“Con il decreto approvato oggi la maggioranza mantiene uno degli impegni fondamentali e fondanti assunti quando decidemmo di dare vita a questo governo, e cancella i dl Salvini, che avevano coperto di vergogna il nostro Paese rinnegando le radici solidaristiche e umanitarie del nostro Paese e della nostra Costituzione. E’ molto grave che una parte dell’opposizione abbia cercato di ostacolare la scelta del Senato con metodi inaccettabili nel Parlamento di un Paese democratico”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Finalmente torna la protezione umanitaria, la cui soppressione non solo era uno sfregio sulla civiltà del nostro Paese ma era anche controproducente, dal momento che moltiplicava il numero dei clandestini. Viene anche detta una parola chiara che spero metta fine una volta per tutte all’assurda guerra dello Stato italiano contro le Ong, considerate colpevoli di salvare vite in mare come se si trattasse di un crimine. Dopo questa inversione di marcia è ora necessario procedere rapidamente nella direzione appena imboccata, introdurre corridoi umanitari, riprendere le missioni di salvataggio in mare sia italiane che europee, introdurre una legge civile sulla cittadinanza, in nome delle esigenze sia dell’umanità che della stessa sicurezza. Ma soprattutto è necessario cancellare la legge che è all’origine di un’intera politica sbagliata, inumana e inutile: la Bossi-Fini”, conclude la senatrice di LeU.
“Hanno occupato i banchi del governo per impedire che approvassimo, dopo la Camera, il decreto sicurezza. Strattoni, spinte e aggressioni contro il ministro D’Incà e la senatrice De Petris andata in suo soccorso. Colleghe e colleghi assediati e bloccati con la forza. Un clima di tensione con i selfie dei senatori e delle senatrici della Lega nell’aula del Senato. Spettacolo indecoroso, ma con pazienza lasceremo alle nostre spalle gli orrori dei decreti Salvini. Stasera o domani”. Lo dichiara il senatore Sandro Ruotolo del gruppo Misto, commentando quanto avvenuto in Aula quando il governo ha posto la fiducia sul decreto Migranti.