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ENI – DE PETRIS (LeU): “LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO PREVENTIVO AI DANNI DEL QUOTIDIANO ‘DOMANI’ È UN’INTIMIDAZIONE E UN ATTACCO ALLA LIBERTA’ DI STAMPA. IL GOVERNO DEVE SPIEGARE E INTERVENIRE”

“Ho presentato un’interrogazione rivolta ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico in merito a quello che si configura come un grave attacco alla libertà di stampa. Dopo la pubblicazione sul quotidiano ‘Domani’ di un articolo in cui veniva toccata anche la posizione di ENI, il legale della società ha scritto al quotidiano per lamentare la ‘campagna diffamatoria’ e per chiedere il pagamento di 100mila euro entro 10 giorni a titolo previsionale di risarcimento del danno. Appare evidente il tentativo sfacciato di intimidazione nei confronti del quotidiano, con l’obiettivo di condizionarne i contenuti nei confronti di ENI e questo, in un Paese democratico dove la libertà di stampa è garantita dalla Costituzione, non è accettabile”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Dal momento che ENI è una partecipata sottoposta al controllo dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico, i ministri devono chiarire se fossero a conoscenza di questa iniziativa inaudita e quali iniziative immediate intendano assumere per difendere la libertà di stampa e la Costituzione”, conclude la presidente De Petris.

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TRIVELLE: DE PETRIS (LeU) “ANCORA UN GOVERNO AMICO DEI PETROLIERI.” INTERROGAZIONE IN SENATO SULLE VERIFICHE DI OTTEMPERANZA RILASCIATE DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE PER LE TRIVELLAZIONI DI IDROCARBURI IN ADRIATICO.

 

 

Loredana De Petris, senatrice di LeU e capogruppo del Misto a palazzo Madama, ha presentato oggi una interrogazione urgente al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, in merito ai provvedimenti autorizzativi, pubblicati sul sito del Ministero dell’Ambiente, concernenti verifiche di ottemperanza alle prescrizioni sulla subsidenza per piattaforme estrattive di idrocarburi liquidi e gassosi localizzate in Adriatico.

“Cambiano i governi, ma non cambia l’atteggiamento condiscendente nei confronti dei progetti per l’estrazione di idrocarburi nel mare Adriatico. Ho presentato oggi in Senato una interrogazione sui 18 provvedimenti di ottemperanza rilasciati il 10 dicembre scorso dal Ministero dell’Ambiente che consentono la prosecuzione dell’attività delle piattaforme marine e chiedo al Ministero dell’Ambiente e al Ministro dello Sviluppo Economico di venire urgentemente a riferire in Aula.
Nei giorni scorsi, il governo aveva già respinto alcuni nostri emendamenti al Bilancio rivolti a riformare le norme in vigore, approvate dai precedenti governi, particolarmente benevole nei confronti delle estrazioni petrolifere in mare. Un pessimo segnale, unitamente alla raffica di autorizzazioni ora rilasciate dal Ministero dell’Ambiente, che il M5S si appresta a rinnegare questa battaglia condotta con noi nella scorsa legislatura, anche a sostegno del referendum. Sulle trivellazioni in mare deve ripartire la mobilitazione dei tanti comitati che hanno sostenuto questa vertenza sul territorio, contro una scelta energetica arretrata e pericolosa, in contrasto con la drammatica evidenza dei cambiamenti climatici, e con il rischio di compromettere l’ambiente marino e l’economia dei tanti Comuni costieri che vivono di turismo”.

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