All Posts Tagged: No Green Pass

LILIANA SEGRE – DE PETRIS (LeU): “INSULTI IGNOBILI E VERGOGNOSI. LA SUA TESTIMONANZA CONTRO IL RAZZISMO E L’ANTISEMITISMO È INSOPPORTABILE PER PERSONAGGI INFAMI”

“Gli insulti contro la senatrice a vita Liliana Segre nel corso della manifestazione No Pass di ieri a Bologna sono ignobili e disgustosi, coprono di vergogna chi li ha pronunciati. Voglio confermare tutto il mio affetto e tutta la mia solidarietà nei confronti di una donna, vittima della più atroce barbarie nazista, la cui testimonianza contro ogni forma di razzismo e di antisemitismo è evidentemente intollerabile per personaggi infami come quelli che l’hanno insultata ieri”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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ASSALTO CGIL – SANDRO RUOTOLO: “BISOGNA MOBILITARSI CONTRO I FASCISTI. IL MINISTRO VENGA AL PIU’ PRESTO IN AULA A RIFERIRE”

“Nelle foto e nei filmati c’è Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, durante l’assalto alla sede nazionale della Cgil delle squadracce fasciste. Gli scontri di Roma sono durati ore. Con novax e nogreenpass c’erano i neofascisti. Non possiamo accettarlo. Bisogna mobilitarsi contro i fascisti. Solidarietà alla Cgil, a Maurizio Landini e alle lavoratrici e ai lavoratori del sindacato. Quello contro la Cgil è stato un attacco alla nostra democrazia. Che venga al più presto in aula il ministro a riferire sui drammatici incidenti di Roma. Forza Nuova, Casa Pound, Libertà e Azione, vanno messi fuori legge. I fascisti #nopasaran”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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NO GREEN PASS – DE PETRIS (LeU): “IL GOVERNO RIFERISCA IMMEDIATAMENTE SULLE VIOLENZE SQUADRISTE”

“Il governo deve riferire immediatamente in Parlamento in merito a quanto sta accadendo in queste ore a Roma e in molte altre città. Lo squadrismo scatenato nelle strade del centro della Capitale, la minaccia contro le sedi stesse delle istituzioni, l’inaudito assalto alla Cgil sono fatti di gravità enorme. È ancor più grave che tutto ciò sia potuto accadere proprio mentre alla Camera si stava svolgendo l’incontro preparatorio della COP26, con esponenti delle commissioni Ambiente di tutti i Parlamenti”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È incomprensibile come, pur sapendo quali sono i metodi che usano i gruppi neofascisti che hanno preparato meticolosamente queste violenze, sia stata concessa l’autorizzazione per il raduno in piazza del Popolo, a un passo dalle sedi delle istituzioni democratiche”, conclude la presidente De Petris.

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GREEN PASS – ERRANI (ARTICOLO UNO): “NESSUNA VIOLENZA PUO’ ESSERE TOLLERATA”

“Massima solidarietà alla CGIL e a tutte le forze dell’ordine per il vergognoso attacco chiaramente fascista che in queste ore stanno subendo. Nessuna violenza può essere tollerata, dobbiamo reagire con fermezza e tutte le forze politiche devono respingere ciò che sta succedendo.” Così il senatore di Articolo Uno Vasco Errani, in merito ai disordini che si sono verificati nel Paese e nella Capitale.

 

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GREEN PASS – DE PETRIS (LeU): “LA DOPPIEZZA DELLA LEGA È POLITICAMENTE E MORALMENTE INACCETTABILE”

“La doppiezza della Lega sta diventando politicamente e moralmente inaccettabile, soprattutto perché così si gioca con la vita e con la salute delle persone. In un momento così delicato per la vita di tutti una forza politica seria ha il dovere di prendere posizioni chiare e univoche e di non confondere la popolazione. La Lega ha il dovere di decidere quale linea seguire non solo nei confronti del governo e della maggioranza di cui fa parte ma dell’intero Paese”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È molto importante estendere le regole di sicurezza subito, in modo da impedire una nuova ondata del virus in corrispondenza con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività lavorative. La tempestività è determinante ed è gravissimo che la Lega cerchi di ritardare scelte necessarie e già annunciate per il proprio tornaconto politico ed elettorale. Credo che tutta la maggioranza debba ora insistere perché la Lega smetta di comportarsi in modo così irresponsabile”, conclude la presidente De Petris.

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GREEN PASS – DE PETRIS (LeU): “MANIFESTAZIONI SIANO PACIFICHE E RISPETTINO LA LEGGE. NON PIU’ TOLLERABILI VIOLENZE E MINACCE”

“Chi manifesterà oggi contro il Green Pass deve farlo pacificamente, senza violenza, senza aggressioni, senza cercare di interrompere il servizio pubblico e i treni. La ministra Lamorgese ha fatto benissimo a usare toni molto fermi. Il diritto a manifestare deve essere garantito ma non si può andare avanti con atti di violenza, incitazioni contro medici e politici, pubblicazione degli indirizzi su Telegram, addirittura inviti a ‘terrorizzare’. Tutto questo deve finire una volta per tutte.” dichiara la capoguppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Una struttura del genere indica la presenza di gruppi ben organizzati che sfruttano la protesta, la strumentalizzano e si adoperano perché degeneri in violenze e minacce. Anche questo non è più accettabile: quei social e quei gruppi in rete vanno controllati e chiusi”.

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NO GREEN PASS – RUOTOLO: “CRESCENDO DI VIOLENZA E ANNUNCIO DEL BLOCCO DELLE STAZIONI, LA MINISTRA LAMORGESE DIA UN SEGNALE INEQUIVOCABILE”

“Le manifestazioni dei No vax, No Mask, No Tamp e da ultimo No Green Pass ci raccontano che non si tratta più solo di odio in rete, ma negli ultimi giorni, di episodi di violenza fisica con minacce e aggressioni a giornalisti, medici, scienziati. C’è un crescendo che allarma e ci induce a chiedere al ministro Lamorgese la massima attenzione e vigilanza. C’è una questione di sicurezza e di agibilità democratica: Saverio Tommasi (Fanpage.it), Antonella Alba (RaiNews 24) , Francesco Giovannetti (Repubblica Tv) sono solo alcuni dei cronisti malmenati. Nel mirino anche l’infettivologo dell’ospedale San Martino, Matteo Bassetti, inseguito e minacciato fin sotto casa e il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco, vittima di stalking telefonico. Addirittura c’è stato l’assalto al gazebo dei 5 Stelle a Milano, senza dimenticare l’incendio doloso appiccato al portone dell’ingresso principale dell’Istituto Superiore di Sanità. Non c’entra nulla l’articolo 21 della Costituzione e il manifestare la propria opinione, qui si tratta di violenza e basta. Sembra che ci sia una regia precisa, una accurata raccolta d’informazioni sugli obiettivi da colpire, un’organizzazione con gruppi social e canali chat dedicati per coordinare le azioni da portare avanti. Come l’annunciato blocco delle stazioni ferroviarie programmato per domani in coincidenza con l’entrata in vigore del Green Pass per viaggiare. Occorre che il Viminale dia un segnale inequivocabile in tutto il Paese contro l’avanzata di un’onda di violenza generalizzata. Non bisogna sottovalutare questo fenomeno soprattutto alla luce della presenza tra i manifestanti di personaggi e gruppi dell’estrema destra e di esponenti di formazioni come Forza Nuova che si proclamano ‘fascisti del terzo millennio’”. Lo sostiene in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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GREEN PASS, AGGRESSIONE AL CRONISTA – INTERROGAZIONE DI QUINDICI PARLAMENTARI ALLA MINISTRA DELL’INTERNO.

“Quindici tra senatrici e senatori chiedono alla ministra dell’Interno Lamorgese d’intervenire affinché siano identificati e puniti gli aggressori del giornalista Saverio Tommasi che sabato scorso 24 luglio 2021 a Firenze in occasione della manifestazione dei ‘No Green pass’ mentre svolgeva il proprio lavoro è stato oggetto di ripetute aggressioni, insulti e minacce”. Lo sottolinea in una nota il senatore Sandro Ruotolo, che insieme ai senatori Loredana De Petris, Vasco Errani, Piero Grasso, Maurizio Buccarella, Francesco Laforgia, di Leu-Ecosolidali e Tommaso Cerno, Monica Cirinnà, Valeria Fedeli, Franco Mirabelli, Dario Parrini, Gianni Pittella, Roberto Rampi, Valeria Valente, Francesco Verducci del Partito Democratico hanno depositato una interrogazione urgente rivolta alla Ministra degli Interni, Luciana Lamorgese. “Nel video pubblicato da Fanpage.it si vede chiaramente il giornalista più volte accerchiato e colpito alle spalle da più persone. Oltre alle aggressioni, Tommasi è stato spintonato ed ha evitato con prontezza il danneggiamento della sua telecamera. A più riprese è stato pesantemente minacciato e intimidito. Dalle immagini si nota addirittura una mamma incitare il figlioletto a gridare contro il cronista, come poi è accaduto, l’insulto: ‘scemo’. Il cronista di fronte alla pressione belligerante dei manifestanti ha più volte tentato di calmare gli animi spiegando che il suo lavoro è quello di documentare i fatti, riportando ciò che accade e null’altro. Solo l’intervento di alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine in abiti borghesi ha interrotto il ‘tiro al bersaglio’ ed ha evitato il peggio, ‘prendendo di peso’ il cronista e portandolo lontano dall’evento. Ogni tre giorni, nel nostro Paese, gli operatori dell’informazione vengono insultati, minacciati di morte solo per l’esercizio della loro professione. L’Osservatorio dei cronisti minacciati del Viminale ha rilevato un incremento dell’11 per cento delle intimidazioni rispetto al 2020 con un aumento significativo delle minacce che riguardano contesti socio/politici. Nell’interrogazione, i senatori, chiedono in particolare “quali iniziative la ministra intenda adottare per la salvaguardia del diritto all’informazione e il diritto ad essere informati, nonché il diritto di cronaca, a protezione di coloro che grazie al proprio lavoro di inchiesta offrono un servizio pubblico ai cittadini”.

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