“La direttiva europea sul salario minimo è un sacrosanto e giusto incentivo che ci dice di fare presto. In Italia c’è un problema salariale enorme che va affrontato ora. Siamo il solo Paese dell’Ocse in cui i salari siano diminuiti anziché aumentare dal 1990. In Italia un terzo dei lavoratori viene pagata meno di 9 euro l’ora. In Italia l’inflazione sta già erodendo il potere d’acquisto in dimensioni molto sensibili. Cosa ci vuole di più per capire che il salario minimo va introdotto subito, senza perdere un solo giorno?”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Il salario minimo aiuta e non ostacola la contrattazione nazionale. Gli ostacoli che la destra e Confindustria creano per impedire che sia varata la legge sul salario minimo sono assurdi, speciosi e anche miopi: senza un intervento salariale sarà impossibile sostenere la ripresa dei consumi”.