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DDL PILLON – DE PETRIS E ERRANI (LEU): “ACCANTONAMENTO POSITIVO MA CI RIPROVERANNO. BISOGNA TENERE LA GUARDIA ALTA”

Aver imposto l’accantonamento dell’inaccettabile ddl Pillon è un passo positivo ed è il risultato della mobilitazione di quella parte maggioritaria delle donne e dell’intero popolo italiano che non ha alcuna intenzione di farsi riportare indietro di mezzo secolo”, dichiarano i senatori di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, e Vasco Errani, capogruppo del Misto in commissione Bilancio.

Non ci illudiamo però che la partita sia chiusa. Il nuovo testo sarà probabilmente segnato dagli stessi elementi regressivi e punitivi nei confronti delle donne, perché questa è la cultura più intima della Lega. Terremo la guardia alta e non permetteremo che passino leggi che mirano a riportare le donne in condizione subordinata anche a costo di penalizzare i bambini”, concludono i senatori di LeU.

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DDL PILLON – DE PETRIS (LeU): “IL SOLO FATTO CHE NON SIA ANCORA STATO RITIRATO E’ INSULTO PER TUTTE LE DONNE”

“Il solo fatto che il ddl Pillon non sia ancora stato ritirato è un insulto per tutte le donne e un segnale minaccioso per quanto riguarda il comportamento del M5S”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Il ddl Pillon non è emendabile: deve essere ritirato. Mira a riportare le donne indietro di mezzo secolo e recherebbe danni immensi proprio a quei bambini dei quali in questi giorni la Lega si riempie la bocca a solo scopo di bassa propaganda. Il sottosegretario Spadafora aveva annunciato che era stato ‘archiviato’. Il vicepremier Di Maio aveva parlato di ‘fanatici che vogliono tornare al medioevo’. Ma il ddl arriva invece oggi in commissione, a riprova dell’incapacità dei 5S di reggere all’impeto oscurantista della Lega”.

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DICIOTTI – ERRANI (LEU): “DIGNITA’ DELLE PERSONE NON SI SCAMBIA CON NULLA”

“Voglio essere molto chiaro su questo punto: per me il confronto e lo scontro politico sono sempre legittimi. Salvini è un dirigente politico, il Vice Presidente del Consiglio: per me va sconfitto politicamente e solo politicamente. Non si può usare la giustizia per una battaglia politica. Ma anche il contrario è valido: non ci può essere una ragione politica che prevale sulle leggi e sulla Costituzione. Questo è un problema molto serio, sul quale vi prego di riflettere.” Così il senatore di LEU Vasco Errani nella discussione in Senato per l’autorizzazione a procedere contro il ministro Salvini. “Quando qualcuno parla in nome di tutto il popolo, di tutti i 60 milioni di italiani, per me, nell’esperienza della storia, è sempre un grandissimo problema, che attiene alla qualità della democrazia. Infine il senatore Pillon ha detto: noi contrastiamo i mercenari, i delinquenti che speculano sulla vita delle persone. Benissimo. Ma la dignità di quelle persone non è certamente salvaguardata dalla vicenda drammatica che tutti gli osservatori del mondo ci mettono sotto gli occhi, che è la tragedia dei campi, pubblici e privati, in Libia. La dignità di quelle persone vale nei confronti dei trafficanti, così come nei confronti di quei campi in Libia. Teniamolo ben presente, perché la dignità delle persone non si scambia con nulla”.

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8 MARZO – DE PETRIS (LEU): “DALLA LEGA VISIONE DELLE DONNE RIDICOLA, IMBARAZZANTE E OFFENSIVA”

 

“Il volantino della Lega di Crotone, in occasione dell’8 marzo, rivela una visione delle donne ridicola, imbarazzante e offensiva, del resto già evidente nelle proposte del Ministro Fontana e del Ddl Pillon che consolida le disparità familiari”.

Così la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto scrive in un post su Facebook, commentando il volantino della Lega dal titolo ‘8 marzo: chi offende la dignità della donna?’.

“Oggi le donne sono vere equilibriste, si occupano contemporaneamente della famiglia e del lavoro con impegno, efficienza e senso del dovere. E saranno le stesse donne a non permettere questo arretramento che vorrebbe cancellare anni di battaglie con il miraggio di tornare al Medioevo”, conclude De Petris.

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