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PONTE SULLO STRETTO – DE PETRIS (LeU): “SI RICOMINCIA CON LA GIOSTRA DOPO AVER GIA’ BUTTATO VIA CENTINAIA DI MLN”

“Senza neppure attendere che la relazione della commissione tecnica del ministero delle Infrastrutture sia completa, già riparte l’eterno mantra del Ponte sullo Stretto. Evidentemente non è bastato aver buttato al vento, nel corso dei decenni, centinaia di milioni in inutili progetti”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In questi decenni non è stato fatto nulla per dotare il Sud delle infrastrutture necessarie e persino il Pnrr non prevede stanziamenti davvero adeguati. Il Ponte sarebbe solo un’opera faraonica destinata a collegare il vuoto con il vuoto. Si tratta di una giostra tutta ideologica che servirà solo a buttare altri soldi e a distrarre dall’urgenza reale: le infrastrutture di cui la Calabria e la Sicilia, come tutto il Meridione, hanno davvero bisogno”, conclude la presidente De Petris.

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GOVERNO – DE PETRIS: “SE RENZI VUOLE I CONTENUTI SMETTA DI MINACCIARE CRISI E SI CONFRONTI NELLA MAGGIORANZA. IL CDM APPROVI E PORTI SUBITO IN PARLAMENTO IL RECOVERY PLAN”

“Ogni giorno, e anche oggi, Renzi ripete che il problema non sono i posti ma i contenuti, che l’urgenza assoluta e prioritaria è varare senza perdere tempo un Recovery Plan in grado di rispondere alle esigenze di questo Paese. Se lo pensa davvero basta che si decida a mettere da parte ogni minaccia di crisi e smetta di porre continuamente sul tavolo nuovi e pretestuosi temi, come il Mes o il Ponte sullo Stretto, che con il Recovery Plan non c’entrano niente e servono solo a evitare che si sviluppi davvero quel confronto che Renzi chiede a parole”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Il modo giusto, corretto e costruttivo di sviluppare questo confronto è portare proposte concrete e precise al tavolo della maggioranza, come ha fatto LeU, e non inviare privatamente i propri 30 punti a singoli esponenti di qualche partito della maggioranza. Il Parlamento, che ha già indicato le linee guida del Piano, può e deve dare un contributo molto forte. Per questo il Piano va approvato immediatamente dal CdM e poi portato in Parlamento. Se davvero il problema non sono gli assetti di governo questa è la strada maestra, questo è quello di cui ha bisogno l’Italia e questo è ciò che deve essere fatto con la massima celerità”, conclude la presidente De Petris.

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RECOVERY PLAN – DE PETRIS (LeU): “PORTARE IL PIANO RAPIDAMENTE IN CDM E IN PARLAMENTO. IL PONTE SULLO STRETTO NON RIGUARDA IL RECOVERY “

 

Sono stati fatti passi avanti importanti sui temi essenziali del Recovery Plan italiano: le politiche green, la parità di genere, il Mezzogiorno, i giovani, il lavoro. Non si tratta di capitoli separati ma di un’unica strategia che deve essere integrata trasversalmente e così viene intesa nella bozza presentata dal governo. E’ necessario delineare e precisare meglio i progetti nell’ambito della Green Economy. A questo servirà il lavoro in Parlamento e con le parti sociali. Stiamo infatti cercando un accordo per portare il Recovery in CdM in modo da inviarlo subito in Parlamento e di avviare il confronto con le parti sociali”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Solo questa è la discussione che bisogna affrontare ora, per avviare subito il lavoro di rilancio del Paese, apportando le modifiche che si possono e si devono fare per migliorare il Piano. Vanno invece messe decisamente da parte discussioni su questioni che servono solo a dividere, come il ponte sullo Stretto, su cui noi siamo assolutamente contrari e che, in ogni caso, non riguarda affatto il Recovery Plan”, conclude la presidente De Petris.

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CONFERENZA PD – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “NO AI PACCHETTI DI VOTI E AI VOLTAGABBANA, MA LISTE PULITE”

“Sui valori, sull’etica, dobbiamo essere intransigenti. Liste pulite innanzitutto, ma anche dei tanti bei no ai voltagabbana”. È uno dei passaggi dell’intervento del senatore Sandro Ruotolo alla conferenza programmatica idea Napoli organizzata dal PD. “Non dobbiamo, in nome di un pacchetto di voti presunti, accogliere tutti. Dobbiamo essere riformisti e concreti invece, nel raggiungimento degli obiettivi, mi è capitato di ascoltare l’altro giorno la dichiarazione di una candidata che dallo schieramento a noi alternativo ha deciso di candidarsi in quello del centro sinistra, per le prossime regionali in Campania. Ascoltatela anche voi. Io davvero non sono riuscito a capire le sue motivazioni e soprattutto le nostre per averla accettata. La questione meridionale è la questione delle classi dirigenti, abbiamo bisogno di infrastrutture per ripartire. Non abbiamo bisogno del ponte sullo stretto di Messina. La ripartenza del Paese o avviene con il Sud protagonista o non avviene, la crisi di oggi ci impone un nuovo modello di sviluppo che significa lotte alle disuguaglianze, transizione ecologica, lotta per i diritti civili e umani”.

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PONTE SULLO STRETTO – DE PETRIS (LeU): “OPERA INUTILE, COSTOSISSIMA, DEVASTANTE PER L’AMBIENTE, PREZIOSA SOLO PER LA MAFIA. ITALIA VIVA SI RASSEGNI: E’ UN CAPITOLO CHIUSO”

“Il senatore Faraone e Italia viva hanno il diritto di proporre quello che vogliono, anche un’opera folle, inutile, già rivelatasi costosissima anche solo in fase ipotetica, disastrosa per l’ambiente, preziosa solo per mafia e ‘ndrangheta, come il Ponte sullo Stretto.  Ma il senatore Faraone e Italia viva devono aver confuso questo governo con uno di quelli guidati da Silvio Berlusconi, il cui sogno era non a caso proprio il Ponte sullo Stretto”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, dopo le dichiarazioni in aula del capogruppo di Iv Faraone a favore del Ponte.

“Conviene essere assolutamente chiari. Il Ponte sullo Stretto non è un’opzione rimasta aperta in attesa di decisione. Tutte le analisi europee e tutte le valutazioni di impatto ambientale lo hanno bocciato senza appello. Stiamo ancora pagando costi esorbitanti anche solo per averne parlato. Il tentativo di usare la crisi innescata dalla pandemia per riaprire un capitolo già chiuso non ha alcuna possibilità di successo e sarà bene che Italia viva se ne faccia rapidamente una ragione”, conclude la presidente De Petris.

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