“L’arroganza e la protervia di un ministro degli Interni che si arroga il diritto di convocare il Parlamento al posto dei presidenti delle Camere e si rivolge ai parlamentari come ha fatto Salvini nella notte giustificano la sensazione, estremamente allarmante, di trovarsi di fronte a un vero e proprio assalto alla democrazia parlamentare. Salvini farà bene a rendersi conto che in questa Repubblica parlamentare non spetta a lui ma ai presidenti delle Camere, sentite le conferenze dei capigruppo, convocare le aule. E dovrà imparare che non sta neppure a lui licenziare il capo del governo come fosse il suo maggiordomo: la crisi dovrà dipanarsi in Parlamento, con massima trasparenza e con una formale mozione di sfiducia”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“In ogni caso non è neppure immaginabile che un leader candidato alla presidenza del Consiglio gestisca la fase elettorale in veste di ministro degli Interni”.