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GOVERNO – DE PETRIS (LeU): “LA CRISI SI SAREBBE POTUTA E DOVUTA EVITARE”

“Noi non verremo meno alla nostra responsabilità ma non in nome della stabilità come se fosse un valore in sé. Bisogna non solo dare risposte ma dare risposte giuste”, afferma nella sua dichiarazione di voto la capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris.

“Bisogna prendere di petto la crisi sociale. Non si può pensare di costruire la ripresa puntando ancora una volta sui salari bassi invece che sull’innovazione. Bisogna misurarsi con i cambiamenti climatici nei termini non più solo della transizione ma della riconversione ecologica, ed è uno sforzo enorme. Bisogna affrontare il problema drammatico della povertà e per questo noi approvammo con la formula dell’astensione il rdc, anche se allora eravamo all’opposizione. Per affrontare questi problemi e non solo per uscire dalla pandemia quando ci fu la necessità di costruire questa maggioranza rispondemmo all’appello e non fu facile. In questa maggioranza abbiamo vissuto momenti complicati e ognuno ha dato il proprio contributo. Abbiamo cercato punti di incontro e di mediazione perché noi crediamo profondamente nel Parlamento e nel metodo proprio della democrazia parlamentare. Per questo pensiamo che questa crisi si sarebbe potuta e dovuta evitare e che forse sarebbe stato utile evitare la drammatizzazione”.

 

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RDC – DE PETRIS (LeU): “STRUMENTO DA MIGLIORARE MA INDISPENSABILE”

 

“Il Reddito di Cittadinanza può e deve certamente essere migliorato, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro. Sarebbe bene però ricordare che gli ultimi due anni, con l’esplosione della pandemia, non rappresentano il momento ideale per valutare gli effetti anche di quella parte del RdC. È evidente che, con la pandemia e i lockdown non ci si potevano attendere risultati migliori”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In compenso proprio la pandemia ha dimostrato quanto prezioso e necessario sia il RdC. Forse Salvini non si rende conto di quante persone sarebbero precipitate nell’indigenza senza quello strumento. O più probabilmente cinicamente se ne disinteressa. Il RdC, non a caso presente in qualche forma quasi ovunque in Europa, è però uno strumento indispensabile non solo in condizioni di emergenza come la pandemia ma anche per affrontare la riconversione soprattutto digitale che ci aspetta. Chiedere di cancellarlo per ragioni di pura propaganda è assolutamente irresponsabile”, conclude la capogruppo di LeU.

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RDC – DE PETRIS (LeU): “STRUMENTO DA MIGLIORARE MA INDISPENSABILE”

“Il Reddito di Cittadinanza può e deve certamente essere migliorato, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro. Sarebbe bene però ricordare che gli ultimi due anni, con l’esplosione della pandemia, non rappresentano il momento ideale per valutare gli effetti anche di quella parte del RdC. È evidente che, con la pandemia e i lockdown non ci si potevano attendere risultati migliori”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In compenso proprio la pandemia ha dimostrato quanto prezioso e necessario sia il RdC. Forse Salvini non si rende conto di quante persone sarebbero precipitate nell’indigenza senza quello strumento. O più probabilmente cinicamente se ne disinteressa. Il RdC, non a caso presente in qualche forma quasi ovunque in Europa, è però uno strumento indispensabile non solo in condizioni di emergenza come la pandemia ma anche per affrontare la riconversione soprattutto digitale che ci aspetta. Chiedere di cancellarlo per ragioni di pura propaganda è assolutamente irresponsabile”, conclude la capogruppo di LeU.

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RDC – DE PETRIS (LeU): “CRITICITA’ ENORMI MA CI SIAMO ASTENUTI PER INVIARE UN SEGNALE PER MODIFICHE ALLA CAMERA”

 

“Ci siamo astenuti sul decreto che introduce il reddito di cittadinanza e quota 100 perché non volevamo opporci a misure che comunque si propongono di offrire un sostegno alle fasce più povere della popolazione e di intervenire, pur senza superarla, sulla legge Fornero. Siamo sempre stati favorevoli a un reddito di base davvero universalistico e abbiamo contrastato sin dall’inizio la riforma delle pensioni. Ciò non significa affatto non vedere le immense criticità che ci sono nel decreto”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“In particolare ci sono nel RdC inaccettabili elementi di discriminazione e c’è una burocratizzazione che renderà allo stesso tempo molto meno utile e molto più confusa la riforma. E’ questa una conseguenza del tentativo di tenere insieme due esigenze diverse, che avrebbero richiesto misure distinte: il sostegno alla povertà e quello alla ricerca dei posti di lavoro. E’ inoltre necessario chiarire il ruolo e l’inquadramento dei cosiddetti ‘navigator’ e deve essere chiarito che è prima di tutto necessario stabilizzare quei lavoratori dell’Anpal che sono da troppo tempo costretti a una condizione di precariato permanente. Quanto a quota 100 è chiaro che non si tratta affatto del superamento promesso della legge Fornero ma solo dell’introduzione di una nuova finestra. Con la nostra astensione abbiamo voluto inviare un segnale, nell’auspicio che alla Camera possano essere corretti i limiti enormi che la riforma presenta al momento”.

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