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RIFORME – DE PETRIS (LeU): “INTRODURRE SUBITO I CORRETTIVI PER EVITARE EFFETTI DISTORSIVI DEL TAGLIO DEI PARLAMENTARI”

 

Ora che è stata approvata la riforma costituzionale con la riduzione del numero dei parlamentari, che produce inevitabilmente effetti di riduzione e distorsione del pluralismo e della rappresentanza politica e territoriale e che altera l’equilibrio di pesi e contrappesi fondamentale per l’esercizio della democrazia, bisogna introdurre immediatamente i correttivi decisi dalla maggioranza. Bisogna cioè calendarizzare subito quelle riforme che servono a evitare quegli esisti distorsivi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Bisogna dunque mettere subito in calendario l’equiparazione dei requisiti per l’elettorato attivo e passivo del Senato a quelli della Camera e la modifica del principio della base regionale per l’elezione del Senato. E’ altrettanto urgente che le Giunte per il regolamento delle due camere procedano subito all’adeguamento dei rispettivi regolamenti parlamentari. E’ infine necessario che inizi subito il confronto sulla nuova legge elettorale, che la maggioranza si è impegnata a presentare entro dicembre. Senza una legge di stampo proporzionale sarà infatti impossibile garantire una vera e adeguata rappresentanza sia sul piano politico che su quello territoriale”.

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RIFORME – DE PETRIS (LeU): “IL VERO OBIETTIVO E’ INDEBOLIRE SEMPRE DI PIU’ LA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE”

“Questa riforma costituzionale si inscrive nel corso delle altre riforme tentate in precedenza ed è purtroppo omogenea alle mazzate che vengono da anni inflitte alla democrazia parlamentare nella pratica quotidiana. L’obiettivo è sempre lo stesso: indebolire sempre più, sino a renderla un puro simulacro, la democrazia parlamentare”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Il problema non è quello dei costi, anche perché è ovvio che la democrazia abbia dei costi. Non è neppure quello dell’efficienza: basta applicare il nuovo regolamento per snellire e rendere più efficiente il lavoro del Senato. Ma non è per questo che si vuole ridurre il numero dei parlamentari. L’obiettivo è invece rendere ancora più debole il potere legislativo a tutto vantaggio di quello esecutivo, non era certo ciò che avevano in mente i costituenti. Sarebbero ben altri gli interventi necessari per adeguare la Carta alle esigenze della contemporaneità. Primo fra tutti chiarire nel dettaglio quali sono i vincoli per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, sancita ma solo in linea generale dall’art. 9 della Costituzione”.

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