“La netta vittoria del Sì al referendum era prevedibile e prevista. Il 30% di No dimostra però che nel Paese c’è stata una discussione reale e che non c’è affatto una unanimità sostanziale”, afferma la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Questa riforma non risolve nessun problema e in compenso ne crea di nuovi. Bisognerà mettere subito mano ad alcune riforme ineludibili dopo la vittoria del Sì. La prima è una nuova legge elettorale che impedisca una drastica decurtazione della rappresentanza sia politica che territoriale. La seconda è una revisione della platea degli elettori del capo dello Stato: in caso contrario il peso degli elettori espressi dalle Regioni verrebbe proporzionalmente moltiplicato a dismisura. Ma bisogna anche decidersi ad affrontare il vero problema che impedisce al Parlamento di funzionare correttamente e di esercitare quella centralità assegnatagli dalla Costituzione: l’abuso costante della decretazione d’urgenza, spesso accoppiata con il voto di fiducia, che svuota il Parlamento delle sue funzioni legislative”, conclude la presidente De Petris