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TAP. – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “CROMO ESAVALENTE NEL CANTIERE, MINISTRO COSTA PROCEDA A VERIFICHE E CONTROLLI”

 

“Nel cantiere Tap, in contrada San Basilio, a Malendugno (Lecce), da tempo è stata accertato la presenza di cromo esavalente, un cancerogeno certo, oltre la soglia limite consentita per le acque sotterranee. Visto il rischio concreto che la prosecuzione delle lavorazioni di scavo possano nuovamente compromettere suolo, sottosuolo e falda, pregiudicando la salute pubblica, chiedo al Ministro dell’ambiente di procedere a controlli e verifiche, anche promuovendo un intervento del Comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente”.

Lo chiede il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto, membro della Commissione Agricoltura, in un’interrogazione rivolta al Ministro Costa.

“Tra l’altro, non vi è alcuna certezza che attualmente non si superino le soglie di contaminazione in falda, in quanto le ultime analisi effettuate dall’Agenzia risalgono al 28 agosto 2018, a cantiere fermo, e  67 associazioni hanno formalmente diffidato Tap a sospendere i lavori di costruzione del microtunnel. Per questo sarebbe bene applicare i principi europei di precauzione al fine di garantire il diritto alla salute, sancito dalla nostra Costituzione”.

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IMPIANTO TMB SALARIO. DE PETRIS (LEU): SIA CHIUSO IMMEDIATAMENTE A TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE

 

 

“L’incendio al centro di raccolta rifiuti Salario, che di fatto è una gigantesca discarica, corona una lunga vicenda di incuria per l’ambiente e per la salute dei cittadini: che altro deve accadere per dimostrare che tale impianto è estremamente pericoloso? Il Governo deve chiuderlo immediatamente, a tutela della salute dei residenti e dei lavoratori”. Così la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, in una mozione presentata al governo.
“Da anni – prosegue la presidente De Petris – gli abitanti di Fidene, Colle Salario e Villa Spada lamentano e denunciano senza che nessuno li ascolti odori nauseabondi e intollerabili. E’uno scenario più che inquietante, denunciato anche nella relazione dell’ARPA Lazio. Quell’impianto avrebbe dovuto essere chiuso già da molto tempo. Mantenerlo anche dopo l’incendio sarebbe una scelta molto grave sia dal punto di vista ambientale e sanitario oltre che da quello sociale.
Chiediamo inoltre che sia predisposto e realizzato uno studio in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, avviando indagini epidemiologiche sullo statuto di salute della popolazione residente, e che siano favorite forme di coinvolgimento dei residenti nelle scelte sul futuro dell’impianto Tmb”. Conclude De Petris.

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