All Posts Tagged: Sandro Ruotolo

PACIOLLA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “PRETENDERE DALLE NAZIONI UNITE LA MASSIMA COLLABORAZIONE CON LE AUTORITA’ ITALIANE E CON I LEGALI DELLA FAMIGLIA PACIOLLA PER CONOSCERE LA VERITA'”

“Pretendere, è la parola giusta, dalle Nazioni Unite la massima collaborazione con le autorità italiane e con i legali della famiglia per conoscere la verità sulla morte di Mario Carmine Paciolla, il nostro connazionale 33enne, ritrovato privo di vita presso la propria abitazione a San Vicente del Caguan, località a 650 chilometri da Bogotà”. Lo ha chiesto al ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, nel corso della seduta del Question Time, il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) che ha presentato una interrogazione urgente insieme ai parlamentari Loredana De Petris e Vasco Errani sul caso Paciolla. “Il nostro connazionale era cooperante Onu ed era impegnato da due anni con le Nazioni Unite, in un progetto che mirava a riconvertire gli ex combattenti al lavoro nei campi e svolgeva il monitoraggio per il rispetto degli accordi di pace tra il Governo colombiano e le FARC, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia. Vista la gravità dei fatti e il turbamento e lo sconcerto nell’opinione pubblica, sollecitiamo il Ministro al massimo impegno nei confronti del Governo colombiano, e ad adottare tutte le iniziative affinché si svolgano le opportune indagini per giungere a risposte convincenti, per la ricerca della verità e della giustizia per la morte del nostro connazionale Mario Carmine Paciolla. E per ottenere queste risposte c’è bisogno della massima collaborazione delle Nazioni Unite”.

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RECOVERY FUND – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “L’ITALIA A TESTA ALTA. ORA RICOSTRUIAMO IL FUTURO DEL NOSTRO PAESE”

“L’Italia esce a testa alta dai negoziati europei sul Recovery Fund, al vertice Ue. E ora pensiamo al futuro del nostro Paese: più ecologia, meno disuguaglianze, più diritti. La strada per il nuovo modello di sviluppo ha bisogno del campo largo del Centrosinistra”. Così il senatore del Gruppo misto Sandro Ruotolo.

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MORTE PACIOLLA – RUOTOLO, ERRANI, DE PETRIS (GRUPPO MISTO): “L’ITALIA ADOTTI INIZIATIVE URGENTI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO COLOMBIANO”

“Quali sono le iniziative urgenti che si intendono adottare nei confronti del Governo colombiano, affinché si svolgano le opportune indagini per giungere a risposte convincenti, per la ricerca della verità e della giustizia per la morte del nostro connazionale Mario Carmine Paciolla”. Lo chiedono il senatore Sandro Ruotolo, Vasco Errani e la senatrice Loredana De Petris del Gruppo Misto in una interrogazione urgente, depositata oggi, rivolta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio sulla morte violenta del nostro connazionale Mario Carmine Paciolla. “Il 15 luglio Mario Carmine Paciolla, 33 anni, napoletano, è stato ritrovato privo di vita presso la propria abitazione a San Vicente del Caguán, località a 650 km da Bogotà nel dipartimento colombiano del Caquetá Colombia. Il connazionale era cooperante Onu ed era impegnato da due anni con le Nazione Unite, in un progetto che mirava a riconvertire gli ex combattenti al lavoro nei campi e svolgeva il monitoraggio per il rispetto degli accordi di pace tra il governo colombiano e le Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia. Stando a quanto sta emergendo da notizie di stampa, in queste ore convulse, sono tutt’altre le ricostruzioni e i dettagli che escludono categoricamente il suicidio. Sul cadavere di Mario Carmine Paciolla, come riportano gli organi e le agenzie di stampa, ci sarebbero evidenti segni di violenza, in particolare, ‘tagli provocati da coltelli o da lame acuminate che non sono state trovate in casa. Vene squarciate, non tagliate in modo chirurgico, un segno che rimanda a coltelli con denti spessi o qualcosa di simile, che non è stato refertato dagli organi di polizia giudiziaria intervenuti sul luogo del delitto’. I fatti sono gravissimi e sembra di assistere a una vicenda simile a quella di Giulio Regeni, il giovane ricercatore di Fiumicello che stava scrivendo una tesi di dottorato per l’università di Cambridge. Il suo corpo senza vita, straziato dalle torture, venne ritrovato il 3 febbraio 2016 sul ciglio della superstrada che collega II Cairo ad Alessandria d’Egitto. Appare dunque impellente procedere, come la magistratura italiana sta già facendo, – secondo qualificate fonti giudiziarie, la Procura di Napoli e Roma avrebbe già inoltrato atti conoscitivi, nell’ambito del lavoro di condivisione giudiziaria presso le autorità giudiziarie colombiane – alla raccolta di quante più possibili prove testimoniali. Chiediamo al Governo italiano di intervenire con urgenza presso il Governo colombiano affinché si svolgano le opportune indagini per giungere a risposte convincenti, per la ricerca della verità e della giustizia per la morte del nostro connazionale Mario Carmine Paciolla”  .

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STRAGE VIA D’AMELIO – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “NON FU SOLO LA MAFIA A TENTARE IL COLPO DI STATO”

“19 luglio 1992, 28 anni fa la strage di via D’Amelio. La ferita è ancora aperta, non è ancora il tempo di consegnare alla storia quel periodo tragico che ha vissuto il nostro Paese. Le nuove generazioni devono sapere quello che è successo nel terribile biennio stragista 92-94 perché, ancora oggi, dobbiamo conoscere la verità. Non fu solo la mafia a tentare il colpo di Stato nella strage di via D’Amelio, dove insieme al giudice Borsellino trovarono la morte gli agenti della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Le stragi di Capaci e via D’Amelio, le bombe del ’93 a Roma, Milano, Firenze, gli attentati ai carabinieri di Reggio Calabria, il deposito di armi pronto ad essere usato di Secondigliano, facevano parte di una strategia del terrore che, dopo il fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma, cessò d’improvviso. Perché? Quelle bombe erano un ultimatum. Vogliamo conoscere tutti i protagonisti e i termini di quell’accordo. “

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MORTE PACIOLLA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “INTERVENGA CON FORZA IL GOVERNO, LA VICENDA DI MARIO CARMINE PACIOLLA E’ SIMILE A QUELLA DI GIULIO REGENI”

Si chiede al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri un intervento forte, deciso e immediato nei confronti del Governo colombiano affinché si faccia chiarezza e giustizia sulla morte violenta del nostro connazionale Mario Carmine Paciolla”. Lo chiede il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) in una interrogazione urgente, che sarà depositata lunedì, e rivolta al presidente Conte e al ministro Di Maio. “Sono gravissimi i fatti fin qui emersi sulla morte, lo scorso 15 luglio, di Mario Carmine Paciolla, 33 anni, napoletano, e collaboratore della Nazione Unite, impegnato in Colombia in un progetto di pacificazione interna tra governo locale ed ex ribelli delle Farc e di riqualificazione di aree utilizzate dal narcotraffico, sembra di assistere a una vicenda simile a quella di Giulio Regeni. Bisogna accertare la verità, da ciò che emerge dai media e da molte testimonianze sul cadavere del giovane sono stati rilevati ‘tagli provocati da coltelli o da lame acuminate che non sono state trovate in casa’. Il ruolo volontario svolto da Mario Carmine Paciolla, come collaboratore e osservatore delle Nazioni Unite, la conoscenza del territorio, le solide relazioni e il sapersi districare nei quartieri difficili alle prese con problemi umanitari, come quello legato allo sfruttamento della popolazione in un regime di narcoeconomia ha infastidito qualcuno? La Rete Europaz, nata a sostegno degli Accordi di Pace e del lavoro del Sistema Integral de Verdad Justicia, Reparación y No Repetición, a cui Paciolla per due anni ha collaborato,  denuncia da tempo ripetuti episodi di violenza in varie zone del paese come le persecuzioni contro attivisti, leader sociali ed ex-guerriglieri, denunciate da organismi nazionali e internazionali; il clima di ostilità e delegittimazione che rischiano seriamente di compromettere i tanti sforzi sinora compiuti per la costruzione di una pace duratura con verità e giustizia sociale. Se non ritengano opportuno e urgente il Presidente Conte e il Ministro Di Maio, vista la gravità dell’accaduto la convocazione dell’ambasciatore della Colombia per far giungere le rimostranze del Governo italiano”.

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CONFERENZA PD – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “NO AI PACCHETTI DI VOTI E AI VOLTAGABBANA, MA LISTE PULITE”

“Sui valori, sull’etica, dobbiamo essere intransigenti. Liste pulite innanzitutto, ma anche dei tanti bei no ai voltagabbana”. È uno dei passaggi dell’intervento del senatore Sandro Ruotolo alla conferenza programmatica idea Napoli organizzata dal PD. “Non dobbiamo, in nome di un pacchetto di voti presunti, accogliere tutti. Dobbiamo essere riformisti e concreti invece, nel raggiungimento degli obiettivi, mi è capitato di ascoltare l’altro giorno la dichiarazione di una candidata che dallo schieramento a noi alternativo ha deciso di candidarsi in quello del centro sinistra, per le prossime regionali in Campania. Ascoltatela anche voi. Io davvero non sono riuscito a capire le sue motivazioni e soprattutto le nostre per averla accettata. La questione meridionale è la questione delle classi dirigenti, abbiamo bisogno di infrastrutture per ripartire. Non abbiamo bisogno del ponte sullo stretto di Messina. La ripartenza del Paese o avviene con il Sud protagonista o non avviene, la crisi di oggi ci impone un nuovo modello di sviluppo che significa lotte alle disuguaglianze, transizione ecologica, lotta per i diritti civili e umani”.

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AGCOM – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “ANCHE IVA ZANICCHI NEL MIRINO. ORA ATTENDIAMO LE VALUTAZIONI DEL GIUDICE IN SEDE PENALE”

L’Agcom oltre alle frasi di Vittorio Feltri sui ‘meridionali inferiori’ analizza l’intera stagione televisiva di ‘Fuori dal coro’ condotta da Mario Giordano su Rete4 al fine di individuare l’eventuale natura sistematica di violazione dei principi di non discriminazione e di contrasto all’hate speech. Con Maurizio de Giovanni e con l’avvocato Francesco Barra Caracciolo pensiamo anche che quelle dichiarazioni sui ‘meridionali inferiori’ possano essere giudicate anche in sede penale per violazione della legge Mancino”. Lo scrive il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) commentando il pronunciamento dell’Agcom sulle parole offensive contro i meridionali pronunciate da Feltri. “I commissari si sono accorti che anche in un’altra occasione il conduttore non aveva preso le distanze da un ospite, in questo caso Iva Zanicchi, che sosteneva tesi aberranti: ‘i clandestini sono prepotenti e padroni…spacciano e stuprano”. “L’Agcom vuole capire se c’è stata continuità in questa linea editoriale così estrema, perché conosciamo il ruolo della ‘Bestia’ sui social. Anche nel caso della Zanicchi, il leader della Lega Matteo Salvini ha fatto politica. Ha ripreso il video di ‘Fuori dal coro’ con Iva Zanicchi e ha detto la sua. La politica ha sottovalutato i rischi di queste campagne d’odio che diventano insulti, minacce, violenze verbali e non solo”. 

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AGCOM SU FELTRI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “AVEVAMO RAGIONE, QUELLE PAROLE ERANO OFFENSIVE”

Avevamo ragione io e Maurizio De Giovanni. Quel “i meridionali sono inferiori” pronunciato da Vittorio Feltri ospite nel programma di Mario Giordano su Rete 4 sono da condannare secondo l’Agcom. C’è un limite a tutto e quel limite da tempo è stato superato. Giusta la decisione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”. Lo scrive il senatore Sandro Ruotolo commentando il pronunciamento dell’Agcom sulle parole offensive contro i meridionali pronunciate da Feltri. Parole offensive che indussero il senatore Ruotolo e lo scrittore De Giovanni a segnalare la vicenda all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, oltre che ad agire per vie legali e denunciare Feltri per diffamazione.

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STRAGE DI USTICA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “SENZA VERITA’ NON C’E’ GIUSTIZIA”

“27 giugno 1980, strage di Ustica: 81 morti. Sappiamo che l’aereo fu abbattuto ma i colpevoli non hanno ancora un nome. Noi non dimentichiamo. C’è ancor oggi chi sa e tace, chi ha depistato e chi oppone il segreto di Stato. Vogliamo conoscere la verità. Senza verità non c’è giustizia”. Lo scrive il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) in occasione del 40esimo anno dall’oscura Strage di Ustica.

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ORSO TRENTINO – DE PETRIS (LEU), RUOTOLO (MISTO): “NO ALL’ABBATTIMENTO, IL MINISTRO COSTA IMPUGNI SUBITO L’ORDINANZA”

“Per la Provincia di Trento, l’orso che nei giorni scorsi ha aggredito padre e figlio, merita la pena di morte: è intollerabile! Chiediamo al Ministro Costa di impugnare immediatamente l’ordinanza, che a breve sarà firmata dal presidente Maurizio Fugatti”.

Lo dichiarano la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, e il senatore del gruppo Misto, Sandro Ruotolo.

“La montagna è la casa degli animali, siamo noi che abbiamo il dovere di muoverci sempre in punta di piedi. Piuttosto, crediamo che fin dall’inizio ci siano stati degli errori nella gestione dei plantigradi e non è giusto che a pagare siano sempre gli animali che hanno come unica colpa quella di comportarsi in base ai loro istinti. La provincia di Trento ha il sacrosanto dovere di gestire la situazione senza mettere in pericolo la vita di nessuno, né delle persone, né degli animali”.

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