“In un periodo in cui il personale sanitario, soprattutto nella Regione Lombardia, osservava turni al limite delle proprie possibilità fisiche e psicologiche, aver invitato a non procedere con gli esami autoptici, ed eventualmente a procedervi con notevoli restrizioni, non ha consentito di conoscere in tempi rapidi le vere cause dei decessi, né di poter praticare prima le terapie idonee, in totale contrasto con i protocolli attuati fino a quel momento e che determinavano il rapido peggioramento del quadro clinico dei malati”. E’ quanto denuncia il senatore del Gruppo Misto, Saverio De Bonis, in un’interrogazione in cui chiede al Ministro della Salute “di fornire ora, in base alle autopsie effettuate, i dati sul reale numero di decessi avvenuti a causa dell’infezione da Sars-CoV-2, oppure a causa di altre malattie. Voglio sapere se, a fronte dei 33.309 pazienti deceduti e risultati positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, al 18 giugno 2020, come riportato dall’infografica settimanale fornita dall’Istituto Superiore di Sanità, per il 4,2% che presentavano zero patologie pregresse, dei 3510 deceduti per i quali al 18 giugno 2020, sia stato possibile analizzare le cartelle cliniche, se sia stato effettuato esame autoptico ed eventualmente stabilito che la causa del decesso fosse attribuibile ad esito dell’infezione da SARS-CoV-2 ovvero altre cause. Solo oggi risulta essere stato definitivamente chiarito che gli esami post mortem erano consentiti, anche se a discrezione delle autorità giudiziarie e delle direzioni sanitarie, limitando l’esecuzione ai soli casi in cui fossero necessari per accertare la causa della morte o per fini di studio e approfondimento. Se si fosse praticata l’autopsia ai primi deceduti attribuiti alla malattia denominata Covid-19 si sarebbero evitati percorsi e rimedi sbagliati ed oggi, grazie alla svolta nelle conoscenze mediche, non si parlerebbe più né di rianimazioni e nemmeno di ventilazioni, che in questo caso si sono rivelate peggiorative del quadro clinico. Voglio sapere dal Ministro Speranza se, attualmente, per tutti i pazienti deceduti e dichiarati positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, si stia procedendo all’effettuazione dell’esame autoptico e, pertanto, conoscere il numero esatto tra questi, per i quali la causa del decesso sia con certezza attribuibile al solo ed esclusivo esito dell’infezione da SARS-CoV-2″.