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AGRICOLTURA – DE BONIS (MISTO): “L’ARRIVO DEL GRANO ESTERO CON GLIFOSATO, E’ NOCIVO PER LA SALUTE E PER L’ECONOMIA”

“L’indisturbato arrivo nel porto di Bari di navi estere, soprattutto provenienti dal Canada, cariche di grano duro destinato alle grandi industrie alimentari, è molto preoccupante per almeno due motivi: economico e sanitario. Infatti, il grano estero oltre a deprimere il prezzo del mercato alla vigilia del raccolto nazionale, sembrerebbe anche molto pericoloso per la salute pubblica.  Infatti, a seguito delle analisi effettuate sulle paste e sulla semola, negli ultimi anni, da varie associazioni private, è emersa la presenza di residui tossici (glifosato, DON e metalli pesanti), sostanze  dannose per la salute”. 

Lo scrive il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto in un’interrogazione rivolta ai Ministri Bellanova e Speranza, sottoscritta anche dai senatori Martelli, Ciampolillo, De Falco, Buccarella, Nugnes, Bonetti, Saccone, Leonardo e Papatheu, in cui ricorda di avere già presentato quattro atti di sindacato ispettivo riguardanti l’importazione di grani esteri e di non aver mai ricevuto risposta. 

“Nella comunità scientifica sono sempre più fondati i sospetti che il glifosato sia tra le cause probabili del morbo di Parkinson, inoltre  glifosato e Don sono potenti immunodepressivi che espongono più facilmente al rischio del COVID-19. Nel silenzio colpevole delle due grandi autorità pubbliche al di qua e al di là dell’Oceano (EPA ed EFSA sembrano del tutto cieche di fronte alle pesanti ombre sul pesticida più usato nella storia dell’umanità) gli indizi assumono la forma di prove”. 

 Il senatore De Bonis, che incaricherà i laboratori accreditati per verificare la qualità di queste derrate attraverso l’analisi della pasta ed ha  già interessato gli uffici della Commissione europea per violazione del principio di precauzione, ha anche incaricato il proprio staff legale per redigere l’ennesimo esposto in merito, ai sensi dell’articolo 444 del codice penale, che fa espresso divieto di somministrare cibo nocivo. De Bonis chiederà inoltre alla Procura di Bari di indagare. 

Per tutti questi motivi, ha chiesto  

ai Ministri dell’Agricoltura e della Salute “se non ritengano che i grani esteri, provenienti da aree dove il clima impone l’impiego di glifosato, debbano essere assoggettati al principio di precauzione comunitario previsto dal regolamento UE n. 2016/1313, recepito dal decreto del Ministero della salute del 9 agosto 2016, ma mai applicato con apposte circolari dai dirigenti degli uffici periferici USMAF;

se non ritengano indispensabile far disporre immediati ed adeguati controlli in ossequio alla citata normativa comunitaria e nazionale, che vieta l’utilizzo di glifosato, prelevando i campioni da ogni stiva, affidandole a laboratori accreditati e rendendo noti gli esiti delle analisi e del monitoraggio;

se e quali iniziative intendano assumere al fine di scoraggiare l’acquisto e l’utilizzo di grani esteri che vengono miscelati con il grano duro nazionale, di ottima qualità, falsando le quotazioni del mercato italiano, come ha dimostrato la sentenza del TAR Puglia n. 1200/2019 del 16 settembre 2019 e costringendo gli agricoltori italiani ad abbandonare la coltivazione e produzione di grano”. 

“I cittadini meritano rispetto e tale rispetto parte anche dal divieto di fare arrivare sulle tavole degli italiani cibo contaminato e nocivo alla loro salute”.

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VIVISEZIONE – CASO MACACHI: “MINISTRO INTERVENGA PER REVOCARE L’AUTORIZZAZIONE ALLA SPERIMENTAZIONE”. INTERROGAZIONE TRASVERSALE PRESENTATA AL SENATO.

E’ stata presentata da cinque senatori appartenenti a diversi gruppi un’interrogazione rivolta al ministro della Salute Speranza, a firma De Petris (LeU), Lucidi e Taverna (M5S), Cirinnà (Pd) e Giammanco (Fi), sul caso dei sei primati non umani coinvolti in un progetto di ricerca delle Università di Torino e Pavia che ne prevede l’accecamento, mediante asportazione parziale della corteccia visiva, nella prossima primavera.

L’interrogazione  ricorda che la  sperimentazione sui primati non umani è proibita dalla legge salvo quando sia “scientificamente provata” l’impossibilità di raggiungere altrimenti lo scopo della procedura.

Il ministero della Salute, per concedere il permesso eccezionale, deve acquisire il parere favorevole e motivato dell’Organismo Preposto al Benessere Animale dell’Università richiedente e del Consiglio Superiore di Sanità. In questo caso, scrivono i cinque senatori, non è stata però esposta “nessuna argomentazione o motivazione”. Risulta di conseguenza “illegittimo” il parere e, “per illegittimità derivata”, anche l’autorizzazione concessa dal ministero della Salute, guidato ai tempi dalla ministra Lorenzin.

La LAV, Lega anti vivisezione, ha raccolto 360mila firme. L’interrogazione chiede al ministro Speranza se “non ritenga necessario e doveroso annullare immediatamente l’autorizzazione, emessa in palese violazione della normativa di riferimento. E’ ormai acclarato che la ricerca sui primati non porta a risultati soddisfacenti. Ma in questo caso ci troviamo di fronte a una clamorosa violazione sia della legge italiana che delle disposizioni europee. E’ necessario che il ministro intervenga subito”, commenta la presidente del gruppo Misto De Petris.

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