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SENATORE RUOTOLO MINACCIATO DI MORTE – “FARAI LA FINE DI TUA CUGINA”

” ‘Vedi come devi fare la fine tua sorella…fai molta attenzione’. È la minaccia, infame, che mi è giunta via social. Il riferimento è a mia cugina, Silvia Ruotolo, una delle tante, troppe vittime innocenti uccise dalla camorra. Lo sapevo che prima o poi si sarebbero fatti sentire. Mi sono candidato nel collegio uninominale della Camera di Torre del Greco, territori difficili dove a distanza di cento giorni sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose due Consigli comunali, quello di Castellammare e Torre Annunziata. Oggi, a quattro giorni dal voto, evidentemente ci sono ambienti e personaggi che sono infastiditi dal fatto che in questa campagna elettorale continuo a parlare e denunciare la camorra. Questa minaccia via web, l’ho vissuta come se fosse stato un pugno nello stomaco. Io, come sempre, nonostante le minacce, mi sento un uomo libero. E non tacerò”. È quanto scrive sul proprio profilo Facebook il senatore Sandro Ruotolo.

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INQUINAMENTO DELLA POLITICA – APPELLO DI 28 SENATORI: “ATTI CONCRETI CONTRO LE INFILTRAZIONI DELLA CAMORRA”

“Due clan avrebbero sponsorizzato dei candidati alle elezioni del rinnovo del Consiglio comunale di Grumo Nevano in provincia di Napoli. Lo denunciamo da tempo: la camorra si relaziona con l’imprenditoria, con la finanza e con la politica. E se la politica non recide i suoi rapporti con la camorra non riusciremo a sradicare questo fenomeno. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica con migliaia di cittadini privati di diritti costituzionali: pensiamo al comune di Castellammare di Stabia sciolto per infiltrazioni della camorra, a giorni potrebbero essere sciolti dal Consiglio dei ministri anche Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano, stessi provvedimenti già sono stati adottati per Sant’Antimo, Villaricca, Marano. Di recente abbiamo segnalato aspetti problematici anche per il Comune di Melito di Napoli e, date le notizie di oggi, la stessa cosa dovrà esser fatta per Grumo Nevano. Proprio oggi, infatti, a seguito di indagini della Direzione distrettuale antimafia sono stati arrestati esponenti di due clan che avrebbero sostenuto nella competizione elettorale del 2019 a Grumo Nevano dei candidati di cui uno eletto e presente in maggioranza. Gran parte della politica è assente, anche di fronte alle sollecitazioni del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che recentemente in Commissione antimafia aveva sollevato il problema dell’inquinamento politico e della selezione delle classi dirigenti. Noi sosteniamo che i partiti, le liste civiche, i movimenti devono impegnarsi con atti concreti e riscontrabili a non candidare alle elezioni comunali coloro i cui nomi sono associabili a gruppi della criminalità organizzata presenti sul territorio. C’è bisogno di trasparenza, di etica nella politica, di legalità nella gestione della cosa pubblica”.

I parlamentari eletti a Napoli e provincia: Sandro Ruotolo, Maria Domenica Castellone, Valeria Valente, Paolo Siani, Gilda Sportiello, Salvatore Micillo, Paola Nugnes, Vincenzo Presutto, Gianluca Cantalamessa, Carmen di Lauro, Iolanda Di Stasio, Paolo Russo, Andrea Caso, Raffaele Mautone, Nicola Morra, Alessandro Amitrano, Doriana Sarli, Silvana Nappi, Raffaele Topo, Teresa Manzo, Francesco Urraro, Luigi Gallo, Luigi Iovino, Sergio Puglia, Sergio Vaccaro, Conny Giordano, Silvana Giannuzzi, Gianfranco Di Sarno.

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SCIOGLIMENTO CASTELLAMMARE – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “QUADRO DRAMMATICO, OCCORRE RICOSTRUIRE LE CLASSI DIRIGENTI”

“Avevamo visto giusto, anzi, il quadro che emerge dalla relazione della Ministra dell’interno Luciana Lamorgese con cui si è sciolto il comune di Castellammare di Stabia per infiltrazioni della camorra, è ancora più grave di quello che nessuno di noi potesse immaginare”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo misto. “Appalti, questioni urbanistiche, abusivismo, assunzioni, rifiuti, parentele. Addirittura il sindaco non solo è testimone di nozze di un esponente di una famiglia camorristica, ma le sue ditte, quelle dello sposo, nonché quelle afferenti al suo giro d’affari, diventano le protagoniste indiscusse negli affidi sotto soglia. Il tema quindi, non sono le parentele e/o le affinità che hanno comunque un peso, ma il governo pubblico che diventa occasione di affari per questi parenti. Emerge un quadro dove le tinte non sono fosche, ma scure più del nero. Per non parlare delle inchieste Domino 1 e 2 che ci dicono che i clan hanno favorito il centro destra, e Olimpo che ci dà la mappatura dei rapporti clan, politica e una certa imprenditoria. C’è poco da gioire. Vero, avevamo visto bene, ma il nostro è stato un semplice lavoro ispettivo nelle prerogative parlamentari: è questo quello che un rappresentante del popolo in seno ad un consesso così importante come il Sanato, dovrebbe fare. Ora è il tempo della ricostruzione democratica di un territorio, non solo Castellammare, ma anche Torre Annunziata, sotto le macerie della corruzione e della affinità a clan che da troppi anni hanno il governo del territorio. È il tempo del lavoro per ricostruire una classe politica in grado di riaccendere la speranza. È il tema di come si formano le classi dirigenti. Da vicende come quelle di Castellammare, tutti, al di là dell’appartenenza politica, dovrebbero prendere le distanze. Non c’è centro-destra o centro-sinistra che tenga rispetto ad una permeabilità così forte della vita pubblica che poi è il governo delle città” – conclude il senatore Ruotolo.

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OMICIDIO TORRE ANNUNZIATA – RUOTOLO: “EMERGENZA NAZIONALE, LO STATO REAGISCA”

“A Torre Annunziata c’è una guerra di camorra. Un nuovo raid armato ad ora di pranzo, davanti a una chiesa. La vittima dell’agguato, un pregiudicato, è morta in ospedale. Torre Annunziata è ostaggio dei clan in guerra tra loro per il predominio degli affari illeciti. È una città morente. In pieno giorno si spara per strada e tutti sono in pericolo di vita. Non c’è più tempo da perdere. Si è fin troppo sottovalutata la situazione. Dobbiamo disarmare Torre Annunziata. Lo Stato deve fare lo Stato. La società civile deve far sentire la propria voce. Chi resta indifferente è complice dei clan. Fortapàsc non l’abbiamo ancora sconfitto. Domani mattina alle ore 10 a Villa Parnaso con Paolo Siani e i familiari delle vittime innocenti della camorra saremo insieme al comitato di liberazione dalla camorra per ricordare, davanti alla panchina della libertà di stampa, Giancarlo Siani. Siamo stanchi di una città dove i diritti sono negati. Poi una delegazione incontrerà il prefetto di Napoli. Insieme per battere camorra e malaffare”. Lo afferma il senatore Sandro Ruotolo del gruppo Misto.

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